l`america e` spezzata. non c`e` bisogno di statistiche per capirlo: basta visitare una qualunque citta`, qualunque angolo degli stati uniti, dagli appalachi alla california, fino al texas. il divario tra i piu` ricchi e i piu` poveri e` diventato una voragine un tempo inimmaginabile. a mettere in pericolo il sogno americano sono la spaventosa disuguaglianza, l`ingiustizia sistematica, il radicamento del razzismo, le politiche immigratorie, le tendopoli a due passi da zone commerciali con negozi che sono sempre meno a portata di tutte le tasche, le masse di senzatetto che si trascinano per le vie delle citta`, le discriminazioni sessuali, la famelicita` con cui la finanza depreda i piu` poveri con prestiti che rasentano lo strozzinaggio. e l`elenco potrebbe durare ancora a lungo. a narrare le mille sofferenze di questa nazione profondamente divisa ci hanno pensato trentasei tra i piu` importanti scrittori americani contemporanei grazie alla forza delle loro storie, dei loro saggi e delle loro poesie, che finiscono per comporre un affresco al tempo stesso veemente e ricco di sfumature. racconti di due americhe e` stato curato da john freeman, uno dei fondatori della rivista letteraria "freeman`s" e lui stesso prolifico saggista. nella sua appassionata introduzione al libro, freeman osserva come basti camminare per una citta` americana con gli occhi spalancati per espandere radicalmente la nostra capacita` di empatia e di solidarieta`, per non parlare della nostra determinazione a lavorare per qualcosa di meglio. le citta`, dice freeman, sono diventate "capitali del lusso e dell`imprenditorialita` creativa anche se, per mandare avanti le macchine dei sogni, hanno comunque bisogno di manodopera e servizi", luoghi in cui si concentra la disuguaglianza della nazione, tanto onnipresente quanto sempre ignorata. "negli stati uniti, certi sistemi di oppressione si stanno radicando a tal punto che chi vuole scrivere di queste disuguaglianze ha bisogno di un quadro di riferimen |