filippo baldinucci, gran conoscitore di pitture e di disegni, come tale fiduciario della corte medicea, in particolare del cardinal leopoldo, e in relazione con esperti di varie nazioni, fu l`autore del primo libro dedicato a una storia dell`incisione e ai suoi principali protagonisti. le stampe appartenenti alle arti figurative, e molte firmate da nomi illustri sin dalla fine del quattrocento, erano oggetto di interesse in tutto il mondo colto, ma due secoli dopo non avevano ancora avuto adeguata trattazione storica e critica, soprattutto era stato trascurato il ruolo e l`importanza di singoli incisori, e non sufficientemente indicati e commentati i protagonisti. al proemio nel quale traccia i primordi della vicenda dell`incisione, con apertura assai oltre i confini della sua toscana, baldinucci fa seguire diciotto biografie di artisti, pittori-incisori, o semplicemente incisori, da durer a callot, da luca di leida a stefano della bella, da marcantonio a rembrandt, nelle quali, oltre la narrazione delle vicende personali e artistiche dei singoli, analizza la varieta` delle tipologie delle stampe, le tecniche incisorie, le tematiche, le finalita`, le committenze, dal che ne esce un quadro pressoche` completo dello stato di quell`arte nel 1686, e anche, quel che giustifica il titolo del libro, "cominciamento e progresso", l`idea di uno svolgimento progressivo del linguaggio dell`incisione, nel senso di "una bella gara fra il bulino e il pennello". |