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all?inizio di tutto c?erano i libri. due ragazze, netcha e maga, partono zaino in spalla per il messico, con due pesanti tomi di teoria marxista da regalare al subcomandante marcos, che secondo fonti attendibili vive a la realidad, un villaggio sulle montagne del chiapas. l?obiettivo preciso e stravagante di incontrare il capo rivoluzionario zapatista, il leader senza volto di un sogno di liberta, e solo l?avvio del viaggio iniziatico delle due amiche, che si fa groviglio di luoghi, incontri, pensieri, emozioni, mentre andando si fa il cammino, come cantava il poeta machado. e l?inizio di una formazione che portera netcha a tornare in terra messicana, ancora e poi ancora, per cercare "un posto, anche minuscolo, e restarci per un po?", seguendo un?astrazione scintillante, fatta pure delle suggestioni di un artaud stralunato e sofferente sulle tracce dei misteriosi tarahumara nel 1936. la strada per la realidad, chimera e luogo dell?anima, e un percorso ricco, sorprendente, intriso d?amore ma anche di dolore. e approda vent?anni dopo con netcha ormai adulta, chiudendo un grande cerchio, in chiapas. ancora. in una piazza, gremita di donne che si passano un microfono come testimone dichiarando il loro compito immane e impossibile: la lotta contro la violenza. in una piazza dove si respirano l?antica tristezza millenaria delle madri e delle figlie di tutto il mondo, la rabbia, l?impotenza ma anche la gioia e la comunione. li, nella narratrice, inizia qualcosa di immenso, la gestazione di un cambiamento futuro. li, inizia tutto. la decisione di smettere di viaggiare, perche cominci il vero viaggio.

dove susan knowles-chester va, la morte la segue: questo pensano gli abitanti di bridge fowling ogni volta che la vedono incedere a passo svelto. e a quale capezzale la moglie del falegname stia portando i suoi servigi, quale corpo lavera` e rendera` bello prima che finisca sottoterra, davanti alla canonica del pastore drayden. la prima volta era stata in una tiepida notte d`agosto, la convocazione dalla canonica era giunta improvvisa. il pastore voleva che fosse proprio lei ad accompagnare l`amata moglie nell`estremo viaggio. amata troppo, sussurra qualcuno, tutte quelle gravidanze, per una donna tanto gracile, alla fine l`avevano uccisa. dopo quella prima morta, susan aveva riconosciuto la sua vocazione, ed erano arrivate tutte le altre. anche le figlie del pastore, a una a una, come i grani di un rosario. tra loro, nel 1847, eliza may, umbratile e meravigliosa creatura, che aveva riempito la sua vita grama di nubile indigente con la scrittura, nata come un gioco tra sorelle, un linguaggio segreto di bambine. uno spazio di liberta` selvaggia che aveva generato un unico, poderoso romanzo, pubblicato sotto pseudonimo maschile. un`opera che aveva indignato i benpensanti, consegnandola nondimeno all`eternita`. ma noi conosceremo eliza may drayden solo nella turbolenta esistenza dopo la sua morte; in una sorta di passaggio del testimone tra chi l`ha conosciuta, amata, rimpianta, raccontata, celebrata, denigrata; sulle tracce di un taccuino che passa di mano in mano attraverso tre secoli senza mai concedere il suo segreto. ispirata dalla vita di emily bronte` e dal suo capolavoro "cime tempestose", anjet daanje ha costruito un romanzo immenso, febbrile, che ne contiene tanti altri, in un gioco di specchi che canta l`amore, la perdita, la sorellanza, il potere eterno della letteratura.

hanno un sogno, ferdinando e luigi bocconi. dopo aver visto il padre consumarsi fra strade e cascine con la gerla delle stoffe sulle spalle, un negozio vero, che venda abiti "bell?e fatti", significa futuro. a milano pero, vicina eppure cosi lontana dalla loro lodi. poi, il piccolo sogno diventa realta conquistando giorno per giorno il cuore dei milanesi; si fa grande come quella piccola bottega che si trasforma nei primi grandi magazzini, aperti proprio in piazza del duomo. correva l?anno 1889. bice, figlia di un magazziniere dei bocconi, ha gia otto anni ma non ha mai visto bambole cosi belle, con i vestiti veri, e salendo le infinite scale decide che quel mondo di meraviglie diventera un po? anche suo. la famiglia delle sarte all?ultimo piano, che ogni giorno crea magie, la accogliera e bice ricambiera con la dedizione e l?affetto di tutta una vita. e il 1917 quando il sogno passa al capitano d?industria borletti, che di nome fa senatore e scorge in quella fabbrica dei desideri molto piu di un buon investimento: anche quando i grandi magazzini vanno in fumo, dalle ceneri risorgera, splendida fenice, la rinascente. e dietro quei banconi che lavora eleonora, figlia di bice, cresciuta nei saloni che conosce meglio di casa sua. e con lo sguardo alle guglie del duomo, anche cristina, figlia di eleonora, trovera un modo tutto suo di proseguire la strada di famiglia. davanti alle vetrine e agli occhi delle ragazze della rinascente sfilano gli anni della campagna d?africa, delle guerre mondiali, dei tumulti di piazza, della ricostruzione. eventi straordinari e terribili che li si fermano, toccando le loro vite o scorrendo via. ma nulla intacchera la certezza di aver realizzato, proprio li, il loro piccolo sogno: un sogno che si chiama indipendenza e liberta.

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