sorvegliano in modo furtivo gli ultimi santuari del terrorismo internazionale, setacciando accuratamente centinaia di chilometri quadrati. i droni sono piccoli aerei senza pilota, in grado di seguire un sospettato per giorni, di intercettarne le comunicazioni e di scoprire le persone che frequenta. una volta individuato l`obiettivo, lanciano da grande distanza un missile. la lotta contro al-qaeda e altri movimenti terroristici, come l`isis - racconta in questo libro gianfranco bangone - viene combattuta dall`america di barack obama soprattutto con questi velivoli che arrivano dove le forze speciali sul terreno rischierebbero gravissime perdite e colpiscono i loro bersagli senza alcun preavviso. "ne` piu` ne` meno come fanno i gruppi terroristi". insomma, i droni non sono una semplice arma, ma rappresentano la punta di lancia di una nuova strategia di controinsurrezione che fa ricorso a tutte le tecnologie disponibili per ridurre o annullare il vantaggio delle forze irregolari che operano nell`ombra. il risultato, spiega l`autore, e` "la ri-simmetrizzazione" del conflitto. dall`afghanistan ai territori a controllo tribale in pakistan, dallo yemen alla somalia, dalla siria all`africa equatoriale non c`e` teatro di guerra che non veda oggi la presenza dei droni. e probabile che questa strategia della casa bianca abbia fortemente ridotto le capacita` offensive dei movimenti terroristici, ma il rovescio della medaglia sono le centinaia, forse migliaia di vittime civili che i droni hanno lasciato sul terreno. |