viviamo in uno spazio e in un tempo tra loro indistinguibili e caratterizzati dalla velocita` relativa degli eventi e da una geometria non euclidea. ma la nostra percezione della realta` resta quella di un`epoca ormai lontana, interpretata deterministicamente dalle leggi della meccanica classica. velocita` della luce, materia granulare, energia discrete, influenza dell`osservatore sulla realta`, sono concetti quotidianamente presenti nelle tecnologie di cui ci serviamo, nelle operazioni finanziarie, nelle telecomunicazioni, nell`organizzazione del lavoro e della produzione, ma non fanno parte della "cassetta degli attrezzi" concettuale per protenderci verso il futuro. una politica miope ci sta abituando a vivere in un presente perenne, ma fino a quando? |