hassan, scrittore iracheno rifugiatosi in finlandia, e` un uomo dissoluto e cinico che ha consacrato la vita all`alcol e al sesso occasionale. il suo blog si chiama allah 99, un chiaro riferimento al numero dei nomi che il corano attribuisce alla divinita` islamica. nel blog hassan sta raccogliendo novantanove interviste a persone segnate dalla violenza del terrorismo, dalla guerra civile e dall`emigrazione clandestina. dalla giovane dottoressa irachena che, dopo aver assistito all`uccisione del marito per mano dei terroristi dell`isis, abbandona il lavoro in ospedale e si trasferisce a berlino per dedicarsi alla musica techno, al panettiere di baghdad che si mette a realizzare maschere in silicone per le vittime di attentati terroristici, riproducendo i lineamenti dei visi deturpati dalle esplosioni, fino al giovane afghano che vive in svezia e diventa un fanatico del jihad. storie di migrazione clandestina, di razzismo, di attentati, di sesso, vita notturna e sbornie nei bar di helsinki, di ordinaria vita irachena durante gli anni dell`embargo economico e dopo la caduta di saddam hussein. alle interviste di allah 99 si intreccia la corrispondenza epistolare che un`enigmatica traduttrice, impegnata nella cura delle opere di cioran, intrattiene con hassan. le lettere veicolano profonde riflessioni di natura filosofica sulla vita e la morte, l`arte, la letteratura e un iraq devastato dal fanatismo e dalle lotte intestine. |