
un denso susseguirsi di capitoli a formare una vera e propria saga della grande montagna. con il ritmo incalzante dell`affabulazione si alternano i vari personaggi: il grande mago alpino, nano autunno, la fata perla azzurra che diventa mughetto perdendo i suoi doni, ser riccardo e la spada fiammeggiante, il bieco imperatore, gran lupo dalle fauci possenti. su tutti volteggia il gran falco d`argento, che tutto vede nelle sue aeree volute, tutto controlla. nel filo della narrazione, tutti i canoni della favolistica classica trovano spazio e lo scontro tra bene e male e` condotto con mano leggera, spirito lieve e qualche divertimento.

all`lnstitut du monde arabe, a parigi, due dei piu` brillanti intellettuali francesi, un sociologo e un filosofo, si confrontano in due conferenze sui temi dell`attualita` mondiale: com`e` cambiato il mondo dopo l`11 settembre? come reagire agli eventi? come immaginare un futuro di pace? l`eleganza e la linearita` della riflessione dei due pensatori coinvolge e stimola. ma capire il presente e immaginare il futuro significa anche riflettere sul passato, cogliere nel passato cio` che ci porta all`oggi. da cosa derivano questi eventi terribili? che possiamo ricavarne per superare tutto questo? le domande che ci angosciano trovano qui, se non una risposta (ma chi potrebbe darla?), quanto meno un`attenta valutazione e molte indicazioni di approfondimento critico.

la monografia, che accompagna la mostra piu` completa mai organizzata in italia su degas pittore, scultore, disegnatore, fotografo, incisore, riunisce oltre centottanta opere del maestro francese provenienti dai piu` importanti musei internazionali che mettono in luce la tensione dell`artista verso la sperimentazione: accanto agli oltre trenta olii, venti pastelli, una quarantina di disegni, figurano l`intera collezione delle settantatre` sculture provenienti dal museu de arte di san paolo del brasile e un`intera sezione dedicata alle fotografie provenienti dal muse`e d`orsay di parigi, realizzate da degas stesso in una costante ansia di sperimentazione. il dramma di degas e` armonizzare "le esigenze di perfezione classica e la visione acuta della realta` moderna" (j. leymarie). da qui nasce il titolo, "degas classico e moderno", che costituisce il fil rouge del percorso alla scoperta del cammino creativo e umano dell`artista. se inizialmente, infatti, l`educazione artistica, legata ai grandi modelli del passato, consente a degas di acquisire gli strumenti necessari a esprimere il suo mondo, presto egli sente l`esigenza di legare la sua attivita` alla realta` contemporanea, vivendo con estrema tensione il rapporto fra i valori della tradizione e il richiamo della modernita`. degas analizza la vita contemporanea impietosamente, ma con enorme energia, attraverso la sfida di una creativita` a tutto campo. cosi` si spiegano l`interesse per le stampe giapponesi e per la fotografia...

sandro pezzoli ha raccolto negli anni oltre quattrocento bomboniere, rari e autentici capolavori in vetro di epoche diverse e di dimensioni assai ridotte. inconsapevole ispiratore della collezione e` lino tagliapietra che, per il matrimonio della figlia marina con sandro vecchiato, nel 1983, realizza una bomboniera di cui pezzoli, gia` appassionato collezionista di opere in vetro, riceve in dono un esemplare. ne rimane talmente affascinato che inizia a dedicarsi alla nuova ricerca, per mercati e mercatini, chiedendo ad amici/conoscenti e parenti al fine di trovare vecchi pezzi, ciotoline, vasetti, piccoli capolavori sia d`autore o di un`importante vetreria, ma anche di provenienza sconosciuta. verso la fine degli anni ottanta, pezzoli entra in contatto con numerosi artisti australiani, fra i quali kathy elliot e benjamin edols. questi incontri, divengono anche l`occasione scherzosa per richiedere in dono, in segno d`amicizia, una piccola bomboniera. lo stesso avviene in seguito con gli americani dominick labino e dale chihulye con i veneziani michele burato e massimo nordio, solo per citare alcuni tra i numerosi artisti che nel tempo hanno omaggiato pezzoli con le proprie creazioni in miniatura.


ricco di fotografie, disegni, progetti e ricostruzioni, il volume si propone come un repertorio completo dedicato a una delle epoche piu` brillanti della storia dell`architettura. scritto da uno studioso di fama mondiale, "architettura del rinascimento italiano" si concentra sugli edifici del periodo compreso tra il 1418 e il 1580 e sugli architetti chiave che li hanno progettati, da brunelleschi, donatello, alberti e raffaello a bramante, michelangelo, vignola e palladio. nel libro trovano spazio importante l`analisi del contesto sociale, le innovazioni tecniche e l`estetica, e viene messo a fuoco il modo in cui ogni architetto riusci` a conciliare la propria ispirazione individuale con le regole del tempo.









