come era avvenuto in provenza, cosi` pure nell`antica poesia italiana si legge, accanto alle rarefatte prove stilnovistiche, una lirica dal diverso accento: fiorita nella seconda meta` del duecento, originariamente toscana, nel corso del xiv secolo giungera` a perugia, a roma, a treviso. etichettata in molti modi, questa poesia di volta in volta comica, burlesca o giocosa e` assolutamente omogenea nelle sue caratteristiche: i temi realistici, i colori e le sonorita` della lingua dialettale, la scelta del sonetto come genere esclusivo. prediletti non solo da "specialisti" come cecco angiolieri, folgore da san gimignano o cenne da la chitarra, ma anche dai maestri della poesia alta come rustico, guinizelli, gli stessi dante e cavalcanti, questi versi irriverenti e spregiudicati si rivelano come una delle migliori e piu` sorprendenti sperimentazioni del linguaggio espressionista medievale. |