sul finire del settecento il giovane magnus arelius, ambizioso rampollo della buona societa` danese, viene inviato dal suo governo in islanda con un incarico importante: valutare l`opportunita` di deportare dall`isola, a quel tempo devastata dalle eruzioni vulcaniche, dalla carestia e dal vaiolo, tutta la popolazione abile al lavoro, per trasferirla a copenaghen e impiegarla come manodopera nella nascente industria nazionale. fervente illuminista, magnus arelius vede nel suo compito la missione dell`uomo di scienza, ansioso di esplorare quelle terre e quelle genti selvagge e di portare fino all`ultima thule la luce della ragione. ben presto pero`, nel corso del suo viaggio, questo perfetto esemplare dell`uomo moderno dovra` rendersi conto che la sua erudizione serve a ben poco per sopravvivere in una terra cosi` difficile. rimasto solo, non potra` che affidarsi all`aiuto della povera e incolta gente del posto, grazie alla quale si trovera` coinvolto in una realta` inconciliabile con i principi della sua cultura e della sua ragione: a contatto con un mondo dominato da forze oscure e irrazionali, da una natura con la quale gli indigeni sembrano invece convivere in armonia, tutte le sue certezze vacilleranno. tra realta` storica e finzione letteraria, con un dosaggio efficace di diversi piani narrativi, bergsveinn birgisson rivendica in questo romanzo l`orgoglio della sua islanda, denunciando gli abusi del colonialismo, lo sfruttamento di uomini e risorse e insieme esplorando l`eterno dilemma umano tra ragione e sentimento, tra natura e cultura, tra individuo e societa`. |