eccentrico, pigro, contraddittorio, smemorato, montaigne e` il filosofo che infranse un tabu` e parlo` di se` in pubblico. dopo oltre quattrocento anni, i lettori continuano a tornare da lui in cerca di compagnia, saggezza, intrattenimento - e di se stessi. nella sua avversione per la crudelta`, e in generale per qualunque ambizione sovrumana, montaigne ci esorta a salvaguardare la nostra umanita` nelle epoche buie: rappresenta una mai spenta vocazione alla liberta` e un antidoto contro ogni forma di esaltazione. e una fonte preziosa di piccoli consigli: leggere molto, mantenendo pero` la mente sgombra; essere conviviali, riservandoci pero` un "retrobottega" tutto nostro; guardare il mondo da angolazioni diverse, evitando cosi` di irrigidirsi nelle proprie convinzioni. non trovo` mai una risposta definitiva, ma non smise di porsi la domanda: come vivere? ossia: come relazionarsi agli altri? come affrontare la violenza? come superare la paura della morte? come rassegnarsi alla perdita di qualcuno che amiamo? attraverso sarah bakewell, montaigne ci ammaestra nell`arte piu` ardua di tutte: vivere bene quest`unica vita. rifiutandosi di lasciarlo confinato nel suo tempo, bakewell inaugura un nuovo modo di scrivere biografie e ci mostra che capire montaigne e` un po` come capire noi stessi. |