




un libro di denuncia sulla malasanita` da parte di chi ha svolto da medico, per venticinque anni, numerosi compiti assistenziali e di ricerca, sempre nel settore pubblico. gli episodi riportati hanno carattere esemplificativo e sono stati scelti dall`autore perche` emblematici di un sistema che da decenni conosce un progressivo degrado culturale e morale. la vittima piu` comune di questo degrado e` stato il comune senso di solidarieta` umana, civile e sociale, radice dell`etica e della deontologia medica.





nel panorama delle dipendenze patologiche, crescente attenzione ricevono oggi quelle che sono denominate nuove dipendenze, in cui il comportamento abusante non costituisce un`attivita` illegale. la dipendenza dal lavoro risulta una delle piu` attuali e pericolose dipendenze individuate: quella che ha per oggetto un`attivita` che e` parte integrante del normale svolgimento della vita quotidiana di una persona. piuttosto che un`attivita`, il lavoro diventa uno stato d`animo, una via di fuga che libera la persona dall`esperire emozioni, responsabilita`, intimita` nei confronti degli altri. con questo volume gli autori si propongono di indagare un fenomeno ancora poco conosciuto, che si presenta complesso e ambivalente. a partire dalla definizione terminologica, si procede verso un inquadramento teorico della dipendenza dal lavoro e verso l`individuazione delle sue caratteristiche, della sua evoluzione e dei suoi effetti sull`individuo e sulle sue relazioni. viene delineata quindi la figura del "workaholic", e ne vengono presentate le principali tipologie. non vengono analizzate solo le componenti individuali, ma il contesto piu` ampio in cui il soggetto e` inserito: la famiglia e l`ambiente professionale in cui il workaholic vive. viene infine affrontata la questione dell`intervento su questa nuova forma di dipendenza patologica: dal trattamento individuale all`individuazione di tecniche e strategie a livello preventivo.



gli autori di questo volume sono convinti che una prospettiva psicoanalitica sia indispensabile per poter comprendere la psicologia delle condizioni psichiatriche. il libro presenta una trattazione della psicologia psicoanalitica delle piu` comuni patologie psichiatriche. numerosi resoconti clinici illustrano gli apporti della psicoanalisi e della psicologia dello sviluppo alla moderna psichiatria. gli autori offrono contributi su temi quali l`angoscia, le nevrosi, le psicosi schizofreniche e paranoiche, i disturbi maniaco-depressivi.


quanto contano, da un punto di vista etico, gli animali non-umani? possiamo continuare a considerarli esseri di seconda classe o dobbiamo estendere loro qualche forma di egualitarismo morale? il libro sostiene che e` necessario superare la contrapposizione tra utilitarismo e kantismo per concentrarsi sulla piu` potente dottrina morale: la teoria dei diritti umani. si scoprira` che e` la logica stessa di tale dottrina a puntare in direzione dell`inclusione di molti animali non-umani tra gli esseri cui spetta piena protezione morale.







nei suoi drammi ford mette in scena la tragedia del corpo che culmina in una morte agognata al pari dell`estremo piacere sessuale. giovanni, il protagonista di "peccato che sia una puttana", seguace della filosofia neoplatonica dell`uno, nella sua estenuante ricerca della bellezza assoluta si volge a un contesto che non ha nulla di sovrumano: il corpo fremente di annabella, sua sorella. si compie cosi` il loro destino incestuoso. giovanni e` implacabile nel suo furore eroico: di fronte al pentimento della sorella, che gli si nega, la uccide e viola il suo corpo estirpandone il cuore. quel cuore che e` anche la tomba del suo cuore. anche giovanni soccombera` alla morte, non per punizione divina, bensi` per opera del suo stesso destino.

"tutto e` bene quel che finisce bene" e` l`avventura tormentata della bella elena, accolta nella ricca dimora dei conti di rossiglione dopo la morte del padre, uno stimato medico e fedele servitore della prestigiosa casata. ispirandosi liberamente alla nona novella della terza giornata del decameron di boccaccio, shakespeare racconta le intricate peripezie d`amore della giovane elena per bertram, il figlio ed erede del conte, che pero` non intende nemmeno prendere in considerazione l`eventualita` di una relazione con una donna di rango inferiore.

il libro riproduce assemblee, lezioni e dialoghi di don giussani con i responsabili degli universitari di comunione e liberazione, tenuti nei periodici incontri chiamati "e`quipes" a partire dalla meta` degli anni settanta (questo volume, il terzo della serie, riguarda gli anni 1982-1983). in essi accade una svolta capitale per il movimento di comunione e liberazione, che rappresenta un vero e proprio ritorno all`origine. la pubblicazione e la diffusione nelle universita` italiane di una sorta di manifesto, "cristo, compagnia di dio all`uomo" segno` l`esplicitarsi nelle comunita` di universitari di una rinnovata coscienza dell`origine ultima dell`esperienza del movimento: il fatto stesso di cristo in tutta la sua intensita` e densita` storica. finche` ci si riferisce a cristo come fatto del passato e si professano ideali o insegnamenti cristiani, si puo` avere patria, essere accettati dalla societa`. non hanno patria invece coloro che riconoscono che cristo e` una presenza reale, che tocca la loro vita e pretende di determinarla in ogni aspetto, affinche` attraverso di essa possa incidere sulla vita della societa`. in un contesto sociale che pare profondamente mutato, si ripropone intatta la sfida di una presenza che cambia l`esistenza e la storia.






unico romanzo del commediografo inglese, i nani e` stato scritto nei primi anni `50, e poi abbandonato per quasi quarant`anni. nel 1960 pinter ne ha tratto una commedia e soltanto nel 1989 lo ha ripreso in mano, lasciandolo sostanzialmente immutato, ma decidendo di pubblicarlo. e` un testo denso ed impegnativo, che anticipa molti dei temi della produzione teatrale dell`autore. dominato dai dialoghi, discorsi fatti di salti, silenzi, argomenti abbandonati e ripresi, sullo sfondo della londra cupa dell`east end, mette in scena quattro personaggi, tre uomini e una donna, alle prese soprattutto con la loro impossibilita` di comunicare.







"le relazioni pericolose" (1782) e` ambientato nella parigi del settecento, dove la marchesa di merteuil, falsa e devota, abbandonata dall`amante, gercourt, decide di vendicarsi diso-norandolo. a questo scopo conquista la complicita` del visconte di valmont, suo ex amante e noto seduttore senza scrupoli. valmont accetta la sfida e decide di sedurre la giovane ce`cile, promessa sposa di gercourt. inizia cosi` lo scambio epistolare (175 lettere) che mette in scena la rete diabolica elaborata da valmont e dalla marchesa di merteuil, tessuta in cinque mesi di progetti, manovre, sotterfugi, confessioni, elaborate ipocrisie, colpi di scena e complicatissimi intrighi. nella rappresentazione dei due protagonisti principali, tutti presi dalla loro volonta` di autoaffermazione, laclos ritrae in modo del tutto originale il quadro realistico di una societa` moralmente dissoluta e crudele, ormai in discesa libera verso l`autodistruzione nel momento in cui elabora l`idea del massimo potere e del completo piacere, del dominio incontrastato e ottenuto con ogni mezzo, e a ogni prezzo. "le relazioni pericolose" e` stato oggetto anche di fortunati adattamenti cinematografici: roger vadim (1959), stephen frears (1988) e milos forman (1989).









di federico chabod (1901-1960), uno dei massimi storici del nostro secolo, tutti ricordano le opere dedicate all`italia rinascimentale e moderna ed alla storia delle idee, da "l`idea di nazione" alla "idea di europa." non tutti sanno invece che il grande storico valdostano rivolse un profondo interesse alla rivoluzione francese, tanto da dedicarle un intero corso di lezioni all`universita` di roma nell`anno accademico 1951-52. in quell`occasione, chabod affronto` in particolare il problema delle origini della rivoluzione, mettendo in evidenza il processo di decadenza dell`aristocrazia francese nel corso del settecento ed il parallelo consolidarsi dello spirito borghese, che doveva poi maturare in una vera e propria coscienza rivoluzionaria. l`unica testimonianza di quelle davvero memorabili trentasette lezioni sono gli appunti che fausto borrelli, allora uno degli studenti di chabod, riuni` scrupolosamente e che qui vengono per la prima volta pubblicati. si tratta, in qualche modo, di un`opera in fieri, e sarebbe vano ricercarvi l`organicita` e la compiutezza stilistica delle altre opere di chabod; tuttavia, come scrive borrelli - e cio` puo` essere non meno importante - questi appunti, mostrando chabod "nel momento in cui metteva a fuoco le sue eccezionali doti di intelligenza storica, finezza psicologica e vastissima cultura", permettono di penetrare nel pieno laboratorio della sua ricerca.


















jonathan israel, uno dei maggiori storici mondiali dell`illuminismo, ci spiega come le idee radicali dei fondatori americani come paine, jefferson, franklin, madison e monroe abbiano impostato il modello per le rivoluzioni democratiche, i movimenti e le costituzioni in francia, gran bretagna, irlanda, paesi bassi, belgio, polonia, grecia, canada, haiti, brasile e america spagnola. perche` la rivoluzione americana fu un evento sorprendentemente radicale, che non si concluse con la trasformazione e l`indipendenza degli stati uniti, ma continuo` a riverberare in europa e nelle americhe per i successivi tre quarti di secolo. furono proprio le idee dell`illuminismo radicale - con la distruzione dei tre pilastri della societa` europea di ancien re`gime (monarchia, aristocrazia e autorita` religiosa) e la promozione del repubblicanesimo democratico, dell`autogoverno e della liberta` - a ispirare le rivoluzioni in molte nazioni, dove i vari leader sposarono i valori democratici americani, seguendo esplicitamente l`esempio proposto dal nuovo continente.


Cantautore popolarissimo in Usa negli anni settanta ( Chapin è scomparso prematuramente nel 1981 ), Harry Chapin non ha mai goduto della stessa popolarità in Europa. Questo disco dal vivo, registrato in Germania nel 1977, di fronte a 400 persone, mostra uno dei suoi tentativi di conquistarsi un posto al sole anche in Europa,. Cosa che non gli è riuscita. Ma Chapin era un vero cantautore, un musicista dotato di una bella voce, che sapeva scrivere grandi canzoni. E qui ce ne sono diverse, da Cat's in The Cradle a Shooting Star, Blues Man, Dirty Old Man, Taxi, Mr Tanner, Dreams Go By.


le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. in edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del novecento.

i musei sono spesso percepiti come entita` statiche, nascoste nei magazzini o intrappolate all`interno di vetrine chiuse. in realta` generano nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. speranza e ricordo sono alla base del concetto stesso di museo. l`interazione fra i visitatori, gli oggetti e le istituzioni che li hanno acquistati, collezionati, studiati ed esibiti ha generato nel tempo una complessa rete di relazioni e una forte influenza sulla societa` civile. la cultura lega quindi l`uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, di attese e di azioni, ma connette anche il passato al presente, modellando e mantenendo attuali i ricordi fondanti, oltre a includere le immagini e le storie di un altro tempo entro l`orizzonte del presente. si generano cosi` speranza e ricordo: questo aspetto della cultura e` alla base del concetto stesso di museo.


una giovane donna scopre la passione e il dolore della vita. la protagonista e narratrice sta per sposarsi con quello che definisce un "ragazzo-uomo", molto intento a farefarefare, che non le parla quasi mai, costringendola ad "ascoltare" il muro del bagno, da cui arrivano le note di un giovane violoncellista. finche` nella sua vita non irrompe il "signore bianco" che la travolge con il suo carisma. ma arrivare troppo vicino all`ideale puo` essere fatale. al romanzo viene affiancato alla fine di settembre 2005 uno spettacolo teatrale, il cui copione e` composto da parti del romanzo e da canzoni scritte dall`autrice.

nicholas nickleby, un giovane gentiluomo di "belle speranze", ridotto in miseria insieme con la madre e la sorella dalla improvvisa morte del padre, si getta ingenuamente nelle spire di tremendi individui, uno dei quali e` il suo stesso zio, vera anima nera di tutta la vicenda. da quando nicholas intraprende il viaggio che lo portera` da londra allo yorkshire, nella lurida "scuola" di master squeers per ragazzi abbandonati, alla ricerca di un lavoro e di se stesso, anche i lettori, trascinati dalla ineffabile potenza narrativa di charles dickens, viaggiano con lui attraverso le piu` spietate desolazioni della cattiveria umana e l`infinito calore di una presenza amica pronta a rischiare in prima persona per dare aiuto e conforto. "nicholas nickleby" e` un romanzo dove si svolge anche la rivolta di un gigante della letteratura contro la crudelta` piu` ripugnante: quella verso i deboli, gli indifesi, i bambini. con una premessa dell`autore.

rovesciare una bustina di zucchero nel caffe` e` un gesto tanto comune da essere quasi invisibile. eppure non c`e` niente di scontato nella straordinaria ascesa dello zucchero: la sua e` una storia d`ingegno e potenza che nasconde un lato oscuro fatto di sfruttamento, razzismo e distruzione ambientale. (). prendere una bustina di zucchero e rovesciarla nel caffe` e` un gesto quotidiano, naturale, lo facciamo piu` volte al giorno, senza dargli alcun peso. eppure lo zucchero bianco da tavola ancora fino a duecento anni fa era un bene di lusso, perche` in realta` e` tutt`altro che un elemento naturale: ci vogliono creativita` e pazienza per arrivare ad estrarlo dalla molecola vegetale e poi un ulteriore sforzo per raffinarlo. la sua vicenda storica, proprio per via di questa difficolta` produttiva, e` relativamente recente, non ha piu` di 2500 anni. in particolare, la vicenda dello zucchero bianco e cristallino, quello a cui siamo abituati, inizia mille anni piu` tardi, in asia, dove viene consumato, a piccolissime dosi, nei grandi banchetti e nelle cerimonie di corte, oppure come medicinale miracoloso. dai palazzi regali comincia una diffusione lenta e capillare in tutto il continente, che lo porta a raggiungere anche il nordafrica. e infine l`europa, dove si trasforma in una merce globale e il suo destino si lega a doppio filo con la schiavitu`: si stima che piu` della meta` dei 12,5 milioni di africani deportati dall`altra sponda dell`atlantico fossero impiegati nelle piantagioni di zucchero. oggi quella merce globale abbonda sulle tavole di mezzo mondo, nascosta anche dove non ci si aspetterebbe di trovarla, con costi ambientali e sociali che rischiano di essere devastanti. ulbe bosma ripercorre una storia affascinante ma al tempo stesso crudele, in cui s`intrecciano le piccole biografie dei contadini, le

i dinosauri sono creature incredibili! ma com`erano fatti? apri questo libro e scoprilo! grazie alle pagine interattive potrai guardare dentro un feroce t-rex e imparare tutti i suoi segreti! eta` di lettura: da 3 anni.

in parte saggio, in parte romanzo, in parte guida, in parte diario o ancora autobiografia, "morte nel pomeriggio" contiene tra l`altro fondamentali riflessioni sulla letteratura e la scrittura. tutto ruota intorno all`affascinante mondo della corrida che ha da sempre stregato hemingway perche` "la corrida e` una tragedia, non e` uno sport" come sottolinea fernanda pivano. "il torero e` l`uomo che vive in stretta intimita` con la morte, e reca sul viso le tracce di questa intimita`. a hemingway interessa vedere l`uomo unito al toro in un solo corpo nell`istante che decide la morte di uno dei due rivali. il libro e` un crescendo lento e sottile; il crescendo, in fondo, che hemingway stesso denuncia come suo "metodo": non "descrivere" un`emozione ma "suscitarla" descrivendo i momenti, le tensioni, i fatti che l`uno dietro l`altro l`hanno provocata. "morte nel pomeriggio", con tutto il suo glossario, non e` un baedecker della corrida piu` di quanto moby dick sia un baedecker della caccia alla balena".
bereshit, "in principio": da quella parola nasce il piu` grande racconto mai narrato. formula che dissigilla la fiaba, testo sacro che va letto e compreso, anche come un infinito poema recitato attorno al fuoco, il libro della genesi racconta la storia di adamo e di caino, dell`eden e della caduta, di abramo che accetto` di sacrificare il figlio e di giuseppe, il ragazzo che sapeva leggere i sogni, venduto dai fratelli e asceso ad alti incarichi in egitto. genesi narra la creazione del mondo, l`inizio del tempo, la gloria dell`uomo, la sua vergogna; lo sterminio, il tradimento, il perdono. il prodigio narrativo e l`incanto esoterico di genesi risuonano, come mai prima, nella versione di gian ruggero manzoni, scrittore, artista, che ha una consuetudine nello studio di antiche civilta`. e un libro per chi vuole leggere la piu` grande storia mai raccontata. chi ha difficolta` ad avvicinare la bibbia, ne scoprira` la bellezza narrativa: sara` come leggere uno straordinario romanzo.

nonostante vari tentativi accademici, anche recenti, nessuno e` ancora riuscito a installare lev sestov nella beata schiera dei filosofi del novecento, comodamente assiso tra heidegger e husserl, wittgenstein e bergson. nato a kiev, fuggito dalle maglie del sistema sovietico, studioso di pascal e plotino, sestov aveva il viso di un uomo buono, in perenne stato d`estasi. i suoi libri, tuttavia, sfuggono agli argini del "canone". sono libri che ardono, sanguinano. con l`arguzia di uno stratega, sestov ci obbliga a incenerire le nostre pie convinzioni, ci porta a credere nel miracolo in vece della statistica, disinnesca l`opera dei paladini del quieto vivere, dei burocrati del bene sociale. insegna l`azzardo, procede per vertigini, dice cio` che non deve essere detto. la sua "filosofia della tragedia", compiuta con passo marziale, e` un cerimoniale che fa a pezzi la filosofia. d`altronde i maestri di sestov - dostoevskij e nietzsche - insegnano ad abitare la contraddizione. l`esito, se si e` lettori autentici, e` la follia, una vita tra i sacri paramenti dell`"anormalita`". preparatevi ad annientare tutto.

raffaele ha quindici anni e una grande passione: l?informatica. da grande vuole dedicarsi alla ricerca sull?intelligenza artificiale. a dire la verita anche alina dai grandi occhi verdi lo appassiona, ma mentre lui con i computer ci sa fare, con lei non sa da che parte cominciare. quando scopre che la ragazza frequenta un social di scrittori, raf si iscrive e inizia a postare racconti, che all?inizio suscitano commenti piuttosto scettici. un mattino pero sul suo account compare un racconto che non ha scritto lui. i complimenti fioccano e raf non ha il coraggio di confessare la verita... cosi, mentre per conquistare la ragazza del suo cuore si finge un altro, in segreto indaga su chi puo avere preso possesso del suo profilo... fino alla scoperta di una realta inimmaginabile. eta di lettura: da 12 anni.

giorgio e lucia si sono svegliati nella cabina di una vecchia nave arenata in mezzo al mare, proprio come quelle che si vedono nei film dei pirati. devono trovare il modo di uscire, e in fretta! facile a dirsi, ma la porta e sbarrata, in giro c?e un fuggitivo che nasconde un segreto, del capitano non c?e traccia e un pappagallo affamato gracchia di un tesoro da trovare... per dimostrare allo zio di essere pronti a diventare agenti segreti come lui, giorgio e lucia dovranno concentrarsi sui dettagli, non dare nulla per scontato, ma soprattutto aiutarsi a vicenda come solo i veri fratelli sanno fare per non cadere in un trabocchetto da pirata! eta di lettura: da 9 anni.

mostri feroci, creature bizzarre, streghe e spiritelli dispettosi, luoghi magici, oppure maledetti... il folclore italiano e` ricchissimo di leggende e credenze radicate da secoli nella cultura popolare e nell`immaginario di ciascuna regione. nel presente volume sono raccolte le figure piu` affascinanti ed enigmatiche di questa tradizione: dalle misteriose faye, le fate che popolano le grotte valdostane, al terribile tarantasio, un drago che viveva nei pressi del fiume adda, ucciso dal giovane capostipite dei visconti di milano; dalla bella `mbriana, uno spirito benevolo che si manifesta tra le tende mosse dal vento nelle campagne campane, agli spettrali cucibocca della basilicata, mutaforma amanti del silenzio, di fronte ai quali e` consigliabile non dilungarsi in chiacchiere... eta` di lettura: da 9 anni.