
come fa una giovane donna di appena trent?anni, qual era all?epoca irene nemirovsky, a scavare cosi profondamente nell?animo umano? si chiese bernard grasset, il suo primo editore, leggendo questi racconti. come fa a capire, e a descrivere in modo cosi empatico e al tempo stesso spietato, non solo le lusinghe e le illusioni della giovinezza, ma anche la nostalgia degli amori perduti, il rimpianto delle vite non vissute, l?acredine delle esistenze sbagliate, le ferite dell?ambizione frustrata, l?angoscia della solitudine, lo sgomento per i segni che lascia sul corpo il passare degli anni, la ferocia che si annida nel cuore degli uomini? le prove giovanili di nemirovsky continuano a riempirci di stupore non meno di quelle della maturita: le quattro "scenette", per cominciare, di sapore quasi lubitschiano, dove due aspiranti attricette di incantevole amoralita mettono in opera comici e insieme patetici tentativi di trovare un uomo molto ricco che le mantenga; i tre "film parlati" - in realta vere e proprie narrazioni, condotte con la mano sapiente di uno sceneggiatore navigato, in grado di dare indicazioni su inquadrature, stacchi, dissolvenze, montaggio; gli struggenti "una colazione in settembre" e "le rive felici" il truculento affresco finlandese dei "fumi del vino"... fino al sorprendente "i giardini di tauride", che appare qui in volume per la prima volta, e che, costellato di appunti in cui nemirovsky riflette sulla forma stessa del racconto, ci consente di gettare un?occhiata indiscreta nel suo laboratorio.

secondo libro di prose dopo "fartalla di dinard", "fuori di casa" raccoglie scritti di viaggio che risalgono agli anni dal 1946 al 1964: un vero e proprio diario di esperienze di vita composto di servizi giornalistici, appunti, ritratti o racconti minimi. i luoghi visitati vanno dalle natie cinque terre ai paesi europei fino al medio oriente; che sia inviato dal suo giornale o in vacanza, montale osserva il mondo con sguardo curioso e attento: un occhio alle "cose", l?altro sempre teso a seguire, nelle "cose" stesse, la nascita della propria poesia. vera miniera di commenti e suggestioni utili per comprendere la poesia montaliana dalla "bufera" a "satura", pur nella varieta delle occasioni che lo hanno generato "fuori di casa" e un libro di esemplare compiutezza formale.