e un giorno di luglio quando lubna, una giovane giornalista di karthoum, viene arrestata dalla polizia in un ristorante. il suo crimine e` aver osato portare i pantaloni, un atto che in sudan, terra della sharia, e` considerato oltraggio alla "moralita` pubblica" e come tale va punito con quaranta frustate. lubna e altre quindici donne, colpevoli dello stesso reato, vengono caricate su una camionetta, picchiate, portate in prigione. un castigo inflitto ogni anno a migliaia di donne, che subiscono in silenzio. per vergogna. ma lubna non ha nessuna intenzione di tacere. "possono anche darmi quarantamila frustate, ma io non staro` zitta". non ha paura di sfidare apertamente l`assurda legge degli uomini. nata in un villaggio povero e tradizionalista, orgogliosa del suo faticoso e quotidiano percorso di emancipazione, ci conduce con il suo cuore di donna nel cuore nero di uno dei paesi piu` integralisti e misogini di tutto il mondo arabo-musulmano, un paese in cui basta rientrare tardi dal negozio di alimentari per essere marchiata come "prostituta", e la parola di quattro uomini per venire condannata alla lapidazione. |