nel 1871 auguste blanqui, , sta scontando l`ennesima pena detentiva di una vita trascorsa per meta` in carcere. questa volta, per impedirgli qualsiasi contatto con la comune che sta infiammando parigi, lo hanno trasferito nel remoto fort du taureau, in bretagna, dove e` sottoposto a una reclusione tra le piu` dure, in totale isolamento. e tuttavia, pur in condizioni estreme, blanqui riesce a scrivere e a far arrivare all`esterno, eludendo la censura, il testo di quello che sara` il suo primo libro, pubblicato l`anno successivo a parigi. ci si aspetterebbe, dall`ormai vecchio rivoluzionario, un pamphlet politico. e invece quello che blanqui ha meticolosamente composto nella sua cella e` un visionario trattato di , uno scritto insieme scientifico, poetico e filosofico, che avanza un`ipotesi vertiginosa: . ogni uomo, cosi`, . il lettore rimarra` sbalordito nel constatare, come gia` fecero benjamin e borges, che questo piccolo libro anticipava i concetti alla base dell`eterno ritorno di nietzsche, ma in una dimensione, notava ancora benjamin, di malinconia baudelairiana. perche` nel `multiverso` di blanqui - vicino a quello di certe attuali teorie cosmologiche - ogni prospettiva di fatalmente si rivela illusoria. con un saggio di ottavio fatica. |