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"il rapporto di bloch con jack lo squartatore data da lungo tempo. `the night of the ripper` non e` che l`omaggio piu` recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilita`, l`ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria." (dalla prefazione di carlo bordoni).

il cervello di albert einstein e` in buone condizioni, sotto formaldeide, in un contenitore di plastica, e si muove in mezzo a noi. piu` precisamente, viaggia sul sedile posteriore di una vecchia auto, alla cui guida c`e` un ragazzo pieno di curiosita`, sotto la sorveglianza affettuosa del dottor harvey, l`uomo che esegui` l`autopsia sul cadavere dello scienziato e che ha sottratto la materia grigia di einstein dalla distruzione conservandola per qualche decennio nello scantinato del suo appartamento. ora e` arrivato il momento di restituire la mente piu` lucida del novecento ai legittimi proprietari e il dottor harvey decide di intraprendere un lungo viaggio, dal new jersey alla california, per compiere la sua missione.

nel 1955 anais nin si ritrova "nel presente" e vuole trasmettere agli altri il frutto di anni di esperienza come donna e come scrittrice: la felicita` sta nelle piccole cose, non nelle vette dell`estasi. nel sesto volume del suo diario la nin non e` piu` il personaggio principale: questo sara` il "diario degli altri". reintegrata nella famiglia umana, anais realizza ritratti acuti, vivi e severi. ammira simenon, ama bergman, giudica beckett troppo intellettuale, simone de beauvoir oggettiva e disperante, capisce ginsberg e corso, il loro surrealismo e la loro ironia selvaggia, rimpiange di non aver potuto incontrare la grande e altera djuna barnes, si abbandona ad analisi e riflessioni su fenomeni letterari e artistici.

hai sedici anni e una tavola da skate. e settembre, stai cominciando l`ultimo anno del liceo. non e` che ti vada tutto bene, perche` tuo padre e` andato via di casa, tua madre si imbottisce di tranquillanti, e tu stai uscendo con una jennifer qualunque che non ti fa battere il cuore. ma con le tue vans rovinate, la felpa col cappuccio e lo skateboard puoi andare dove vuoi. persino al paranoid park, il paradiso proibito degli skater, dove il destino a volte si mette a correre all`impazzata, per frenare solo quando e` ormai troppo tardi. e cosi` che alex si ritrova al centro di un dramma molto piu` grande di lui. un errore, una bravata, un attimo di fatale distrazione: nell`arco di pochi, brevissimi istanti, alex ha fatto qualcosa di cui non si credeva capace, ed e` nei guai fino al collo. la sua felpa e` macchiata di sangue, il sangue di qualcun altro. e lui e` solo, perche` certe cose non riesci a raccontarle a nessuno, nemmeno agli amici con cui pensavi di poter condividere tutto. alex deve vedersela con il peso del segreto, con il senso di colpa, con la paura e il desiderio di essere scoperto. e rimpiange la leggerezza di prima, quando i problemi erano un litigio davanti agli armadietti di scuola, o l`attesa della fantomatica prima volta, o il gusto amaro di una sconfitta a una partita di calcio improvvisata. il romanzo che ha ispirato l`ultimo film di gus van sant, e` una favola fin troppo reale sul coraggio di affrontare se stessi, i propri sbagli, gli anni belli e difficili dell`adolescenza.

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