Le più belle canzoni del BUSCADERO suonate dal vivo dai Borderlobo:
Alex Gariazzo (chitarre), Riccardo Maccabruni (piano, fisa, organo), Raffaele Kohler (tromba), Luciano Macchia (trombone), Paolo Ercoli (pedal steel), Michele Guaglio (basso)
special guests
RAFAEL GAYOL (batterista di Leonard Cohen) - DAVID FORD (UK) ELIJAH WALD (Usa) - RAY HEFFERNAN (Ireland) CAROLINE COTTER (Usa) - ANDY JOHN JONES (UK) - FREDDIE HALL (Usa) EDDY RAY COOPER (France) - ANDREA PARODI ZABALA
Evento GRATUITO - Posti limitati
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yasha di lublino e` un funambolo, un prestigiatore, un illusionista, ipnotizzatore, maestro, come houdini, nell`aprire serrature e lucchetti anche bendato o ammanettato. sul punto di abbandonare la fedele moglie ester per fuggire in italia con la bella emilia, sul punto di usare le sue abilita` per scopi criminali, come gli consigliano da tempo amici ruffiani e ladri, questo zingaro della lussuria torna nel villaggio natio e si fa murare in una stanza della sua vecchia casa per scontare i suoi peccati e diventare, suo malgrado, un saggio venerato da ebrei vicini e lontani.
giovanna d`arco (1412-1451), la "pulzella di orleans" proclamata santa nel 1920, e` probabilmente una delle piu` leggendarie figure della storia francese, oggetto di curiosita` e interesse intramontabile. e solo di pochi mesi fa la controversia sulle sue reliquie, venerate come autentiche e rivelate false dalle analisi scientifiche. registi come dreyer, rossellini, preminger, herzog si sono cimentati a raccontare in un film la sua storia, che il breve libro di krumeich ricapitola con vivacita`, seguendo la stupefacente parabola di questa adolescente che nel pieno della guerra dei cento anni, sentendosi chiamata da dio, seppe con la sua personalita` carismatica trascinare le truppe francesi alla vittoria rompendo in particolare l`assedio degli inglesi a orleans nel 1429, per poi cadere in breve in sfortuna e finire, a soli diciannove anni, condannata al rogo come eretica.
quale ruolo ha svolto l`istituzione monarchica nella storia politica dell`italia unita e quale contributo ha dato al formarsi della coscienza nazionale del paese? la casa savoia si assunse il compito peculiare di rappresentare la continuita` nel cambiamento, costituito dall`esperienza risorgimentale. ad unificazione compiuta, il rapporto tra la monarchia sabauda e le istituzioni divento` quanto mai complesso e per certi versi anche ambiguo: mentre esercitava spregiudicatamente la propria influenza nella scelta e nell`attivita` dei governi il re cercava di rappresentare simbolicamente un potere `popolare` alternativo a quello incarnato dalle istituzioni.
quale storia hanno dietro di se` le feste nazionali? quante altre ricorrenze sono state dimenticate? porsi questi interrogativi significa anche interrogarsi sul rapporto tra le vicende nazionali di un paese e la sua memoria culturale pubblica, convogliata attraverso il ruolo delle istituzioni. significa esplorare l`insieme dei miti e la simbologia collettiva che si riferisce alla formazione e all`affermazione della comunita` nazionale, cioe` alla religione civile. partendo dall`unificazione d`italia si giunge al secondo dopoguerra e all`affermarsi un un patriottismo costituzionale.
dalla nascita alla "morte" di carosello, un mito per alcune generazioni di italiani. ma quali sono state le ragioni del suo grande successo? quale societa` ha generato un fenomeno pubblicitario di cosi` grande impatto sul pubblico, tanto da diventare un appuntamento serale quasi imperdibile? una storia che guarda all`italia anni sessanta-settanta, ma anche agli artefici dei cortometraggi pubblicitari: aziende, agenzie pubblicitarie, registi, attori, tecniche di realizzazione. con un finale da "giallo": chi ha ucciso carosello?
la figura divistica di amedeo nazzari e` sempre stata fortemente radicata nell`immaginario del pubblico italiano, ed ha attraversato indenne e sempre fedele a se stessa una lunga stagione cinematografica, dagli anni `30 alle "partecipazioni straordinarie" degli anni `70. durante il fascismo ha incarnato il modello dell`uomo forte e leale, dotato di un grande senso del dovere e amor di patria, capace di riassumere nella sua maschera virile le qualita` dell`"italiano nuovo" che il regime voleva costruire. nel dopoguerra i suoi film furono considerati dalla critica come "film di cassetta" rinunciando a cogliere in nazzari e nei suoi personaggi i tratti profondi di un`identita` italiana popolare ma autentica.
c`e` un passo famoso nella "recherche" di proust, dove il vecchio scrittore bergotte visita una mostra d`arte olandese e mentre contempla un piccolo particolare della "veduta di delft" di vermeer e` colto da malore e muore. quella scena, quel quadro, quel particolare hanno attirato l`attenzione di schiere di critici, perche` nei pensieri di bergotte morente trova espressione l`idea proustiana dell`arte. ma nel quadro, qual e` davvero il "petit pan de mur jaune", il pezzetto di muro di cui proust parla? cercando un dettaglio in un quadro, si sviluppa una ironica riflessione di un "filologo impreciso" sul senso della critica.
composta nella prima meta` del xii secolo, l`edda costituisce uno dei principali monumenti della letteratura islandese medioevale e della tradizione della poesia scaldica. testo fondamentale per la conoscenza del patrimonio mitologico nordico e del credo religioso della scandinavia pagana, nonche` delle interazioni e tensioni tra paganesimo e cristianesimo, e` un`opera in cui rifulge il talento di snorri sturluson: non soltanto poeta, storiografo e studioso, ma anche narratore di miti e leggende. snorri sturluson e` noto soprattutto come autore dell`edda detta "in prosa" per distinguerla dal testo in poesia, forse piu` antico, cui si attribuisce lo stesso titolo (canzoniere eddico).
nel mondo contemporaneo i nomi di tristano e isotta devono sicuramente parte della loro fama all`opera musicale di wagner, ma la loro vicenda affonda in una sorta di "trama narrativa" che ha preso forma in piu` opere letterarie di epoca medievale. quella di thomas - databile intorno al 1170 - e` chiamata "versione cortese", perche` alle sofferenze degli amanti e` dato un significato, un carattere, che discende appunto dalle concezioni dell`"amor cortese". questo mito dell`amore fatale e` sopravvissuto al mondo medievale grazie anche alle molte rivisitazioni romantiche e non ha ancora cessato di avvincere e affascinare.
al margine di una grande citta`, una strada di fango giallo e` costellata di case in rovina. e` un posto in abbandono che in passato ha goduto di un certo benessere. dal cielo piove cenere nera, gli animali impazziscono e gli abitanti, che si conoscono tutti, dormono in continuazione per poi raccontare i propri sogni nei minimi particolari. un giorno la vita della strada e` sconvolta dall`arrivo di un`entita`, wang ziguang, che forse e` una persona, forse e` un fuoco fatuo, ma prende a stimolare l`energia del posto. al sorgere del sole, tutto marcisce. la gente si confonde, cerca premonizioni nei sogni, e` perseguitata da insetti e ombre misteriose. si diffonde un senso di incertezza e di paura, aggravato dalla notizia che tutti saranno dislocati presto altrove. i funzionari sono elusivi, gli slogan politici si rincorrono, la gente avvia conversazioni nelle quali non c`e` alcuno scambio. e se la catastrofe fosse alle porte? a un anno dal suo esordio nelle librerie italiane e dopo la candidatura al nobel dell`autunno del 2023, torna can xue, una delle maggiori voci della cina contemporanea, con un romanzo che costringe il lettore a osservarsi allo specchio, inerme qual e`, smarrito e senza certezze, in una societa` al collasso.
dalle raccolte d`esordio (primo vere, 1879 e canto novo, 1882), nelle quali l`imitazione di carducci e` gia` temperata da una personale vena sensuale e naturalistica, al poema paradisiaco (1893), che anticipa nella versificazione modi che saranno tipici dei crepuscolari; dall`intermezzo (1894), dove agiscono suggestioni baudelairiane, all`incompiuto ciclo delle laudi (maia, elettra, alcyone, 1903; merope, 1912), summa e manifesto della sua ars poetica: questa antologia ormai classica, curata da federico roncoroni, scandaglia l`intera produzione in versi di d`annunzio facendone emergere con nettezza i nuclei ispiratori. in particolare, la tensione eroica e superomistica, l`adorazione della bellezza senza tempo, l`esaltazione dell`ebbrezza panica, la ricerca di una comunione di sensi e d`animo con il tutto. originale interprete della sensibilita` decadente, d`annunzio pone al servizio della sua visione poetica una straordinaria sapienza espressiva - linguistica, metrica, musicale e strutturale - che esalta la carica evocativa della parola portandola al limite delle sue possibilita`: .
no, questo non e necessariamente un saggio pro-trump, pro-musk, pro-milei, pro-netanyahu. anzi: l?autore non nasconde le sue perplessita, ne gli piace sempre il linguaggio usato da donald trump, o la sua maggiore propensione alla battaglia che al sorriso. e tuttavia, come leggerete capitolo dopo capitolo, capezzone non puo certo negare robusti (e differenti) motivi di simpatia per lui e per gli altri tre personaggioni che campeggiano in copertina. si tratta dunque (sfacciatamente, programmaticamente, volutamente) di un libro anti-anti-trump, cioe contro gli oppositori pregiudiziali, ossessivi, assatanati, dell?attuale inquilino della casa bianca. e lo stesso vale per gli altrettanto invasati nemici di musk, di milei, di netanyahu. in genere sono i medesimi soggetti che - senza un grammo di dubbio ne un briciolo di ironia - si impancavano stentorei a dichiarare che il povero joe biden era "lucidissimo": pure quando stringeva mani inesistenti, o salutava amici immaginari, o si perdeva nei prati. proprio su questo, allora, occorre riflettere: perche a sinistra ci sia sempre bisogno di un nemico da abbattere, e perche a destra serva forse un sovrappiu di attenzione verso gli amici da scegliere. al di la della lite musk-trump, loro due e milei, e su un piano diverso lo stesso netanyahu, incarnano - ciascuno a modo proprio - un nostro desiderio: quello di una nuova epica, una dimensione di racconto forte e capace di ispirare, di appassionare. anche di dividere, certamente. ma non di annoiare. chi vorra batterli non dovra essere da meno, in termini di racconto e di mito.