quello tra teatro e cinema e` un amore che dura da oltre un secolo, una danza fatta di allontanamenti e avvicinamenti, prestiti e furti, innamoramenti e abbandoni. le due arti, senza mai rinunciare alla loro identita`, anzi cercando costantemente di trovare la loro natura piu` autentica, hanno tratto da questo confronto indicazioni preziose ma anche ispirazione, energia, talenti artistici e tecniche. per capire la fecondita` di questo rapporto, che investe aspetti sia estetici e sia produttivi, e` utile concentrarsi sui registi e sugli attori "anfibi", cioe` quelli che riescono a eccellere sia sulla scena sia sullo schermo, secondo la definizione di angelo curti. senza rinunciare alla loro identita`, questi artisti sanno utilizzare al meglio i due linguaggi e le due diverse modalita` produttive. teatro e cinema: un amore non (sempre) corrisposto esplora questa complessa e affascinante vicenda, a cominciare da una panoramica storica e da una variegata esemplificazione del concetto di anfibio. segue il contributo di numerosi artisti che hanno operato con modalita` diverse personali sul confine tra i due territori, con le interviste e la testimonianza delle buone pratiche del teatro. prendono la parola tra gli altri, roberto ando`, eugenio barba e julia varley, michela cescon, eleonora danco, emma dante, pippo delbono, fanny & alexander, fabrizio gifuni, enrico ianniello e renato carpentieri, antonio latella, luigi lo cascio, mario martone, glauco mauri, giuseppe piccioni, ricci/forte, toni servillo e paolo sorrentino, scimone-sframeli, serena sinigaglia e stephen amidon, teatro delle albe, zapruder. sguardi e prospettive si intrecciano e ci aiutano a capire che e` possibile fare un cinema che abbia la stessa presenza e intensita` del teatro e un teatro che abbia la stessa capacita` narrativa e visionaria del cinema. |