in nessun altro luogo al mondo esiste una biodiversita viticola cosi vasta come quella del nostro paese: oltre mille vitigni autoctoni, con molti altri che stanno tornando alla luce grazie al lavoro appassionato di viticoltori innamorati della propria terra. nebbiolo, montepulciano, sangiovese, glera, barbera, trebbiano, pignoletto, malvasia... per molto tempo questa ricchezza e stata considerata un problema: negli anni dell`agricoltura industriale, dell`enologia standardizzata e delle classifiche si cercavano varieta "internazionali" valide per ogni clima e ogni mercato. eppure, da qualche tempo qualcosa e cambiato. e cresciuta la voglia di scoprire cio che rende un vino unico e irripetibile. perche ogni vitigno racconta un luogo meglio di qualsiasi guida turistica, ricordandoci che l`enologia italiana non si e costruita attorno a pochi modelli dominanti, ma su infinite varianti locali, custodite da generazioni di contadini anonimi. di fronte ai cambiamenti climatici e alle sfide ambientali, disporre di una base genetica ampia significa poter scegliere, sperimentare. significa anche difendere un modello culturale, perche un vino nasce dalla terra, dalle parole che usiamo per descriverlo. questo viaggio attraverso le vigne d`italia lascia un`impressione profonda: la grandezza del vino italiano sta nella sua molteplicita. ogni collina, ogni valle, ogni isola ha dato vita a una voce diversa. ogni bottiglia e non solo vino, ma atto di resistenza culturale. e allora il nostro compito non e solo bere o produrre vino, ma ricordare i nomi. perche ogni vite ha un nome. e ogni nome e una storia da raccontare.
non e un mistero che l`ispirazione di pasolini fosse molto legata alle immagini dell`arte, almeno quanto alla tradizione letteraria. ma la quasi totalita degli studi si e finora dedicata al suo rapporto col repertorio della grande pittura rinascimentale e manierista, trascurando quello controverso che ebbe con l`arte del suo tempo. soprattutto nella sua ultima stagione, nei mesi convulsi che precedettero la tragica morte, e evidente l`attrazione - contraddittoria e combattuta - per le sperimentazioni di pittori, cineasti e fotografi dell`avanguardia: tanto avversata nelle prese di posizione pubbliche quanto presente, sia pure in modo tormentato, nel segreto dell`officina. senza questo reagente non si capirebbero (e spesso non si sono capite) opere come salo e petrolio - la cui edizione piu recente ha restaurato, almeno "virtualmente", l`apparato di immagini che avrebbe dovuto accompagnare il "misterioso" romanzo lasciato doppiamente incompiuto nel novembre del 1975. andrea cortellessa, da sempre interessato alle avanguardie e al rapporto fra letteratura e immagini, prende in esame l`opera di pasolini partendo dal consumo che della sua icona fa la cultura del nostro tempo e, retrocedendo come in un procedimento indiziario, risale al cuore di tenebra della biografia dell`autore e della storia del novecento.
anagrammi, barzellette, giochi di parole, indovinelli, enigmi, palindromi, parole crociate, rebus, nonsense, sciarade, scioglilingua: e il mondo di cui stefano bartezzaghi conosce ogni sfumatura e di cui ci ha fatto appassionare negli anni attraverso articoli, libri e le tante voci scritte per l?istituto dell?enciclopedia italiana e raccolte in questo volume. delle numerose declinazioni dell?enigmistica bartezzaghi rileva ogni aspetto: parte dalle definizioni, ricostruisce le origini e la storia, mostra le varianti, svela i meccanismi, esibisce i virtuosismi, fornendo una ricca bibliografia e tanti esempi per farci innamorare della ricchezza e delle infinite possibilita offerte dalla nostra lingua.