salvatore accardo e` uno dei piu` famosi violinisti al mondo, nonche` direttore d`orchestra. vero talento musicale (anche se non si considera tale), prende in mano il violino per la prima volta nel 1944, a tre anni, quando il padre, un miniaturista di torre del greco, gliene regala uno mignon, e d`istinto suona "lili marleen". dopo aver imparato a leggere la musica, grazie a un amico di famiglia che suonava la fisarmonica ai matrimoni, viene affidato agli insegnamenti privati di luigi d`ambrosio e nel 1952 finalmente ammesso, a soli undici anni, al conservatorio san pietro a majella di napoli, dove si diploma suonando tutti e ventiquattro i "capricci" di paganini. inizia cosi` la sua folgorante carriera, che lo portera` in giro per il mondo, offrendogli l`opportunita` di incontrare i maggiori musicisti di ogni paese. i suoi amici si chiamano riccardo muti, claudio abbado, zubin mehta, david oistrakh e astor piazzolla. ma anche renzo piano, roberto benigni, gianpiero boniperti, dino zoff, alex del piero e fabrizio de andre`. il suo repertorio e` davvero vastissimo, anche se paganini ha segnato - e, in qualche modo, persino condizionato - la sua intera vita professionale. accardo si racconta per la prima volta in queste pagine, svelando episodi inediti, per esempio che da giovane e` stato un promettente portiere di calcio e che giocava di nascosto dal padre che lo voleva, appunto, violinista. o passioni segrete, come quella per i film di un altro napoletano d`eccezione: toto`. |