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da questa breve e intensissima raccolta di pensieri, estratti dallo zibaldone e riscritti in forma nuova, traspare un`inaspettata dichiarazione d`amore e di speranza nei confronti dell`umanita`. un`opera illuminante, che riscopre un leopardi meno spietato e inesorabile nei confronti dei propri simili - "la mia inclinazione non e` stata mai di odiare gli uomini, ma di amarli" -, per il quale la fustigazione dei cattivi costumi prende piuttosto il senso di una battaglia rischiaratrice contro gli errori e la falsita` del vivere umano.

"ecco, e` cosi` che e` andata. e cosi` che milano e` diventata una citta` avvolta da nebbie un po` piu` fitte di quelle che ha sempre conosciuto: nebbie egoiste, umide e qualunquiste. una citta` che lucas ritrae ormai svuotata, prosciugata da ogni forma d`anima, colta nella sua essenza, nelle sue geometrie cosi` ordinate, nella sua solitudine, nell`intrico di segni, segni puri. i graffiti, la moda, gli stilisti, gli extracomunitari, i giovani, gli anziani, le merci, i tram, le strade, i palazzoni, tutti li` nello stesso calderone, a rappresentare se stessi e nulla piu`, a dire soltanto `io sono qui`. rovine di cio` che viene dopo la modernita`, a milano come in qualunque citta` del mondo, ormai e` uguale. se oggi ci chiedessero se poi a milano ci si vive bene, potremmo scegliere di essere cattivi e usare le parole di montale: `si`, ignorandola`. ma poi ci pensi, riguardi queste foto, e scopri che e` ancora piu` difficile, di questi tempi, restare in casa, chiusi a sopravvivere." (bruno arpaia)

lo spirito di un luogo e fatto dalle persone che lo abitano, dalle storie che si intersecano nelle sue strade. e questo vale in modo particolare per la palestina, custode di passaggi storici epocali e teatro di una delle piu dolorose pagine di storia contemporanea. francesca albanese, la relatrice speciale onu sul territorio palestinese occupato, una delle persone piu competenti e autorevoli sullo status giuridico e sulla situazione dei palestinesi - amata (o odiata) in tutto il mondo per l?integrita e la passione con cui si batte in favore dei diritti di un popolo troppo a lungo vessato - qui ci offre storie che intrecciano informazioni, riflessioni, emozioni e vicende intime. un viaggio scandito da dieci persone che hanno accompagnato francesca a comprendere storia, presente e futuro della palestina. hind rajab, morta a sei anni sotto le bombe che hanno distrutto gaza, ci apre gli occhi su cosa significhi essere bambini in un paese dove i bambini non hanno un nido che li protegga e che rispetti le loro radici. abu hassan ci guida tra i luoghi di fatica e sofferenza ai margini di gerusalemme; e george, amico stretto, di gerusalemme ci mostra meraviglia e insensatezze. alon confino, grande studioso dell?olocausto, ci aiuta a comprendere i contrasti che possono albergare nel cuore di un ebreo che vede l?apartheid e ne vuole la fine. ghassan abu-sittah, chirurgo arrivato da londra per entrare nel vivo dell?orrore piu inimmaginabile, ci racconta cio che ha visto; e malak mattar, giovane artista che ha fatto il percorso inverso, condivide la storia di chi ha dovuto lasciare gaza per potersi esprimere o per sopravvivere. e poi ingrid jaradat gassner, eyal weizman, gabor mate - fino a una delle persone piu vicine a francesca nella vita, cosi come nella ricerca di una consapevolezza capace di tradursi in azione. dieci storie che si legano alle vite di molte altre, ponendoci le domande a cui e doveroso dare risposta: quali sono le conseguenze dell?occupazione? dov?e la casa

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