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un invito rivolto a chi ne vuole fare un mestiere o a chi e` semplicemente curioso di sapere che cosa bolle nella pentola dell`archeologia. daniele manacorda insegna metodologia della ricerca archeologica all`universita` di siena. ha condotto numerose ricerche in italia e all`estero, occupandosi in particolare di storia dell`archeologia, di cultura materiale, di archeologia urbana.

parigi. e notte fonda. l`ispettore schneider aspetta di iniziare il suo turno. il blues in sottofondo viene interrotto dallo squillo del telefono. da uno dei locali della notte parigina, un collega lo riporta alla quotidianita`: il cadavere di un pezzo grosso, un nuovo omicidio, una nuova indagine. ma l`indagine, la descrizione del meccanismo poliziesco, non sono che il pretesto per l`autore per raccontare la storia di una vendetta e per dipingere il ritratto di un uomo perduto, la cui vita e` diventata un lungo suicidio.

il meglio dei due libri di cristiano militello, rimixato e arricchito di nuovi spunti e materiali: le classifiche degli slogan piu` divertenti, piu` cattivi, piu` intelligenti, curate dall`autore, e gli indici analitici per squadre e personaggi. due bestseller kowalski diventano un "tascabilone" dedicato a chi non conosce ancora i libri di militello, a chi ne ha gia` uno e vuole completare la collezione, a chi cerca una strenna.

un`infanzia vissuta sotto la stella dell`assenza e dell`estraneita`. parigi, ottobre 1942. durante l`occupazione un uomo e una donna si incontrano. lui e` un ebreo di origini toscane, lei e` una fiamminga arrivata a parigi inseguendo l`impossibile sogno di diventare ballerina. i due si sposano e hanno due figli, uno e` patrick modiano. per vent`anni vivono in un appartamento al numero 15 di quai de conti, ma quelle che conducono sono vite parallele che a volte si intrecciano per brevi istanti ma che non si incontrano mai del tutto. un`indifferenza tenacemente perseguita, segnata, per il piccolo patrick, da affidamenti a persone di fiducia (che un bel giorno vengono arrestate dalla polizia) o reclusioni in collegi spartani e inospitali (dove si viene sistemati come "nel deposito bagagli di una stazione dimenticata"). a essere narrato in queste pagine e` un universo di volti, a tratti solo un nome o un soprannome, che modiano cerca di far riemergere dalla profondita` della memoria per ricostruire una personale carta d`identita`, o meglio per tracciare un impossibile e indefinito pedigree (lasciando pero` la sensazione che quella raccontata non sia mai la sua vita). una narrazione colma di nostalgia e mistero, un affascinante ritratto di una parigi-mito, un racconto generoso e impietoso di uomini ed esistenze reali o forse soltanto possibili.

sono tre le donne che camminano lungo le strade di questo libro. e camminando cercano una direzione: dietro le spalle tutte le sicurezze di un`esistenza stabilita dagli altri, davanti agli occhi le infinite possibilita` di chi ancora non ha scelto. confuse nei desideri e veementi nel desiderare, incerte nel definirsi, non ci dicono di se` nemmeno il nome. la prima arriva da lione; approda a parigi senza motivo ne` scopo, quasi per caso, alla ricerca del grande amore. quel che l`aspetta e` un mistero piu` grande di lei. la seconda a parigi non ci arrivera` mai. ha sedici anni e "la bellezza del diavolo"; non desidera che partire, ma in valigia porta una pistola. la terza ha lasciato a londra tutto quel che aveva, tranne la chiave in prestito di un piccolo atelier di vaugirard, dove l`angoscia che ha dentro trovera` uno sbocco e una ragione. tre voci piane e intense a raccontare la solitudine e il silenzio, la paura, la violenza, l`abbandono. a ricordare quell`attimo preciso della giovinezza in cui la vita per la prima volta s`inceppa.

"scrivevo poesie serie, tragiche" ha detto nel 1991 zbigniew herbert in un`intervista, paradossalmente deplorando l`abolizione della censura seguita alla caduta del muro. "adesso scrivo sul mio corpo, sulla malattia, sulla perdita del pudore". in questa nuova atmosfera lirica, infatti, il poeta i cui versi iosif brodskij aveva definito come "una nitida figura geometrica... incuneata a forza nella gelatina della mia materia cerebrale" (versi, aggiungeva, che il lettore si ritrova "marchiati a fuoco nella mente con la loro glaciale lucidita`") - ebbene, quello stesso poeta che era stato cosi` discreto, cosi` poco incline a parlare di se`, lascia spazio alle confessioni intime di un io che abita ormai "sull`orlo del nulla" e ci consegna una sorta di testamento spirituale. rimane, certo, il suo tono, quella "miscela di ironia, disperazione ed equilibrio" che gia` incantava brodskij; e rimangono i temi che sempre sono stati al centro della sua ricerca espressiva: la memoria come vicinanza al passato e alla tradizione, l`azione corrosiva del tempo, il viaggio come fonte di ispirazione: ma accanto a questi c`e` ora la stoica accettazione della sofferenza fisica e psicologica, accompagnata dalla gratitudine (cosi` si legge nelle esserne composizioni di breviario) per tutta "questa cianfrusaglia della vita" (e soprattutto, scrive, "per le pasticche di sonnifero dai melodiosi nomi di ninfe romane") - una vita che si lascia, tuttavia, con il "cuore pieno di rimpianto".

questa trilogia, scritta in forma di diario, pone l`inquietante figura di dracula al centro di un puzzle particolarmente intricato. partendo cinquant`anni prima dell`inizio del romanzo di stoker, "il patto con il vampiro" svela infatti l`esistenza di un antico e segreto accordo nella famiglia dracula. arkady, pronipote del principe vlad tsepesh, meglio conosciuto come dracula, vi`ve nell`incubo di una terribile minaccia, costretto a procurare sempre nuove vittime al suo adorato prozio per salvare la vita alle persone amate. coinvolto in un abisso di morte e di sangue, arkady osera` ribellarsi al suo tragico destino e sfidare dracula, per il bene della sua famiglia. nei "figli del vampiro" arkady, divenuto anch`egli un vampiro, ha un unico, bruciante desiderio: distruggere vlad prima che riduca in eterna schiavitu` il suo primogenito stefan. nel "signore dei vampiri" e` abraham a cercare di porre fine all`atroce patto di sangue che da secoli riduce in schiavitu` la famiglia tsepesh.

ha scritto la rochefoucauld nelle sue massime. la visione diretta della grande luce e del grande buio sono per noi intollerabili. si puo` essere ciechi per troppa luce o per troppo buio. per questo occorre abituarsi gradualmente all`una come all`altro. ed e` proprio cosi`, per gradi, che queste lezioni di tenebra ci portano al grande buio, al cuore nero della storia: auschwitz. in un racconto nutrito di biografia, che diventa anche biografia di una generazione, l`autrice esplora, pagina dopo pagina sempre piu` in profondita`, il rapporto con sua madre, l`unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta alla shoah, insieme al padre: ebrei polacchi, vissuti in germania, dove la figlia helena e` cresciuta sentendosi totalmente estranea al mondo tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua. non soltanto una memoria sulla shoah, ma un resoconto appassionato e allo stesso tempo lucido che punta a misurare l`intensita` del contraccolpo nella generazione successiva. e il contraccolpo sta nell`impossibilita` di avere radici, nella confusione linguistica, nel bisogno disperato di appartenere e nella condanna crudele di sentirsi estranei, comunque e dovunque. sta nello stupore di fronte al destino, al male, alla sorte: .

Sperling & Kupfer Ed., 1977, IT. E' nata una stella, un titolo notissimo, un film che fece epoca nel 1931, nel 1937, nel 1953 ed è riproposto interpretato da Barbra Streisand e Kris Kristofferson. Dalla sceneggiatura del film e dai testi delle stupende canzoni (ricordiamo Evergreen, musicata dalla Streisand e premiata con l'Oscar nel 1977) nasce questo romanzo, scritto sulla base di copioni originali.

la terapia basata sui processi si presenta come un approccio "laico", adottabile da piu` orientamenti psicoterapeutici, e traghetta le psicoterapie oltre il dsm fondandole su un comune terreno scientifico. in questo manuale lo psicoterapeuta e` condotto passo dopo passo in una concettualizzazione del caso e alla scelta degli strumenti terapeutici empiricamente validati ritenuti piu` adatti ad agire sulle variabili identificate.

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