mezzo secolo di "yesterday", e stiamo ancora qui a cantarla, e raccontarla. e l`agosto del 1965 quando i beatles pubblicano "help!", loro quinto album. "yesterday" e` sul fondo, defilata, penultima traccia del lato b, eppure ha un destino da primadonna, davanti a se`. la canzone che paul mccartney racconta di aver sognato, e che come titolo provvisorio aveva "scrambled eggs", "uova strapazzate", diventa, e resta, la canzone di tutti. forse la piu` celebre fra quelle dei beatles, di certo una delle piu` cantate, suonate e scimmiottate nella storia della musica. ed ecco allora che emanuele angeletti, professione paul mccartney, e valentina farinaccio, giornalista e beatlesiana di ferro, mettono nero su bianco la risposta alla domanda che tutti si fanno, inconsciamente, da cinquantanni: perche` proprio "yesterday"? se c`era una volta "yesterday", dunque, qui si afferma che c`e` ancora: nota per nota, parola per parola, aneddoto per aneddoto. perche` quella canzone ha dentro la storia dei beatles, e` vero, di un`epoca, certo, ma anche di ognuno di noi, e di tutti quelli che hanno cantato almeno una volta, nella vita, e prima o poi canteranno: "oh i believe in yesterday". |