

un periodo della letteratura italiana del nostro secolo (1900-1915) carico di tensioni e di fermenti, attraversato dalla crisi di ruoli e funzioni intellettuali, caratterizzato dalla ricerca di possibili alternative e dalla sperimentazione di nuove forme letterarie. il presente volume - articolato in nove capitoli e corredato da un`ampia bibliografia della critica - ne traccia la storia rileggendolo a partire dai testi, dalla loro struttura linguistico-semantica, dai loro specifici valori ideologico-culturali. autori, riviste e movimenti convergono in un quadro d`insieme - centrato sulla qualita` e sulla tendenza dei prodotti di scrittura - che si propone, per la sua completezza, come uno strumento aggiornato di consultazione e di studio e che reca, con la sua prospettiva, un contributo originale sia al discorso critico sulla letteratura italiana del novecento, sia al dibattito intorno al metodo della storiografia letteraria. il volume, pensato soprattutto per assolvere ad una precisa funzione didattica, e` dunque destinato a quegli studiosi di italianistica che intendono approfondire - secondo le migliori caratteristiche di chiarezza e di "leggibilita` critica" - un periodo non facile da raccontare.









il novecento e` appena iniziato in giappone, e l`era meiji sembra aver restituito onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna. per il gatto protagonista di queste pagine, pero`, un`oscura follia aleggia nell`aria, nel giappone all`alba del xx secolo. il nostro eroe vive, infatti, a casa di un professore che si cimenta in bizzarre imprese. scrive prosa inglese infarcita di errori, recita canti no> nel gabinetto, tanto che i vicini lo hanno soprannominato il , accoglie esteti con gli occhiali cerchiati d`oro, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati. insomma, mostra a quale grado di insensatezza puo` giungere il genere umano in epoca moderna...