argomento ampiamente frequentato dalla storiografia (e non solo), la stregoneria ha sempre suscitato notevole curiosita` in un vasto pubblico, una curiosita` talvolta morbosa, che ha spesso nuociuto alla qualita` degli studi ad essa dedicati. il merito di quest`opera risiede innanzitutto nel rigore scientifico con cui l`autrice interroga la storia e ne trae interpretazioni che investono l`uomo nelle pieghe piu` intime e oscure del suo immaginario e del suo inconscio. il libro va dritto al cuore del problema, ripercorrendo le tracce di una storia che affonda le radici nell`antichita` e giunge fino ai nostri giorni, dopo aver caratterizzato in forme diverse il medioevo e l`epoca moderna. medea e circe sono le mitiche progenitrici di una figura, quella della strega (e, in minor misura, dello stregone), che riesce a catalizzare su di se` alcuni nodi cruciali della vicenda storica dell`occidente, in un groviglio nel quale religione, superstizione e magia convivono. una lucida e penetrante analisi storico-culturale, capace di svelare meccanismi e moventi di un fenomeno da cui abbiamo ancora molto da imparare. prefazione di massimo centini. |