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nadar, pseudonimo di gaspar-felix tournachon (1820-1910) e` considerato da molti - ad esempio da barthes - il piu` grande fotografo di tutti i tempi, colui che trasformo` con la fotografia ai suoi esordi il destino stesso dell`immagine, esercitando un`influenza decisiva su quest`arte nuovissima e anche sulla pittura. nadar attraversa per intero il xix secolo eternando l`immagine delle piu` grandi personalita` del suo tempo: scrittori, poeti, attori, scienziati, politici. in questo piccolo volume sono rappresentati i suoi ritratti fotografici piu` celebrati, che testimoniano la mirabile capacita` di nadar di catturare in uno scatto fotografico non solo i tratti dominanti della personalita` del modello, ma soprattutto la sua anima.

protagonisti del libro sono il malinconico e brusco commissario boffa, e la sua spalla, l`amico senza nome che racconta in prima persona quello che capita. in una cittadina marchigiana, in un palazzo frutto della speculazione politico-edilizia, e` uccisa un`anziana signora solitaria e dal passato fuggente. secondo boffa, l`assassino non puo` che provenire da quel condominio di appartamenti, abitati dal ceto medio emerso negli anni del miracolo economico. la vedova, l`impiegato di concetto, il commerciante, l`ingegnere scapolo, il giovane perdigiorno ed eccentrico, il farmacista, le loro famiglie e i loro segreti: tutti si odiano, ma uno e` l`assassino.

per mme de stael "non c`e` nulla di piu` piacevole che la lettura di un testo di isabelle de charrie`re". in rapporti con tutta l`europa che conta, questa singolare autrice ci fornisce uno dei ritratti piu` convincenti di cosa significasse la vita prima del 1789. il tema dei racconti e` la vita difficile dell`amore femminile in mezzo alle convenzioni del conformismo. nel primo una madre racconta senza enfasi a una cugina del lavoro instancabile di decifrazione in cui consiste la mondanita` per maritare una figlia. nel secondo una donna sposata a un uomo perfetto, racconta a un`amica il modo in cui tutte le speranze e le migliori intenzioni muoiono. il terzo e` un triangolo isoscele, tra una sartina, un apprendista commerciale e una nobildonna.

"la giornata di luigi xiv, nella sua regolarita`, e` stata descritta numerose volte - avverte l`autrice nella premessa - da primi visconti, da dangeau, da sourches, da spanheim, da saint-simon. tuttavia, questi testimoni si rivolgevano ai contemporanei e omettevano quindi di parlare di cio` che era noto a tutti ma che noi ignoriamo". inoltre l`iconografia, i quadri e i ritratti, "con la scusa di celebrare un avvenimento speciale" spesso finivano col non rappresentare la semplice quotidianita` del sovrano. insomma, cio` che manca sono spesso i dettagli, troppo ovvi per essere riportati. ma sono appunto questi dettagli - il significato perduto di un gesto, l`uso di un oggetto dimenticato, la sensazione diversa del tempo e dello spazio, un modo di rivolgersi all`aiutante o al subordinato, la smorfia o il profilo di famiglia di un viso, un`ambizione oggi inspiegabile, un onore o uno sgarbo, le modalita` di un`attesa, il fantasma del passato in un`esistenza, presenze e assenze avvertite - a dare la continuita` vissuta, la vivacita` del quotidiano. l`autrice li rintraccia, tramite cio` che ha definito una "caccia" e un gioco, e li usa come il filo per ricucire in un`unica trama di momento in momento le scene e i dialoghi desunti da tutte le cronache, le piu` note e le piu` segrete.

"grand hotel", della austriaca vicki baum, e` stato uno dei primi best seller internazionali. pubblicato in germania nel 1929, presto tradotto in tutta europa, gia` nel 1932 era diventato quel film da oscar (con greta garbo e john barrymore) che oggi ricordiamo meglio del romanzo che ne era all`origine: con la battuta finale -"grand hotel, gente che va, gente che viene" - che volgarizzava la fine del libro: "si entra, si esce... si entra, si esce... si entra, si esce... d`altro canto, e` cosi che e` la vita". difatti e` l`ambientazione - il grand hotel, appunto, in quegli anni simbolo popolare di vita privilegiata e moderna, sogno di massa -, il principale fattore, forse, del grande successo di lettori. "gli hotel offrono opportunita` infinite asserisce la scrittrice monica ali -. ogni ospite potenzialmente ha una storia. altre storie nascono quando gli ospiti interagiscono. basta il ruotare di una porta girevole. "grand hotel", di vicki baum, dimostra questo principio alla perfezione. sei persone si fermano in un albergo e nei successivi cinque giorni le loro vite si intrecciano. il romanzo si muove tra personaggi storie e luoghi diversi e solo il "grand hotel" fa da collante a tutti questi frammenti. un movimento frenetico, che trascina il tragico passato di ciascun personaggio in un`apparente pausa del presente in cui al contrario i destini si compiono.

"dovunque arrivassi, mi sono trovata a dover convivere con questo mio doppio. non si limitavano a mandarmelo al seguito, succedeva anche che mi precorresse. benche` sin dall`inizio io abbia scritto sempre e soltanto contro la dittatura, il mio doppio continua fino ad oggi a battere la sua strada per i fatti propri. si e` reso autonomo". solo dopo insistenti richieste e ripetuti tentativi nel 2004 herta muller ha potuto visionare il suo doppio, ovvero il fascicolo che la securitate di bucarest aveva costruito ai suoi danni. nome in codice "cristina", novecento pagine di un dossier incompleto, sottoposto ad accurata "pulizia" da parte dei nuovi servizi rumeni, quelli non piu` comunisti. e seguendo il fascicolo l`autrice ha scritto questo, da lei stessa definito "racconto autobiografico". lucida testimonianza letteraria sull`arma piu` micidiale in mano al potere opaco, che domina mediante il possesso esclusivo dell`informazione: l`arma della disinformazione. piu` sottile della semplice calunnia che agisce soprattutto tra i nemici, la disinformazione invece punta a distruggere le vittime nel campo degli amici, seminando quei dubbi e sospetti che proprio gli amici debbono temere. herta mu`ller ne fu vittima, perche` tedesca in terra rumena e perche` scrittrice "ai margini".

guru, terapeuta, guida spirituale, de mello e` un narratore di dio agli uomini, ricercatore appassionato di dio e attento compagno dell`uomo lungo i sentieri della vita, punto d`incontro tra la spiritualita` dell`occidente e la mistica dell`oriente.

anche se i processi di cambiamento ci spaventano in quanto il nostro cervello e` progettato per sopravvivere e proteggerci dalle avversita` e dalle insicurezze, cambiare, comprendere e trasformare il nostro percorso di vita non e` cosi` difficile come sembra. vivere le crisi come un`opportunita` per costruire mutamenti radicali non e` un luogo comune: l`esperienza di chi ci ha preceduto rivela che le crisi sviluppano potenzialita` inimmaginabili e che cio` che sembrava impossibile o difficilmente realizzabile puo` in realta` avvenire anche molto in fretta. "siamo piu` leggeri e flessibili di quanto crediamo perche` siamo programmati per conquistare e scoprire" spiega elsa punset e in questo libro ci propone 21 chiavi di accesso all`intricato mondo delle emozioni umane, uria guida con una ricca varieta` di domande e risposte per conseguire gli obiettivi che ciascuno di noi vorrebbe raggiungere: come stabilire l`equilibrio negli affetti; come comprendere la nostra emotivita` e gestire la paura; come sfruttare la nostra innata capacita` di empatia e superare l`indifferenza; come imparare a comunicare apertamente con gli altri con il corpo e con la mente per non perderci in "fraintendimenti o banalita`"; come realizzarci anche se la sorte rema contro; come prendere l`iniziativa e trasformare la nostra vita.

solo la letteratura puo` restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. anzi, la letteratura e` il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. e l`idea centrale di questo romanzo. tre donne lo abitano. la prima e` una donna famosa, una scrittrice famosa: virginia woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col de`mone della sua scrittura. le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. clarissa vaughan, un editor newyorkese di oggi e laura brown, una casalinga californiana dell`immediato dopoguerra.

perche` permangono delle differenze di reddito cosi` forti tra democrazie e paesi retti da altri sistemi politici? quali legami esistono tra entita` della spesa pubblica e performance economica di uno stato? come riescono dei regimi impopolari a restare a lungo al potere? perche` l`enorme numero di persone ad essi sottoposti non si ribella? quali incentivi spiegano l`emergere di una nuova forma di governo? questi temi forniscono un quadro coerente e unitario del funzionamento effettivo delle societa`, delle dinamiche che favoriscono o impediscono il mutamento. olson capovolge molti pregiudizi sui meccanismi reali che reggono il mondo dell`economia e della politica e fornisce alcuni strumenti teorici per comprendere il mondo di oggi.

sfiora il chip e ascolta le piu` belle melodie di beethoven. eta` di lettura: da 1 anno.

con uno scritto di michel butor.

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