da oltre vent`anni in italia il movimento riformista ha tentato di rinnovare regole e forme del governo urbano, per conciliare principi di rigore, sviluppo e qualita`. sono state approvate nuove leggi regionali e sperimentate forme di regolazione e trasformazione urbana coerenti con le migliori esperienze internazionali. ma e` mancata una riforma di respiro nazionale e l`incapacita` di esprimere compiutamente un pragmatismo equo ed efficace nel governo urbano ha privilegiato interventi spesso parziali e strumentali, portando ad aggravare i problemi strutturali delle nostre citta`. in questo quadro, milano presenta criticita` profonde e le proposte piu` recenti (come quelle contenute nel nuovo piano di governo del territorio della giunta moratti) sembrano destinate ad aggravare le condizioni funzionali, sociali e ambientali del vivere collettivo. il caso milanese e` utile per riflettere in modo critico sullo stato del governo del territorio in italia, e per individuare - sulle tracce di fausto curti, "urbanista gentile" - possibili vie di sperimentazione e di azione in una prospettiva riformista. prefazione di pier carlo palermo. |