giovan battista salvi detto il sassoferrato, secondo la definizione di adolfo venturi, e` il protagonista di una grande esposizione nel complesso monumentale di san pietro in perugia (8 aprile-1 ottobre 2017, a cura di cristina galassi e vittorio sgarbi). dopo duecento anni viene finalmente riunita la sequenza di diciassette opere realizzate per l`abbazia, grazie al prestito della stupefacente del louvre, requisita nel 1812 da dominique-vivant denon, e primo direttore del museo parigino. un`occasione storica e irripetibile per approfondire la figura del salvi, erede di raffaello e perugino in dialogo con le istanze barocche e naturalistiche del suo tempo. documenti inediti e fonti d`archivio forniscono nuovi dettagli sulla vita dell`artista e sull`ambito delle sue committenze, mentre capolavori provenienti da musei e collezioni private entrano in un serrato e spettacolare confronto con i tesori della galleria d`arte di san pietro, fra cui opere dello stesso pietro vannucci e dello spadarino. |