la perversa logica della globalizzazione e i suoi devastanti effetti, riscontrati direttamente sotto i ponti di calcutta, la moderna kolkata, offrono all`autore l`occasione per una riflessione fuori dai soliti schemi pietistici o miracolistici. un viaggio nell`india di gandhi e madre teresa, in quella descritta da tiziano terzani, hesse, pasolini, moravia, lapierre. ma anche l`india del popolo della strada e dei suoi silenziosi ma acuti tormenti, dell`hi-tech, di bollywood, delle grandi multinazionali e dei suicidi di massa dei contadini. un lucido cammino attraverso l`indian dream contrapposto a quello della piu` sordida miseria, dove folle di mendicanti, senzatetto, persone denutrite, portano avanti, giorno dopo giorno una sistematica lotta per la sopravvivenza. un libro per tutti coloro che nei supplizi e nei rantoli dei dannati della terra non identificano una precisa volonta` divina, ma individuano una specifica, responsabile e scellerata scelta umana. |