

quando fa il suo ingresso nell`aula di tribunale in cui verra` giudicata per l`omicidio del suo giovanissimo amante, gladys eysenach viene accolta dai mormorii di un pubblico sovreccitato, impaziente di conoscere ogni piu` sordido dettaglio di quello che promette di essere l`affaire piu` succulento di quanti il bel mondo parigino abbia visto da anni. e ancora molto, molto bella, gladys eysenach: il tempo sembra averla "sfiorata come a malincuore, con mano cauta e gentile", quasi si fosse limitato ad accarezzarla teneramente, e le donne presenti nell`aula si sussurrano con invidia i nomi dei suoi innumerevoli amanti. ma pochi giorni dopo, allorche` vengono pronunciate le arringhe, tutta la sua bellezza pare averla abbandonata, e gladys e` ormai soltanto una donna vecchia e sfinita, che a mani giunte supplica i giudici di infliggerle la pena che merita. la condanna sara` lieve, invece, solo cinque anni: il movente passionale ha fatto si` che le venissero concesse le attenuanti previste dalla legge. ma qual e` la verita` - quella verita` che gladys eysenach ha cercato ad ogni costo di occultare? capace come pochi altri scrittori di scavare nel cuore femminile con implacabile, chirurgica precisione, ire`ne ne`mirovsky ci svela a poco a poco il segreto di questa donna che ha desiderato piu` di ogni altra cosa di rimanere immutabilmente bella, di essere amata per sempre - e che per questo e` arrivata a uccidere.

docente di letteratura francese all`universita` della tuscia e all`istituto universitario di suor orsola benincasa, benedetta craveri concentra la sua attenzione in questo libro su versailles e affronta una questione centrale nel corso di tutto l`ancien re`gime: quella legata al potere delle donne. per secoli e` stato infatti predicato che affidare a una donna una qualsivoglia responsabilita` di governo fosse "cosa ripugnante alla natura, contumelia a dio, sovvertimento del retto ordine e di ogni principio di giustizia". eppure, questo potere a loro ostinatamente sottratto le donne se lo sono arrogato, vanificando di fatto le leggi e le consuetudini. lo dimostrano le storie di caterina de` medici, maria antonietta, diana di poitiers e tante altre.

la francia e`, al massimo grado, una nazione letteraria; anzi e`, fra tutte, la nazione che con maggior continuita` ha innalzato la letteratura al rango di simbolo della nazione stessa. ma c`e` di piu`: la letteratura ha contribuito a plasmare i costumi, assumendo un ruolo di primo piano nella sua storia politica e diventando un potere spirituale parallelo o rivale a quello della chiesa.

questo testo raccoglie la lunga attivita` di ricerca nel campo della psicanalisi infantile di francoise dolto, una figura importante della teoria psicanalitica internazionale. argomento dell`opera e` la formazione dell`immagine del proprio corpo nella mente del bambino. un`immagine inconscia, legata al suo vissuto, alle sue figure di riferimento, alle fasi della crescita. da non confondere con lo schema corporeo, che e` invece impersonale e conscio, l`immagine del corpo e` determinante per la formazione della personalita` autonoma del bambino prima, e dell`adulto poi, e di conseguenza per il rapporto che si stabilisce con l`altro.

in una grande casa di campagna a pochi chilometri dalla cittadina inglese di ingerby vivono tre generazioni della stessa famiglia: il nonno e la prozia marigold; momma e poppa; gaylord, il bambino terribile che osserva con stupore il mondo degli adulti. gaylord vede e sente tutto cio` che non dovrebbe e con i suoi interventi non risparmia nessuno. e` proprio sul dire e non dire, e viceversa, che gaylord basa i suoi rapporti con i grandi.


il volume ripercorre la carriera e la produzione artistica di rudolf schwarz, uno dei migliori architetti tedeschi della prima meta` di questo secolo, noto soprattutto come costruttore di architetture sacre. la sua chiesa corpus domini ad aquisgrana (1929-1930) segna un passo fondamentale nel campo dell`architettura moderna. attraverso uno stile severo e sobrio, ma nello stesso tempo profondamente poetico, schwarz riesce a tradurre il linguaggio eucaristico nel linguaggio architettonico. divenuto responsabile dell`urbanistica di colonia, tra il 1946 e il 1952, si dedica al piano generale della citta`. il libro presenta l`opera completa di schwarz.


il novecento ha permesso di superare una visione rigida e ristretta dei rapporti fra teatro e letteratura, riassumibile in buona sostanza nella formula: il teatro consiste (esclusivamente) nella rappresentazione di testi drammatici. la vera e propria "esplosione" a cui la contemporaneita` ha sottoposto questi rapporti ha permesso di svelare la ricchezza delle relazioni esistenti fra questi due campi dell`arte e dell`immaginario, agendo retroattivamente anche sulla loro comprensione storica. il presente volume si situa nello spazio letterario del teatro, o meglio, e` dentro quello spazio che abitano gli "oggetti" di cui parla: testi drammatici ma anche, e soprattutto, trattati, saggi critici, teorie, racconti e romanzi, memorie e autobiografie.


questo libro e` una lettura del muro impermeabile che l`anoressica, immersa in un godimento pieno e irrelato, e nel rifiuto del legame sociale e della cura, pone tra se` e l`altro. alla base dell`anoressia, intesa qui come sintomo e non come disturbo, non c`e` infatti soltanto un rifiuto del cibo, del proprio corpo come sessuato, della propria immagine allo specchio, ma un fondamentale rifiuto dell`altro che si esplica nell`azzeramento della portata evocativa della parola e nell`assenza di domanda e di transfert. l`anoressia sfida quindi radicalmente proprio le pratiche di cura sorte dal ceppo freudiano, le cure di parola, e innanzi tutto la psicoanalisi, che secondo l`autore puo` operare sul godimento reale alla base del sintomo solo a partire da un uso della parola non semantico, ma piuttosto legato alla sua dimensione di atto. il clinico non ha il compito di normalizzare il negativismo anoressico, perche` questa direzione spesso collude con l`altro versante del sintomo, in cui il soggetto risponde con adesivita` compiacente alla domanda dell`altro, sia esso il genitore o il curante. cerchera` piuttosto di illuminare l`enigma del rifiuto anoressico a partire dalle quattro funzioni fondamentali che, a seconda della particolare posizione assunta dalla paziente, esso riveste: domanda inconscia d`amore, difesa dalla pulsione, tentativo di separazione e modalita` di godimento.


in italia, come in tutte le altre democrazie europee, i minorenni non hanno alcuna rappresentanza politica. ma questo come si concilia con il suffragio universale? professore ordinario di politica economica nell`universita` cattolica del s. cuore di milano, paolo campiglio riprende un`idea gia` formulata in germania e propone di attribuire il diritto di voto fin dalla nascita, delegandolo ai genitori.

"pur essendo naturalmente, anzi fatalmente inseriti nell`inarrestabile flusso magmatico del poema (cantos), pur presentando caratteristiche espositive e stilistiche del tutto analoghe a quelle delle sezioni precedenti e successive, i "canti pisani" ne presentano altre che appartengono solo a essi e che ne fanno qualcosa di assai diverso da un sia pur rilevante segmento dell`opera-madre, qualcosa, rispetto a questa, di ben riconoscibile e isolabile, di insopprimibilmente e quasi violentemente autonomo, qualcosa, insomma, di molto simile a un libro o, per essere precisi, a un poema a se` stante, dotato non solo d`una propria inconfondibile identita`, ma anche d`una propria specifica e diversa grandezza." (giovanni raboni)



dagli anni della formazione intellettuale tra i cinefili del cineguf all`approdo nell`orbita della fronda e della lotta politica. dallo sconforto del dopoguerra in una roma dove il cinema e` agonizzante, alla scoperta di una nuova frontiera di cultura europea in una milano bohe`mien. dalle prime prove come sceneggiatore e aiuto regista con rossellini in "germania anno zero" e nella stesura di "riso amaro" di de santis, cosi` l`autobiografia di carlo lizzani e` una ricostruzione minuziosa delle tappe fondamentali di un cammino accidentato: tra fedelta` alle istanze estetiche ed etiche di un cinema risorto dalle macerie della guerra e apertura verso i generi piu` disparati; tra impegno politico attivo nelle file del pci e bisogno di narrare, da un osservatorio privilegiato e libero, il recente passato cosi` come le stagioni piu` calde di un presente tutto da decifrare. tra faticosa ricerca di sotterfugi per aggirare le strettoie di una censura occhiuta e i contraccolpi di un maccartismo strisciante; tra radicali ripensamenti sotto l`urto dei movimenti contestatari e neoavanguardistici, e riassestamenti, infine, per non soccombere dinanzi al diktat del mercato. il tutto rievocato attraverso un gioco continuo di rimandi al passato (custodito in lettere, note di diario, articoli, interventi) e riflessioni sul presente.


si puo` dire che nessun tema sia al centro del dibattito filosofico internazionale come quello della comunita`: dal "com`unitarismo" americano all`etica della comunicazione di habermas e apei, al decostruttivismo francese di derrida e nancy. e tuttavia, in nessuno di questi casi il concetto di comunita` e` stato interrogato a partire dal suo originario significato etimologico: "cum munus". e quanto tenta in questo libro l`autore, attraverso una "controstoria" della filosofia politica che ha per oggetto non solo l`opera di hobbes, rousseau, kant, heidegger e bataille, ma anche quella di h?lderin e di nietzsche, di freud e di canetti, di arendt e di sartre. questa riedizione e` arricchita da un saggio sul rapporto tra comunita` e nichilismo.

protagonista del romanzo e` ancora una volta roberto, che era stato al centro anche del "mago dei numeri" e ora ha quindici anni. la sua nuova avventura e` un viaggio nello spazio e nel tempo: mentre una sera e` a casa davanti alla televisione, si frega gli occhi e questo gesto e` sufficiente per trasportarlo nella realta` che si trova a osservare in quel momento. il primo viaggio lo condurra` in russia, nel dopoguerra, il secondo negli stati uniti, il terzo in germania anni venti, e cosi` via, sempre piu` indietro nel tempo e a zig-zag sulla terra. l`ultima tappa e` amsterdam, nel 1621, dove roberto, che rimane sempre consapevole di non essere nel tempo e nel luogo giusto e che continua a indossare i suoi vestiti moderni, lavora nella bottega di un pittore.

una silloge di testi non narrativi di italo calvino: articoli apparsi su riviste e quotidiani, interventi a congressi, interviste, introduzioni, cataloghi, lettere... testi eterogenei per forma ma compatti per i temi trattati: dalla riflessione sul rapporto con il lettore al problema del tradurre, al legame con la tradizione e l`avanguardia.











in questo romanzo niccolo` ammaniti va al cuore della sua narrativa, con una storia tesa e dal ritmo serrato, un congegno a orologeria che si carica fino a una conclusione sorprendente: e mette in scena la paura stessa. michele amitrano, nove anni, si trova di colpo a fare i conti con un segreto cosi grande e terribile da non poterlo nemmeno raccontare. e per affrontarlo dovra` trovare la forza proprio nelle sue fantasie di bambino, mentre il lettore assiste a una doppia storia: quella vista con gli occhi di michele e quella, tragica, che coinvolge i grandi di acqua traverse, misera frazione dispersa tra i campi di grano. il risultato e` un racconto potente e di assoluta felicita` narrativa, dove si respirano atmosfere che vanno da clive barker alle avventure di tom sawyer, alle fiabe italiane di calvino. la storia e` ambientata nell`estate torrida del 1978 nella campagna di un sud dell`italia non identificato, ma evocato con rara forza descrittiva. in questo paesaggio dominato dal contrasto tra la luce abbagliante del sole e il buio della notte, ammaniti alterna, a colpi di scena sapienti, la commedia, il mondo dei rapporti infantili, la lingua e la buffa saggezza dei bambini, la loro tenacia, la forza dell`amicizia e il dramma del tradimento.

"la solitudine genera insicurezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. in una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa, o anche peggio. cambiano solo i nomi che dai alla tua ansia". i protagonisti di questo libro sono gli uomini e le donne nostri contemporanei, che anelano la sicurezza dell`aggregazione e una mano su cui poter contare nel momento del bisogno. eppure sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono ne` pensano di poter sopportare.



il volume, che si giova dei contributi di svariati studiosi, e` diviso in tre parti. nella prima (teoria) si analizza la relazione tra esperienze traumatiche e sviluppo dei sistemi cognitivi, affettivi, rappresentazionali e relazionali del se`, e vengono sottolineati gli effetti negativi del trauma sui principali parametri della salute psichica, nonche` sullo sviluppo dei centri neuronali implicati nella regolazione affettiva. nella seconda parte (ricerca) vengono presentati studi originali, di natura teorica ed empirica, sulla complessa relazione che intercorre tra qualita` delle esperienze di attaccamento e sviluppi traumatici. nella terza parte, infine (clinica), emerge la linea portante del volume: la rottura, nell`individuo, della rappresentazione di se` e del proprio rapporto col mondo, tipica del trauma, viene messa in rapporto con un deficit nelle capacita` di mentalizzare i vissuti emotivi. in ragione di tale deficit, gli autori sostengono la necessita` che il trattamento delle sindromi post-traumatiche sia orientato a incrementare la mentalizzazione, sviluppare le capacita` di identificazione ed esplorazione delle emozioni, lavorare sugli stati mentali attuali e sviluppare la capacita` di abitare il proprio corpo. prefazione di philip m. bromberg.





arturo ha quattordici anni, abita in america, in uno sperduto paesino sulle montagne, possiede una slitta. per il resto avrebbe preferito chiamarsi john, e di cognome, invece che bandini, jones. la madre e il padre sono italiani immigrati, ma lui avrebbe preferito essere americano. poi c`e` nonna toscana, che considera il genero svevo, padre di arturo, un fallito, e la figlia maria una povera pazza perche` l`ha sposato. una famiglia non solo povera: proprio fatta di poverta`. con questo volume prosegue, dopo "chiedi alla polvere", "la confraternita dell`uva" e "sogni di bunker hill", la ripubblicazione einaudiana delle opere di john fante. introduzione di niccolo` ammaniti.



per oltre mezzo secolo, la scrittura di cesare garboli ha suscitato gioia ed energia - non solo intellettuale - nei suoi lettori. che parli di cinema o di letteratura, che affronti la pittura o il teatro, ogni suo incontro (con francis bacon o mario soldati, con chaplin o goya, con gianni brera o walter benjamin, o magari con l`ufficiale delle ss herbert kappler) produce l`impatto memorabile di una rivelazione. ma il dono del supremo esecutore di testi, "portato a vedere le cose piuttosto come un problema da risolvere che come un tema da svolgere", l`ammaliante intelligenza comunicativa coabitarono in garboli con una cruda severita` verso i propri scritti: pochi e come a contraggenio ne raccolse, centinaia ne lascio` dispersi. il giovane filologo che nel 1954, non ancora laureato, curava un`edizione di tutto dante in versi, e al quale dobbiamo la promozione di pascoli e molie`re a nostri contemporanei, e` autore di un`opera che ha dissimulato se` medesima nel segno di un apparente e talvolta compiaciuto spreco. e tempo, dunque, di rendere disponibile per tutti il luminoso rigore del lavoro svolto da questo scrittore antagonista sempre, anche del proprio talento.

carmen yanez si e` imposta negli ultimi anni come una delle voci piu` interessanti della nuova poesia latinoamericana. nei suoi versi, caratterizzati da una grande evidenza fisica e narrativa, sono affrontati i temi dell`esilio (che l`autrice, perseguitata politica del regime cileno ha dolorosamente vissuto), dell`amore, del viaggio, dell`affetto materno, della natura; temi che, pur nella trasposizione lirica, sempre rivelano le personali esperienze dell`autrice.









il secondo volume sugli incunaboli e le cinquecentine della fondazione coronini cronberg di gorizia riproduce i frontespizi e le pagine piu` importanti, dal punto di vista iconografico, di tutti i libri schedati nel primo volume. la storia di questa biblioteca privata, solo in parte salvatasi dalle rappresaglie naziste, racconta i percorsi che hanno condotto i coronini a scegliere i libri, a comprarli, a rilegarli: quattromila volumi, che spaziano dalla filosofia alle scienze naturali, dalla storia alla religione, dalla poesia alla grammatica, dalla medicina alla giurisprudenza, dall`agricoltura alla storia militare, con particolare riferimento all`area austriaca e tedesca.



in appendice: lisia "contro eratostene".







(italo calvino)

nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad auschwitz, ire`ne ne`mirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande "sinfonia in cinque movimenti" che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la francia, sotto l`occupazione nazista: "tempesta in giugno" (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell`arrivo dei tedeschi) e "dolce" (il cui nucleo centrale e` la passione, tanto piu` bruciante quanto piu` soffocata, che lega una "sposa di guerra" a un ufficiale tedesco). pubblicato a sessant`anni di distanza, suite francese e` il volume che li riunisce.




le storie raccolte in questo volume sono un`antologia di miti e leggende popolari che ruotano intorno al mondo delle dolomiti, prendendone diretta ispirazione. principi e fate, giganti e streghe cattive, si muovono sullo sfondo dello scenario dolomitico, suggerendo al lettore un modo fantasioso per conoscere quei luoghi, quei paesaggi, quelle montagne.

la tradizione riconosciuto nella "repubblica" probabilmente il piu` importante, e senza dubbio il piu` controverso, fra i dialoghi di platone. la sua ampiezza e la complessita` dei suoi contenuti rendono insolubile il problema della datazione della sua composizione. una sintesi in cui i materiali politici sono investiti in un grande progetto di ricostruzione della citta` in cui essi si incontrano con i temi dell`etica e dell`educazione, nei quali sono prevalenti la tradizione culturale ateniese e la riflessione socratica. la repubblica nasce sotto il segno di due caratteri solo apparentemente contraddittori: il legame con l`orizzonte della polis classica del v secolo e l`immaginazione visionaria, capace di evocare un futuro privo di scadenze temporali.

al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. a scuola: temi, tesine, relazioni. nel privato: post su facebook, email personali, chat sul cellulare. sara` anche l`epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. e piu` dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. ma, mette subito in chiaro claudio giunta all`inizio del libro, . e quindi? non potendo insegnare come si scrive, claudio giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall`antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicita`... ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perche` insegnare "come non scrivere" significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne puo` trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c`e` una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. in questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di "come si fa una tesi di laurea" di umberto eco ma aggiornato all`era di google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po` di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perche` qualcuno ci legga, capisca quel ch

questo libro e` un invito aperto a tutti gli esploratori di prati, giardini e vivai: a chi, sfiorando una corolla o piantando un bulbo, riscopre l`emozione di una giornata primaverile o il ricordo di un profumo lontano. accanto alle illustrazioni di marina lombardi ogni lettore trovera` in queste pagine uno spazio bianco in cui conservare i petali dei fiori che ha raccolto nelle sue passeggiate dopo averne scoperto la storia e la simbologia, le tecniche di coltura e i segreti della natura: una piccola guida al prato infinito che si stende ovunque attorno a noi, per smarrirsi tra i suoi colori e odori come dentro una grande avventura.

osserva olivier philipponnat nella prefazione a questo volume. e tuttavia, aggiunge, le sue lettere fanno parte a pieno titolo dell`opera letteraria, soprattutto perche` ci consentono di scoprire una voce piu` intima, piu` autentica, diversa da quella che abbiamo imparato ad amare nei romanzi e nei racconti - sorprendente. se le prime, le lettere delle anne`es folles, ci restituiscono l`immagine di una ragazza vivace e spensierata che, pur legata alle sue origini russe (e al ricordo della tragedia a cui ha assistito), approfitta golosamente di tutto quello che parigi e la francia possono offrirle - e che non perde l`ironia nemmeno quando si sente malinconica, arrivando a chiedersi: -, in quelle degli anni trenta scopriamo la romanziera brillante e determinata, sia nei rapporti con gli editori che nei confronti della critica. con lo scoppio della guerra, l`occupazione nazista e le leggi antiebraiche, vediamo crescere in lei l`angoscia, la collera, la disillusione - e leggeremo con un nodo in gola la lettera con cui affida le figlie alla governante, elencando i beni di cui disfarsi per provvedere al loro sostentamento, e l`ultima, scritta al marito subito prima della deportazione ad auschwitz.


un volume che accompagna la crescita spirituale e religiosa dei ragazzi attraverso una raccolta delle piu` belle e significative preghiere cristiane. ciascun testo e` arricchito dalle emozionanti illustrazioni di anna lang, che attraverso tonalita` delicate e tratti poetici sapra` creare l`atmosfera giusta per ispirare i giovani lettori. pagina dopo pagina, i passi piu` importanti della liturgia - il padre nostro, l`ave maria, l`atto di dolore - e le parole di santi e dottori della chiesa come francesco d`assisi e agostino, offriranno spunti di riflessione e inviteranno i ragazzi a guardare dentro se stessi e affidarsi alla preghiera. eta` di lettura: da 6 anni.

brossura molto segtnata dal tempo con tracce di umidita sia in copertina che all`interno del volume.
stampato intorno agli anni `50





