il palcoscenico come dimora. napoli come fede e, insieme, eresia. un mestiere e una citta` che si somigliano: perche` sono seconda pelle, difficile da dismettere. peppe barra, straordinario interprete e cantante che continua a sperimentare e a sorprendere, si lascia interrogare senza filtri da una firma del giornalismo d`inchiesta. cosi` la conversazione con conchita sannino non e` solo un viaggio appassionante e ironico con un mattatore amato da de andre` a fellini. ma si fa subito storia collettiva e `indagine` sulla propria terra, e sul sud, in uno snodo cruciale del paese. un dialogo sincero e, a tratti, toccante. l`infanzia nella magica procida. la napoli devastata dalla guerra. i sogni da bambino prodigio. fino alla `rivoluzione` di gatta cenerentola, al sodalizio artistico con sua madre concetta, alla carriera da solista che rinnova una grande cultura teatrale. ma e` la metropoli meridiana, l`altra protagonista. che non sembra imparare dalle proprie cadute. che soffre, delude, si rialza. e torna a splendere come capitale dell`immaginario. |