il tracciato del volume ha una duplice ottica. da una parte guarda al processo storico in cui la bibbia e` stata assunta come elemento dapprima di divisione, poi di incontro, in quel crogiuolo che ha considerato le sacre scritture come elemento costitutivo dell`identita` culturale, politica e sociale dell`europa. ne ha trovato giovamento l`espressione linguistica, la prassi di alfabetizzazione, cosi` come la definizione di appartenenza religiosa e civile e, non ultimo, lo sviluppo della mentalita` scientifica e critica, tipica della maturazione culturale di un popolo. agli albori della modernita` e nella temperie specifica del concilio di trento, tutto cio` assume un significato particolare, di cui il testo, con esplicita sensibilita` ecumenica, vuole rendere ragione. d`altro canto si apre anche la domanda sul se e come la bibbia possa essere ancora oggi fonte di ispirazione per comprendere la vita individuale e collettiva, per tracciare disegni di una societa` in affannata evoluzione, per mettere a frutto una riserva di senso che dia vigore e forza alla speranza, dalla quale dipende il futuro di tutti. |