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"so bene che ai lettori interessa solo cio` che riguarda il grand`uomo al cui servizio mi ha condotto il destino per sedici lunghi anni durante i quali non mi sono praticamente mai separato da lui". i ricordi di constant, valet de chambre di napoleone, posseggono una particolare amabilita` piu` settecentesca che ottocentesca (malgrado iniziati a pubblicare a partire dal 1830). il narratore e` un puro testimone di tutto cio` che vide dal colpo di stato del 18 brumaio 1799 alla caduta dell`imperatore, e non celebra se stesso. il gossip e il sensazionale sono naturalmente estranei dai suoi interessi; come pure esclusa e` di giudicare il ruolo storico e di spiegarne l`enigmatica grandezza. niente vizi privati e pubbliche virtu`, in altri termini, ne` servo encomio e codardo oltraggio. constant fa cio` che sa fare, cioe` raccontare giorno per giorno il napoleone intimo e segreto perche` lontano dagli occhi estranei, che si offriva genuino alla sua cura: cosi` realizzando l`impresa romanzesca straordinaria di restituirci quello che il personaggio storico vela: l`uomo. cio` non significa che imperatore e battaglie, audacie del genio e costrizioni delle circostanze siano esclusi, che manchino colpi di scena ed episodi sconosciuti e sorprendenti, che siano censurati i tratti scabrosi e tragici, solo che sono visti, appunto, dalla chambre, da dove napoleone il grande usciva e tornava a ritirarsi un uomo semplice.

secondo il parere del maestro del giallo nordico henning mankell: "chi scrive dopo questi romanzi, si ispira a loro, in un modo o nell`altro". "loro" sono i coniugi maj sjowall e per wahloo che in dieci anni, dal 1965 al 1975, hanno composto il "decalogo dell`ispettore martin beck", ovvero i dieci romanzi, uno per anno con le inchieste della squadra omicidi di stoccolma. in beck c`e` assai poco della maniera maigrettiana, o di qualunque maniera, e del metodo-non metodico del commissario di simenon. e non perche` beck non abbia una personalita`, o perche` il lettore non sia portato a simpatizzare con lui ma perche` al contrario possiede una personalita` variegata, cangiante col tempo, fatta di io diversi, come lo sono le personalita` vere. in questo romanzo, una stoccolma "calda", dove la polizia e` impegnata ad arginare le proteste antiamericane per la guerra in vietnam e` sconvolta da una strage: i nove passeggeri di un autobus vengono uccisi a colpi di mitra. tra le vittime c`e` anche un sovrintendente che e` il piu` giovane collaboratore di martin beck. il poliziotto e` rimasto coinvolto casualmente o era proprio lui nel mirino del folle omicida? di quale caso si stava occupando? cosa ci faceva su quell`autobus visto che non risultava in servizio? sembra che nessuno dei colleghi o dei familiari sappia rispondere a questi interrogativi.

opera capitale del pensiero occidentale, il "de civitate dei" di agostino e` stato scritto tra 413 e 426 d.c, per difendere il cristianesimo contro il paganesimo e per indicare la via della salvezza dell`uomo. questo cofanetto presenta per la prima volta un monumento della fede e della filosofia in formato tascabile di altissimo livello scientifico. tradotto e commentato da uno dei massimi studiosi di agostino, il teologo gesuita domenico marafioti, il testo si presenta particolarmente adatto per un pubblico universitario ma non necessariamente di soli specialisti.

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