per molti e` stato l`essere piu` intelligente mai vissuto sulla terra - un alieno in grado di imitare alla perfezione gli umani, scherzavano i colleghi. ma chi era davvero john von neumann nessuno e` mai riuscito a decifrarlo. il paragone scontato con einstein non aiuta a capire, giacche` i due non potevano essere piu` diversi, soprattutto in campo scientifico: a princeton, mentre uno inseguiva il miraggio di una teoria unificata della gravitazione e dell`elettromagnetismo, l`altro disegnava l`architettura del primo calcolatore programmabile modernamente inteso, la stessa che ritroviamo oggi nei nostri smartphone. indifferente alle implicazioni filosofiche della meccanica quantistica, von neumann guardava al futuro con la capacita` quasi infallibile di individuare i settori in cui il suo contributo avrebbe determinato il nostro destino: l`intelligenza artificiale, gli automi cellulari, la teoria dei giochi, la bomba atomica. era un genio, ma lontanissimo dallo stereotipo del nerd asociale: un bon vivant che amava i party, le cadillac e le belle donne; un uomo pieno di debolezze e ambiguita`, come testimonia l`inaspettata conversione al cattolicesimo in punto di morte; una figura controversa, bersaglio di feroci critiche per l`estremo cinismo con cui sostenne la necessita` di un attacco nucleare preventivo contro l`unione sovietica. ma innanzitutto - come ci ricorda bhattacharya - una mente capace di fornire gli strumenti per affrontare il futuro da cui sembrava provenire, proprio mentre era disposta a riportarci all`eta` della pietra. |