lucio, il giovane insaziabilmente curioso, e` stato trasformato in asino. durante una rapina viene portato via da una banda di briganti e usato come bestia da soma. ora e` nel loro covo, una spelonca che si apre lungo i fianchi ripidi e scoscesi di una montagna aspra e altissima. nella grotta, i delinquenti fanno baldoria, raccontandosi le proprie imprese. hanno rapito una bella ragazza, di una famiglia importante e facoltosa, e si aspettano di ricavarne un grosso riscatto. la fanciulla, carite, piange a dirotto. allora la vecchia che fa da governante ai banditi prende a consolarla, dicendole che la distrarra` . e attacca: . siamo all`inizio del capitolo 28 del libro iv delle "metamorfosi" di apuleio, e quella che si apre cosi` e` la piu` famosa e la piu` lunga delle digressioni narrative all`interno del romanzo, quella di amore e psiche: la loro storia e` all`origine di tante fiabe moderne, per esempio "la bella e la bestia". terminera` soltanto al capitolo 25 del libro vi dell`opera, destando nel lettore i sentimenti piu` contrastanti: incanto e stupore davanti a una vicenda di cui sembra protagonista indiscusso l`eros, ma anche perplessita`, dubbi, persino disappunto. perche` psiche in greco vuol dire , e quindi apuleio avra` forse voluto suggerire una qualche dimensione morale, o magari filosofica, perfino teologica. le interpretazioni, in quasi duemila anni, si sono moltiplicate svariate dozzine di volte, e persino all`interno di questa stessa edizione vi sono alcune divergenze tra quella dell`introduzione generale |