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Songs_Of_Pete_Seeger_Vol.2-Aavv

Tributo a Pete Seeger vol. 2 con ospiti: Jackson Browne, Joan Baez, Steve Earle, Arlo Guthrie e molti altri.

Tributo a Charley Patton con: Guy Davis, Corey Harris, Steve James, Charlie Musselwhite, Graham Parker e molti altri.

Brani di Isaac Hayes, B.B.King,Billy Preston, Sam Moore etc.

Nuove registrazioni di blues tradizionali con Alvin Youngblood Hart,John Hammond,Anders Osborne,Guy Davis,Eric Bibb etc.

Cofanetto di quattro CD con brani di Louis Armstrong,Cab Calloway,Bessie Smith,Duke Ellington e tanti altri.

Los Cadetes De Linares, Eliseo Robles,Los Hermanos Banda etc.

All-stars band formata da Chucho Valdes,Cachaito Lopez, Alberto Corrales,Pedro Arioza etc.

Massive Attack,Roni Size,Orbital etc

D.Elfman,Steve Earle etc

Brani live di David Crosby & Graham Nash, Phil Lesh, Bob Weir, Ramblin' Jack Elliott

Cofanetto di 2 CD.Colonna sonora del film con Rock Hudson e Doris Day.

Due LP in un CD.

For_The_Lady-Aavv

2 CD. Dedicato al coraggio di Aung San Suu Kyi ed alle popolazioni di Burma. Contiene registrazioni dal vivo o in studio inedite di Pearl Jam, REM, Lily Haydn, Ben Harper, Damien Rice, The Nightwatchmen, Hour Cast, Better Than Ezra. Mentre appaiono con brani già editi: Natalie Merchant, U2, Coldplay, Ani DiFranco, Peter Gabriel, Paul McCartney, Eric Clapton, Sting, Bonnie Raitt etc etc.

curarsi con cinema e dvd. oppure ammalarsi per un eccesso di reality e videogame? le immagini invadono la nostra vita: film e programmi tv ci accompagnano quotidianamente, non solo nel salotto di casa, ma anche nei metro`, negli autobus e nei nostri telefonini. ci offrono risate e lacrime quando ne abbiamo bisogno, ma ci possono anche ferire o irritare. un viaggio personale, accompagnato da originali fotografie, dagli albori del cinema ai reality show, fianco a fianco con le grandi star di hollywood, gli esperti di cinema, i teledipendenti e i comuni mortali. tra le benefiche pagine di "cinema&video terapia" troverete anche i consigli in pillole. a voi scegliere da che parte stare, se subire passivamente il mare di storie che ci circonda, oppure usarlo brillantemente per curarsi e stare meglio al mondo.

le mucche producono piu` latte se ascoltano beethoven, i pinguini possono sparare le proprie feci come cannoni, gli elefanti riescono a imitare il rumore di un autocarro, le mamme lama cantano ninne nanne ai loro piccoli... quasi ogni giorno riviste scientifiche, autori di documentari o scienziati naturalisti presentano una nuova scoperta sul mondo animale. la varieta`, l`imprevedibilita` o la semplice stranezza delle loro teorie e` davvero infinita, oltre che infinitamente affascinante. la vita animale e` tutto tranne che noiosa e spesso gli animali hanno comportamenti molto piu` simili a quelli dell`uomo di quanto si possa comunemente pensare. sapevate per esempio che gli alci si ubriacano e che le renne possono sviluppare una dipendenza dai funghi allucinogeni? e che, se i panda fanno la verticale per amore, i topi corteggiano le femmine con vere e proprie serenate?

"mi si rimprovera di presentare nei miei quadri oggetti situati in posizioni in cui non li vediamo mai. si tratta nondimeno della realizzazione di un desiderio reale, se non propriamente cosciente, per la maggior parte degli uomini. in effetti gia` il pittore banale cerca, nei limiti prefissati, di modificare l`ordine in cui vede gli oggetti. si permettera` timide audacie, vaghe allusioni. in considerazione della mia volonta` di far urlare il piu` possibile gli oggetti piu` familiari, l`ordine nel quale gli oggetti solitamente si collocano doveva essere evidentemente sconvolto; le crepe che noi vediamo nelle nostre case e sul nostro volto, mi sembravano piu` eloquenti in cielo; le gambe di un tavolo in legno tornito perdevano l`innocente esistenza che si attribuisce loro se apparivano dominare d`improvviso una foresta; un corpo di donna librantesi al di sopra di una citta` sostituiva gli angeli che non mi apparvero mai; trovavo molto utile vedere il di sotto della vergine maria e la mostrai in questa nuova luce; i sonagli di ferro appesi al collo dei nostri mirabili cavalli preferivo credere che spuntassero come piante pericolose al bordo di abissi... quanto al mistero, all`enigma rappresentato dai miei quadri, diro` che era questa la prova piu` convincente della mia rottura con l`insieme delle assurde abitudini mentali che generalmente sostituiscono il sentimento autentico dell`esistenza". (rene` magritte)

rolando, studente universitario, bello e fervido, affascinato da un maestro senza eguali; un professore omosessuale nella berlino degli anni trenta che ha conosciuto tormenti che nessuno mai gli attribuirebbe; una donna non piu` giovane sconvolta da ambigue passioni. tre racconti dalla forte tensione narrativa, collegati dalla figura del protagonista e uniti dal filo di una sottile indagine psicologica, tre momenti esemplari di quel "sovvertimento dei sensi" che svelandoci l`altro essere che vive, ignorato, in noi, spesso decide le svolte radicali del nostro destino.

nietzsche fu veramente il filosofo ateo e nichilista che una certa vulgata dipinge? venturelli procede alla decostruzione di questo stereotipo ripercorrendo le vie molteplici del pensiero nietzschiano, guidato da due fili armoniosamente intrecciati: la musica e la religione. sullo sfondo del nulla, quale inaggirabile tema del pensiero nietzschiano, venturelli tenta di ricostruire la "filosofia di nietzsche" dando largo spazio al tema di una religiosita` che, sebbene sofferta, resta pur sempre cifra del suo pensiero tragico nel senso proprio della parola, indissolubilmente legato allo spirito della tragedia e alla sua musica.

sigmund freud si laureo` in medicina a vienna nel 1881 e ottenne, poco dopo, la libera docenza in neuropatologia. gia` durante questi suoi primi passi nella clinica universitaria il giovane freud si era reso conto dell`esistenza di molte malattie mentali non riconosciute o giudicate, allora, incurabili dalle scuole tradizionali. discepolo di charcot a parigi e della scuola ipnotica di bernheim a nancy, sigmund freud sviluppo` molto presto i presupposti dottrinali della disciplina che poi fondo` e rese universalmente riconosciuta, formandosi la convinzione che l`origine dei comportamenti anormali di tipo isterico andasse ricercata nell`"inconscio" dell`uomo e fatta risalire ad eventi psichicamente traumatici e dimenticati. ne segui` la decisione di dedicarsi totalmente all`analisi della mente umana, delle sue passioni, dei suoi complessi, dei suoi tabu`, mettendo a punto un metodo sperimentale empirico basato su numerosissime sedute con il paziente alla ricerca degli eventi condizionanti della sua esistenza e sull`interpretazione dei sogni ricorrenti: nasceva la psicanalisi. la teoria freudiana, secondo cui dall`evolversi della sessualita` dipende largamente l`equilibrio della personalita`, suscito` immediatamente enorme scandalo, ma al tempo stesso forni` la corretta chiave interpretativa di parecchie turbe psichiche. in questo romanzo irving stone sa cogliere con semplicita`, rigore e ricchezza di dettagli l`avventura della vita di una delle personalita` piu` complesse del novecento.

con la protervia della bellezza giovane, che`ri, ragazzo "coi capelli dai riflessi blu come le penne dei merli", irrompe nella vita di le`a, donna leggera e sapiente - ma nel triangolo amoroso apparira` il rivale piu` temibile: il tempo, corruttore di corpi. l`autunnale opulenza di lei e l`acerbo smalto di lui vengono spiati, attimo dopo attimo, da un occhio a cui nulla sfugge, talche` la vicenda, scandita dalle scene di una magistrale commedia demi-mondaine, diventa la cronaca della catastrofe di le`a, dove il sentimento e` delicatamente avvolto nella fisiologia e brama di sprofondare "in quell`abisso da cui l`amore risale pallido, taciturno e pieno del rimpianto della morte". quanto a che`ri, giunto all`acme della sua esistenza di `bello` dinanzi a cui le donne si inchinano, percepisce una vaga inquietudine: "non distingueva i punti precisi in cui il tempo, con tocchi impercettibili, segna su un bel viso l`ora della perfezione e poi quella di una bellezza piu` evidente, che annuncia gia` la maesta` di un declino". e quel declino maestoso vivremo nella "fine di che`ri", dove la punta avvelenata della storia del giovane emerge con fredda chiarezza dalla prosa avvolgente, atmosferica, precisa di colette.

la costruzione di un universo letterario e artistico del tutto indipendente dai burocrati di stato, dalle accademie e dai canoni di gusto da loro imposti ha avuto luogo solo nell`ottocento. bourdieu ne descrive la struttura e le varie configurazioni, ponendo le basi di una "scienza delle opere", il cui oggetto non e` dato semplicemente dall`opera ma anche dal suo contesto sociale. influenzato dal marxismo e dallo strutturalismo, bourdieu si dedica qui in particolare alla sociologia dei processi culturali, affrontando vari temi: il potere della scrittura; la bohe`me e l`invenzione di un`arte di vivere; la rottura con la borghesia; flaubert e baudelaire; l`invenzione dell`estetica "pura"; arte e denaro; l`invenzione dell`intellettuale...

tra il 395 e il 430 sant`agostino afferma due dei principi etico-religiosi che per diciotto secoli peseranno sui comportamenti sessuali di tutto l`occidente: "la concupiscenza trasmette il peccato originale" e "il peccato originale e` lasciato in retaggio all`umanita` attraverso l`atto sessuale". da qui l`assimilazione del peccato originale al peccato sessuale e dunque il rifiuto del piacere attraverso la lotta alla concupiscenza della carne. i saggi che compongono questo libro dimostrano quanto cio` sia stato importante per la cultura occidentale, ma dimostrano anche che uomini e donne non sempre sapevano resistere e che, in fin dei conti, la trasgressione era spesso la regola della vita di tutti i giorni.

il razzismo e` allo stesso tempo un fenomeno ben riconoscibile nelle sue forme concrete, eppure incredibilmente sfuggente sul piano teorico poiche` porta con se` un paradosso: e` un fenomeno sociale a cui manca un qualsiasi referente reale. razzismo dovrebbe indicare qualche cosa che ha a che fare con le "razze", ma il fatto stesso di utilizzare questa parola per definire un gruppo umano ci pone all`interno dell`orizzonte del discorso razzista.

arthur conan doyle scrisse una trentina di racconti del fantastico e dell`orrore nel corso di quaranta anni, nei quali traspare il suo grande interesse per il soprannaturale. in questo volume sono raccolti "il parassita" del 1894, "scherzare col fuoco" e "l`imbuto di cuoio", entrambi scritti nel 1900.

fu bertrand russell a definire john dewey il piu` importante filosofo americano del xx secolo per la sua capacita` di riprendere e sviluppare la grande tradizione empirista e pragmatista degli stati uniti. la scuola pedagogica deweyana nasce infatti dalle profonde radici filosofiche di un pensiero che pone al centro l`esperienza umana. se l`intelligenza ha lo scopo di guidare la persona attraverso la vita, l`educazione assume il ruolo centrale di palestra di dialogo e capacita` critica, dove i futuri cittadini possono sviluppare le proprie individualita` in vista dell`azione democratica, esercizio politico di comunicazione e ascolto. nel libro dewey affronta argomenti come il gioco e il lavoro, l`insegnamento accademico e l`istruzione professionale.

nel quadro dei ricevimenti organizzati dal loro esclusivissimo "club", alcune signore della migliore societa` americana hanno invitato il romanziere osric dane, quello, cioe`, che bisogna assolutamente aver letto. preziose e ridicole, queste signore circondano il romanziere con le loro attenzioni e con i loro commenti insipidi, tanto che lo scrittore non si perita di punzecchiarle. ma, in maniera del tutto inaspettata, ecco che una di esse rovescia la situazione e mette a mal partito il celebre romanziere domandandogli cosa pensa di xingu. chi e` dunque questo xingu che tutti sembrano conoscere?

un ritratto spietato e profondamente pungente del mondo della famiglia e dei rapporti tra i sessi, frutto di un`analisi degna della perizia di freud. un universo popolato da eroici capitani d`industria che sacrificano amore coniugale e paterno al lavoro e al potere, come il console bernick o il costruttore solness. da antieroi o individui inetti sempre in attesa di compiere una trasformazione che non avverra` mai, come il dottor stockmann o johannes rosmer. da dolenti eroine, donne oppresse o represse, protagoniste di vicende luttuose e violente, come nora o hedda. e da strazianti figure di figli suicidi per amore dei padri come hedvig e il piccolo eyolf. questa edizione raccoglie i dodici drammi (i sostegni della societa`; una casa di bambola; spettri; un nemico del popolo; l`anitra selvatica; casa rosmer; la signora del mare; hedda gabler; il costruttore solness; il piccolo eyolf; john gabriel borkman; quando noi morti ci destiamo) che l`inventore del "teatro del salotto borghese" dedica alla societa` sua contemporanea. l`aridita` dei rapporti e la brutalita` degli istinti si riflette nella lingua dura, carica di simbolismo, che questa nuova traduzione dall`originale norvegese restituisce in tutta la sua potenza innovativa e destabilizzante.

il libro ricostruisce le vicende che hanno reso possibile l`esperienza della concertazione in italia, quel metodo di governo che ha dato al paese dieci anni di pace sociale, ma che e` stato un fenomeno molto piu` contingente che strutturale nelle relazioni industriali italiane. venute meno quelle condizioni, la stagione della concertazione e` entrata in una fase di stanca e poi di crisi, fino alle note vicende del governo berlusconi e alla rottura fra le tre confederazioni sindacali. la nuova sfida per i sindacati ma anche per la politica sta nelle relazioni sociali che debbono essere tendenzialmente neutre rispetto alle maggioranze parlamentari.

difficile da pensare e definire, la liberta` e` una condizione problematica da vivere e difendere. in questo saggio l`autrice compie un personale viaggio alla ricerca della liberta` cercando di definirla attraverso una serie di concetti che, per accostamento o opposizione, ne tracciano il perimetro. e legandosi a questi concetti che l`idea di liberta` trova una sua concretezza. i sette "legami" della liberta` sono la paura, la responsabilita`, la dignita`, il distacco, l`amore, l`ubbidienza, la verita`. ognuno di questi legami da` origine a un`approfondita riflessione, che l`autrice compie in dialogo con l`opera di un pensatore: dallo psicologo erich fromm allo psichiatra viktor frankl, dal filosofo abraham heschel al monaco buddista thich nhat han, da etty hillesum a dietrich bonhoeffer, a luigi pareyson.

nella sua versione psicoanalitica il discorso possiede grandi capacita` di seduzione. in realta` la pratica psicoanalitica e` fatta di discorsi che hanno spesso l`aria di chiacchiere: il pettegolezzo costitui` il nucleo problematico che freud dovette affrontare per esempio nel caso di dora ed ha assunto un`importanza centrale nell`interpretazione che e` stata data della psicoanalisi e del suo stesso fondatore. forrester riesce ad apprezzare lacan e derrida e a riavvicinare due rivoluzioni teoriche fondate sul linguaggio come strumento di trasformazione non solo di descrizione. la psicoanalisi come storia di storie: di qui il suo successo come strumento di critica letteraria.

il volume mette a fuoco innanzi tutto un profilo di dini. ma non c`e` solo la figura del capo del governo, il diario presenta anche una galleria di ritratti, di esponenti della politica e delle istituzioni, tutti "visti da vicino". il libro costituisce una chiave di comprensione della fase politica che attraversa il nostro paese, anche in relazione agli sviluppi politici che discendono dal governo dini.

in questo saggio todorov riflette sulle forme della conoscenza umana interrogandosi sul rapporto tra fatti e valori, verita` e finzioni, interpretazione ed eloquenza, nonche` esaminando il ruolo dell`intellettuale contemporaneo. ma quella di todorov e` anche una proposta di scienza morale e politica; i suoi interrogativi sono infatti: come vivere la liberta` all`interno della societa`? come praticare l`uguaglianza tra societa` diverse? per dare risposte credibili egli si appella alla storia e ai suoi personaggi: gli aztechi, socrate e i sofisti, montaigne e montesquieu, spinoza e locke, bonald e constant, le`o strauss e raymond aron.

in questo libro, l`autore conduce in un viaggio attraverso l`evoluzione storica e le implicazioni psicologiche delle punizioni corporali: dalle cronache medievali dove erano descritte le pratiche di mortificazione di monaci e suore all`inquisizione; dalla brutalita` diffusa nell`ambiente scolastico, militare e carcerario fino alla soppressione delle punizioni fisiche dal sistema educativo e penale nel ventesimo secolo. in particolar modo riley scott si sofferma sugli aspetti erotici delle flagellazioni, mostrando come la componente di frustrazione e repressione sessuale abbia sempre avuto un ruolo importante, soprattutto nell`ambito delle penitenze cattoliche.

i "percorsi del pensiero itinerante", che stiamo coltivando per il bene comune, in questo libro si fanno "tramite" di un tema attuale che affonda in interessi e speculazioni di quell`interesse comune, denominato natura. "nei boschi tra il bene e il male" nasce dal poemetto di thomas maria croce, le cui parole, troppo attuali, chiedevano una cura particolare, naturale: roberta tudisco intesse i versi in una fitta trama con il suo sguardo globale; mario agostinelli ripercorre l`evoluzione scientifica ed economico-politica del rapporto tra natura e l`uomo; arturo schwarz canta di vecchi "muri/ alti/ pesanti/ spessi" che l`uomo ancor oggi "occorre abbia la lucidita`/ di abbattere/ veramente".

pochi avrebbero previsto che nel ventesimo secolo l`uomo avrebbe scoperto la bomba atomica, l`informatica, la nucleosintesi stellare e sarebbe andato nello spazio e sulla luna. secondo l`astrofisico giovanni bignami, ci saranno nei prossimi anni scoperte sensazionali che cambieranno la nostra visione del mondo, dello spazio e della nostra stessa vita. come la comprensione della "materia oscura" dell`universo, tema su cui, forse, avremo una risposta nel 2062 al passaggio della cometa di halley, quando l`astrofisica ci dira` qualcosa di piu` anche sull`esistenza di altri sistemi di vita nell`universo. o come, ancora, la messa a punto di "un`energia globale" che ci permetterebbe di non dipendere da risorse finite. con stile brillante e grazie alla riconosciuta autorevolezza in materia, giovanni bignami ci guida alla frontiera delle possibili, stupefacenti scoperte dei prossimi tempi: consapevole che quello che pensiamo di scoprire oggi avra` poco in comune con quello che scopriremo, traccia un percorso sul confine sottile e affascinante tra scienza e immaginazione, un filo rosso dal centro della terra allo spazio che ci svela perche` l`uomo e` solo all`inizio della esplorazione del mondo, del cosmo e di se stesso.

(dalla catechesi sulla preghiera). il volume si apre con una catechesi sulla preghiera, presenta successivamente una serie di orazioni a tema e si chiude con un esame di coscienza sull`uso del tempo.

fromm interviene nel dibattito sull`avvenire del nostro sistema economico e sociale. secondo l`autore il presupposto imprescindibile per qualsiasi riforma della societa` e` il mutamento sostanziale dell`atteggiamento dell`uomo. da cio` l`importanza della speranza, che per il filosofo tedesco e` un momento essenziale della vita umana, rappresenta il profondo bisogno dell`essere umano di non essere passivo e manipolato. cosi` nella sempre maggiore polarizzazione tra coloro che vengono attratti dalla forza, dall`ordine, dai metodi burocratici e coloro che aspirano a profondi mutamenti nella prassi economico-sociale e ad un approccio psichico-spirituale alla vita, sono solo questi ultimi a lavorare per una societa` piu` umana.

dopo la pluriennale immersione nella poesia virgiliana che ha dato come esito la recente, apprezzatissima traduzione dell`eneide, alessandro fo torna con questo libro a proporsi come poeta in proprio. la poesia di questa raccolta e` estremamente contigua, per forma e ispirazione, ai meccanismi della preghiera. dunque una sequenza di tentativi di accostarsi al divino, ma nello stesso tempo un acuto scrutare nell`esistenza di cose e persone; una inesausta ricerca delle particelle infinitesimali di quella sostanza angelica che abita nelle contingenze terrene e umane meno canoniche. le poesie di questo libro sono trame, filamenti che in modi anche eccentrici collegano punti disposti chissa` dove, oltre la nostra percezione, e giorni e luoghi scolpiti nelle nostre reali esistenze, senza trascurare le musiche: da chopin alle comuni battute rubate ai dialoghi quotidiani. e se di questi fili possiamo osservare solo uno dei capi, il piu` vicino, l`altro puo` forse essere intuito, riconosciuto in alcune tracce disseminate fra le pieghe dell`esperienza di ogni giorno.

"il titolo scelto per questo saggio di autocomprensione sottolinea i due tipi di limite cui l`impresa e` sottoposta. in primo luogo, l`aggettivo intellettuale avverte che l`accento principale sara` posto sullo sviluppo del mio lavoro filosofico e che saranno richiamati soltanto quegli eventi della mia vita privata che sono suscettibili di illuminarlo. in secondo luogo, parlando di autobiografia tengo conto delle trappole e dei difetti che attengono al genere. una autobiografia e`, innanzitutto, il racconto di una vita; come una qualsiasi opera narrativa, essa e` selettiva e, pertanto, inevitabilmente angolata. inoltre, una autobiografia e`, in senso vero e proprio, un`opera letteraria; a questo titolo essa riposa sullo scarto talora benefico, talaltra nocivo, fra il punto di vista retrospettivo dell`atto di scrivere, di inscrivere il vissuto, e lo svolgimento quotidiano della vita; proprio questo scarto distingue l`autobiografia dal giornale. infine, un`autobiografia riposa sull`identita`, e dunque sull`assenza di distanza fra il personaggio principale del racconto, che e` se stesso, e il narratore, che dice io e scrive alla prima persona singolare". (paul ricoeur)

dopo un`introduzione generale del curatore, il volume e` organizzato per voci affidate ciascuna a un autore diverso. ogni voce mette in relazione il concetto di laicita` con la politica, le istituzioni democratiche, la ricerca scientifica, la nazione e la patria, la storia, la scuola, la vita e la morte, la fecondazione assistita, le biotecnologie, il darwinismo, il liberalismo, il relativismo. una variegata mappa di concetti che rivendicano la legittimita` del pensiero laico, nel momento in cui il terreno della cultura laica sembra essere diventato oggetto del contendere da parte di numerosi fondamentalismi, non solo religiosi. firmano le voci, tra gli altri: giulio giorello, gian enrico rusconi, gilberto corbellini.

i greci e i romani, al di la` delle profonde differenze tra le due culture, vivevano i rapporti tra uomini in modo molto diverso da quello in cui lo viviamo noi oggi. per i greci e i romani (ovviamente, salvo eccezioni) l`omosessualita` non era mai una scelta esclusiva. amare un altro uomo non era un`opzione fuori dalla norma, che esprimeva una diversita`. era "solo" una parte integrante dell`esperienza di vita: era la manifestazione di una pulsione vuoi sentimentale vuoi sessuale che nell`arco dell`esistenza si alternava e talvolta si affiancava all`amore per una donna. questo brillante saggio, stimolante e pungente, sulla bisessualita` a roma e atene ne esplora i contorni e ne rilegge le dinamiche piu` profonde, grazie all`accurato utilizzo delle fonti piu` diverse (testi giuridici e medici, poesia, letteratura filosofica). un libro importante e al contempo di gradevolissima lettura: il rituale educativo dell`amore per gli adolescenti in grecia e lo stupro nell`antica roma vengono riletti come gli elementi cruciali, per quanto rinnegati, del mondo classico. una tesi che ancora adesso suscita scalpore.

specialista di mozart, di verdi e di brahms, massimo mila ha affrontato con il coraggio intellettuale che gli era proprio anche l`insidioso terreno della polifonia quattrocentesca, affascinato com`era dalla voce del suo artista piu` insigne, guillaume dufay (1400 ca.-1474), il compositore franco-fiammingo che aveva trovato nella corte dei duchi di borgogna un ambiente congeniale. artista di transizione, tipico esponente dell`autunno del medioevo, o artista "moderno", dopo il quale la musica non sara` piu` la stessa? alla luce di questo interrogativo mila ripercorre il profilo biografico del compositore, delinea la parabola della sua produzione sullo sfondo dei principali eventi del quattrocento musicale europeo e passa poi a un`ampia disamina delle opere.

di orazio, de marchis rievoca temi e tracce biografiche: gli studi a roma e ad atene, la partecipazione alla battaglia di filippi sotto le insegne di bruto, la riabilitazione e il suo definitivo avvicinarsi ad ottaviano, complice la benevolenza di mecenate. della sua opera sono i carmi privati (del distacco, del tramonto, dell`addio), quelli su cui l`autore si sofferma maggiormente e due di essi, rivolti rispettivamente al ragazzo e alla ragazza del titolo, sono la guida attraverso la quale de marchis vuole farci partecipare a questo mondo solo apparentemente lontano.

il volume penetra all`interno di vicende, personaggi, problemi della storia di un modo di essere, di produrre e della rappresentazione ideologica e culturale di un sistema che va sotto il nome di capitalismo. e` un sistema che ha trasformato il mondo nel quale viviamo ed e` uscito vittorioso dalla sfida che gli era stata lanciata dal socialismo. ma il capitalismo continua a sfidare se stesso, sia incorrendo in crisi paurose che hanno sconvolto paesi di grande importanza, sia rinnovandosi nelle sue tecniche di sviluppo e di organizzazione sociale. villari ha anche individuato momenti, figure, testimonianze di alto profilo storico, documentati da riferimenti letterari, esperienze di scrittori e poeti, fatti reali comprovati da politici e economisti.

la televisione e` buona o cattiva? e` provvidenziale, indispensabile, catastrofica? e` da esaltare, da buttar via? fa bene, fa male? la televisione, accusata di tutto e vista, al tempo stesso, da tutti, e` una sorta di nostra coscienza inquieta. beniamino placido prova a domandarsi, quasi conclusivamente, che cosa sia e come funzioni la tv.

questo libro raccoglie le voci di chi ha fatto una scommessa: la scommessa che il museo, se lo si desidera, puo` essere uno spazio di crescita e riflessione su di se` e sul mondo, un osservatorio, una lente attraverso cui guardare alla complessita` che circonda la vita di tutti, e quella degli adolescenti in particolare. il museo puo` essere tante cose che la scuola, per sua natura, non e`: uno spazio di educazione informale in cui i tempi si dilatano, i silenzi sono ammessi e persino coltivati, le domande sono piu` importanti delle risposte, il corpo trova un suo agio. vero e` che non basta esporre il pubblico degli adolescenti alle collezioni, per contatto: e` utile una mediazione sensibile, progettata a partire dalle domande di quei visitatori, dai loro bisogni, urgenze e curiosita`. i metodi, dunque, sono al centro di questo volume: metodi di traduzione, avvicinamento, contenimento. e, a monte, metodi di progettazione per gli operatori - curatori, educatori, esperti di interpretazione, allestitori e cosi` via - chiamati a rinnovare il proprio sguardo e linguaggio.

a fronte della crisi del concetto stesso di famiglia e di atroci episodi di cronaca, eva cantarella e` venuta interrogandosi - forte dei suoi strumenti di studiosa del diritto e della cultura antica - sulla storia di quel rapporto che, insieme alla dinamica degli affetti, porta inevitabilmente con se` tensioni, conflitti e, molto spesso, violenza. questa conflittualita` affonda le sue radici lontano: nei miti teogonici, nella famiglia patriarcale, nelle storie, spesso sanguinose, che la letteratura testimonia con straordinaria evidenza; nella mitologia, nei poemi omerici e nella tragedia classica, dove il tema della famiglia diventa il teatro pieno d`ombre della ferocia, della vendetta, della ribellione. un teatro che, se a tutta prima parrebbe non implicare uno scontro generazionale, in realta` lo contiene, lo nutre, lo agita. una volta di piu` eva cantarella si rivela evocatrice di personaggi e di storie, da crono, signore dei titani, divoratore dei suoi stessi figli, a teseo, il parricida che uccide il proprio figlio; da telemaco l`obbediente a ettore il saggio, sia come padre sia come figlio; dai ribelli antigone e oreste a medea, madre assassina.

in una gelida notte del mese di nevoso dell`anno ii, ossia intorno al 5 gennaio del 1794, un drappello di sanculotti preleva francoiis-elie corentin per condurlo alla chiesa di saint-nicolas-des-champs. gia` allievo di tiepolo e ora impegnato nell`atelier di david, corentin e` un vecchio maestro la cui notorieta` non si e` mai trasformata in gloria. il compito che nell`atmosfera sordida e caravaggesca della sacrestia gli viene assegnato da eminenti capi della rivoluzione parigina e` non meno arduo che stupefacente: in cambio di un compenso regale ma nella piu` assoluta segretezza e in tempi strettissimi, dovra` ritrarre i membri del comitato di salute pubblica, gli undici. detentori di un potere assoluto e fantasma, i tirannicidi incarnano ormai il piu` plumbeo ritorno del tiranno globale che si spaccia per popolo e sono lacerati da feroci rivalita`. corentin dovra` dare a robespierre e ai suoi il massimo rilievo: sara` una mendace assemblea di eroi-fratelli, un`ultima cena truccata. la carneficina del grande terrore e` alle porte. corentin non arretra: e dipinge il suo capolavoro, il quadro perfetto che fara` di lui una leggenda. un quadro che attrae come un magnete e sgomenta, perche` gli undici sono la storia in atto, , mostri, de`i e uomini, figure spaventose che ancor oggi, dalle pareti del louvre, si avventano su di noi, i dannati. un quadro che non esiste, come non e` mai esistito francois-elie corentin, il suo autore, ma che mancava, e a cui solo michon, con la fastosa potenza della sua parola, poteva dar vita.

l`agricoltura italiana nel secondo dopoguerra ha visto ridurre drasticamente la sua importanza economica e sociale. nonostante cio` essa ha fatto registrare un notevole sviluppo e rappresenta oggi una delle principali agricolture a livello europeo. questo volume offre uno spaccato del sistema agroalimentare italiano che, attraverso profondi cambiamenti, ha portato a una nuova geografia produttiva. qustioni scottanti ma pressocche` incomprensibili per i non addetti ai lavori, come quella delle "quote latte" trovano qui una chiara spiegazione poiche` vengono descritte sinteticamente le principali politiche agrarie del secondo dopoguerra.

scritto all`indomani della morte di primo levi, lettera alla madre e` un "dialogo in forma di soliloquio" in cui, accanto a temi cruciali per l`opera di edith bruck, quali il racconto del trauma vissuto in prima persona nei campi di concentramento dell`europa centrale, la propria diaspora famigliare e il dramma storico della shoah, l`autrice affronta, attraverso una prospettiva intima, la contrapposizione tra fede religiosa e laicita` e propone una profonda riflessione su cosa significhi per un superstite dell`olocausto avere la responsabilita` di esserne testimone. il confronto serrato e a tratti impietoso con la figura della madre, ebrea ungherese saldamente ancorata alle tradizioni, diventa il luogo per la rievocazione di un`infanzia sospesa tra ricordi e fantasmi, per un`analisi delle proprie scelte e per una interrogazione di se` e del proprio valore testimoniale.

per isabel burton (moglie dell`esploratore che riusci` per primo a entrare nella mecca travestito da pellegrino), per aime`e` dubucq de rivery (rapita da pirati algerini che ne fecero dono a un sultano dell`impero ottomano), per jane digby (che approdo` in siria e sposo` un beduino), e infine per isabelle eberhardt (che si vesti` da uomo per vivere nel deserto), l`oriente era il regno dell`avventura e della liberta`, un sogno da opporre alla realta` europea nebbiosa, fredda e moralista. secondo i canoni dell`ottocento la loro condotta era da considerarsi scandalosa. lesley blanch fa rivivere le loro storie in questo libro, gia` pubblicato agli inizi degli anni novanta da la tartaruga.

a quindici anni dallo scioglimento del pci, questa riedizione della sua storia attraverso le immagini non e` un`operazione nostalgia. si tratta, all`opposto, di indirizzarsi all`italia di oggi, alle tante cittadine e ai cittadini che hanno vissuto con passione le stagioni dell`antifascismo, e poi della lotta tra i partiti, delle manifestazioni sindacali, dei manifesti, delle piazze riempite, delle leggi nuove. ma il volume vuole parlare, soprattutto, ai giovani che hanno conosciuto solo da qualche libro di testo l`italia in cui i grandi partiti di massa erano protagonisti della scena politica, e il consenso era raccolto piu` che con le radio e la tv, attraverso la partecipazione di milioni di militanti. e a questa indispensabile conoscenza che si rivolge la straordinaria opera di documentazione e di scelta della curatrice. ed e` questo anche il senso della riproposizione delle belle pagine introduttive di paolo spriano, scritte venticinque anni fa. la collezione di immagini e il testo, naturalmente, sono aggiornati, rispetto alla prima edizione, fino alla morte di enrico berlinguer (1984) e poi al febbraio del 1991, anno in cui si svolse a rimini l`ultimo congresso del pci.

dresda, anni `80. sotto il peso della dittatura socialista, gli abitanti della torre, un quartiere residenziale della citta`, provano a ingannare il grigiore quotidiano rifugiandosi nell`arte, nella musica e nella letteratura. anne e richard hoffmann, infermiera e chirurgo, oscillano tra conformismo e ribellione: si puo` sfuggire all`oppressione semplicemente tenendo la realta` fuori dalla porta delle proprie eleganti dimore, oppure e` arrivato il momento di abbandonare il paese per non tornare mai piu`? christian, il loro figlio maggiore, e` un brillante studente di medicina costretto a sperimentare la violenza crudele dell`esercito nazionale popolare. lo zio di christian, meno rhode, lavora in una prestigiosa casa editrice lottando ogni giorno contro la censura. ma, in fondo, e` un privilegiato. poiche` e` figlio di rivoluzionari, meno ha libero accesso al quartiere bisanzio dove vive la nomenclatura che controlla le vite dei cittadini: e` lui a fare da tramite fra il mondo del regime e quello nostalgicamente borghese della torre, raccontando nelle pagine del suo diario le contraddizioni di entrambi. "la torre" e` un affresco monumentale che restituisce a pieno i colori, i suoni, gli odori e le sensazioni della vita nella ddr, mentre correva a tutta velocita` verso il 9 novembre 1989.

"vite minuscole" esce in francia nel 1984. e il primo libro di uno scrittore ignoto al milieu letterario, ma e` subito chiaro che si tratta di un esordio folgorante. e audace: recuperando una tradizione che risale a plutarco, a svetonio, all`agiografia, michon ci racconta le vite di dieci personaggi non gia` illustri o esemplari, ma, appunto, minuscoli: e dunque votati all`oblio se non intervenisse a riscattarli una lingua sontuosa, di inusitata e abbagliante bellezza, capace di "trasformare la carne morta in testo e la sconfitta in oro". vite come quella dell`antenato alain dufourneau, l`orfano che vuole "fare il salto nel colore e nella violenza", in africa, convinto che solo laggiu` un contadino diventa un bianco e, fosse anche "l`ultimo dei figli malnati, deformi e ripudiati della lingua madre", puo` sentirsi piu` vicino alla sua sottana di un nero; o come quella, lacerante, di euge`ne e clara, i nonni paterni, inchiodati nel ruolo di "tramite di un dio assentato" - il padre, il "comandante guercio", che ha preso il largo e da allora scandisce la vita del figlio come la stampella di long john silver, nell`isola del tesoro, "percorre il ponte di una goletta piena di sotterfugi" o come quella dei fratelli roland e re`mi bakroot, i compagni di collegio, torvamente sprofondati nel passato remoto dei libri il primo, nell`invincibile presente il secondo, e uniti da una rabbia ostinata non meno che da un folle amore.

vittorio sgarbi chiude la sua trilogia del rinascimento, dopo leonardo e raffaello, con il racconto impetuoso della vita e delle opere di michelangelo buonarroti. la parabola di un artista predestinato - narrata da vasari nelle vite con l`ammirazione che gia` suscitava nei contemporanei - capace di realizzare tra firenze, bologna e roma una sequenza di capolavori che lo affermano come un maestro assoluto, venerato, copiato, rispettato per tutti i secoli a venire, fino ai giorni nostri. le parole di sgarbi guidano lo sguardo alla ricerca delle fonti e delle consonanze che le opere, opportunamente interrogate, ci suggeriscono: cosi` sentiamo nostro il dolore muto e senza tempo della madonna della pieta` vaticana, la forza interiore del david, proviamo la stessa vertigine provata da raffaello nella cappella sistina, di fronte al gesto assoluto che unisce e allontana dio e l`uomo. ancora vibriamo dell`energia che la pietra trasmette ai prigioni, al mose`, all`estremo abbraccio tra la madre e il figlio nella pieta` rondanini. e in questo viaggio michelangelo non ci appare mai solo: egli studia e rivoluziona la lezione dei maestri del passato - masaccio, donatello, antonello da messina -, si confronta con gli artisti coevi - niccolo` dell`arca, bellini, mantegna -, e dialoga con i pittori e scultori successivi su cui esercitera` la sua influenza, dai manieristi che ne subiranno il mito a tiziano, caravaggio, picasso, pollock, fino all`arte contemporanea. vittorio sgarbi insegue michelangelo nello stupore della bellezza, indaga le ombre della sua personalita` inquieta, e pagina dopo pagina la storia del piu` grande di tutti diventa una storia che ci riguarda, il racconto del genio che ha mostrato al mondo l`anima dell`uomo. "michelangelo evoca fantasmi. nelle sue opere non c`e` soltanto la bellezza e la pienezza della forma, ma anche il tentativo di cogliere uno stato d`animo e uno spirito che sono dentro la scultura e la pittura. questa e` la sua grandezza, la sintesi for

La biennale di Venezia, 1981, IT. Una storia degli Italiani dal 1945 ai giorni nostri.

Lindau, 1995, IT. Panoramica sul cinema brasiliano delgi annoii sessanta: dal cinema Novo al cinema Marginal.

un viaggio attraverso i secoli, riccamente illustrato, alla scoperta non solo di capolavori imprescindibili, ma del legame piu antico e profondo del mondo, la nativita, che allude, nella stessa misura, al mistero della vita di ognuno di noi e al rapporto dell?uomo con dio. dalle nativita e annunciazioni disincarnate e divine, con il cielo infuso d?oro, dell?arte bizantina, vittorio sgarbi ci conduce attraverso la rivoluzione della pittura moderna, che ha rappresentato una nativita sempre piu terrena, sempre piu vicina alla vita. ma la conquista della verita per questo soggetto cosi misterioso e suggestivo non e stata lineare: la storia dell?arte indica ripensamenti e ritorni, cortocircuiti continui tra ideale e reale. da giotto a simone martini, da piero della francesca a raffaello, da michelangelo a caravaggio e rubens fino ad alcune suggestioni dell?ottocento e novecento, da courbet a segantini, a pietro gaudenzi, vittorio sgarbi non solo ci racconta l?arte da un punto di vista inedito, quello della nativita, ma mostra come essa abbia saputo individuare le infinite sfumature dell?atto piu divino che l?essere umano puo compiere: il dono della vita. tra pittura, scultura, ma anche cinema e letteratura, questo viaggio, infine, ci lascia intravedere i mille, labirintici volti della femminilita, quali solo la grande arte puo rappresentare. "la nativita e il principio di tutto. la sua sintesi e nella immagine della madre che tiene in braccio il bambino: essa non mostra il potere di dio ma la semplicita degli affetti, in giotto come in pietro lorenzetti, come in vitale da bologna, come in giovanni bellini, come in bronzino, come in caravaggio. maria nell?atto della maternita non e una maesta lontana, in trono, che tiene in braccio un bambino che e gia divino: e semplicemente, nella maggior parte delle rappresentazioni, una mamma con il figlio. per questo la maternita di maria non e un tema religioso ma un tema umano. il soggetto e semplicemente la vita".

a tutti prima o poi capita di vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in parte il corso dell`esistenza: sono quelli che jung definiva , fenomeni in grado di aprirci nuove prospettive cambiando l`immagine che abbiamo di noi stessi e il nostro modo di vedere il mondo. in questo libro robert h. hopcke esplora l`universo di cio` che erroneamente consideriamo e ne individua il ruolo in campo affettivo e professionale, nella realta` e nel mondo dei sogni, negli aspetti quotidiani e in quelli spirituali dell`esistenza. attraverso i racconti di esperienze realmente accadute, l`autore dimostra come un evento sincronistico, riflettendo uno stato d`animo interiore, spesso riesca a indicarci la direzione per noi piu` giusta. impareremo cosi` a considerare la nostra vita un racconto dotato di coerenza interna, dove niente succede senza ragione, e potremo imparare a sfruttare le coincidenze per comprendere meglio noi stessi e per dare alla nostra esistenza maggiore pienezza.

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