il 1? settembre 2007 un gruppo di imprenditori siciliani si riunisce a caltanissetta su invito di ivan lo bello, presidente di confindustria sicilia. da palermo a catania, la mafia ha colpito negozi e cantieri, tutte spie inequivocabili del racket. cosa nostra stringe la morsa al punto da innescare una reazione inaspettata e inimmaginabile: gli imprenditori dicono basta. decidono di fare pulizia e di prendere una posizione netta. stabiliscono soprattutto di denunciare la mafia, i mafiosi, le richieste di pizzo. non e` una dichiarazione di principio, ma una nuova regola, valida per chi vuole fare impresa in sicilia. chi l`accetta resta nel sistema confindustriale, altrimenti ne e` fuori. da cosa nasce questa ribellione? e solo il frutto della generale esasperazione oppure l`economia siciliana ha avviato un processo di sviluppo che rende intollerabile l`imposizione del pizzo? la risposta e` nella storia dei protagonisti di questo cambiamento. non eroi, ma interpreti di un atto di ribellione e di riscatto. nel loro racconto c`e` il segnale di una trasformazione, personale e collettiva: di un processo di liberazione dal ricatto mafioso. in sicilia come altrove. |