
"il mio sbigottimento alla notizia della morte di giorgio morandi non e` quasi tanto per la cessazione fisica dell`uomo, quanto, e piu`, per la irrevocabile, disperata certezza che la sua attivita` resti interrotta, non continui; e proprio quando piu` ce ne sarebbe bisogno. non vi saranno altri, nuovi dipinti di morandi: questo e`, per me, il pensiero piu` straziante. e tanto piu` se ricordo quel che, ancora pochi giorni fa, egli mi diceva: "se sapesse, caro longhi, quanta voglia ho di lavorare..." parole che denunciano l`improprieta`, pur molto diffusa, di assmilare il percorso di un artista a una parabola. nella costante lucidita` di morandi, esso fu piuttosto una traiettoria ben tesa, una lunga strada; speriamo che resti aperta." (roberto longhi)

Tributo a Jimmie Rodgers. Le canzoni del ferroviere rilette da Jim Reeves, Jimmie Skinner, Hank Snow, Wanda Jackson, Johnny Duncan, Lefty Frizzell, Bill Monroe, Ernest Tubb etc, 27 canzoni

come racconta la bibbia, la storia dell`uomo inizia con un delitto, con un fratricidio; lo stesso dicasi per la storia di roma; l`omicidio di un singolo cosi` come l`assassinio di massa rappresentano la piu` evidente manifestazione del male nel mondo, della sua dura, ma non evitabile realta`. nei secoli teologia, filosofia, storiografia hanno cercato di comprenderne l`origine e il senso, ma cosi` facendo, hanno cercato di giustificarlo, divenendo in tal modo complici del male stesso. di fronte al piu` noto genocidio che l`umanita` ha perpetrato, la shoah, l`autrice cerca di chiarire le radici del male, riconducendole a tre principii: scissione, comprensione, contagio; ma indica anche gli antidoti possibili nella politica, nella giustizia e nell`arte.


poco meno che ventenne, vittorino andreoli varca per la prima volta la soglia di un manicomio. e l`inizio di una grande passione, di una lunga carriera a stretto contatto con i matti, con le grandi questioni della ricerca, con le drammatiche esigenze dei malati di mente, fino all`ultimo giorno, quello della decisione di abbandonare per sempre i luoghi della follia. anni di osservazione, di esperienze forti, scoperte appassionanti e avvilenti frustrazioni di fronte al dolore psichico: storie di pazienti che rivivono in queste pagine, nelle memorie di un medico che ha visto cambiare la psichiatria e che ha contribuito ad alcune delle sue importanti trasformazioni. un documento prezioso, ma soprattutto un percorso sincero, autobiografico, pieno di affetto, dentro una condizione umana cosi` misteriosa, che riguarda tutti da vicino. perche` i matti sono uomini tra gli altri uomini.










capace di grandi gioie e di dolori profondi, emotiva eppure forte, antonia pozzi infonde nei propri versi una sensibilita` che respinge gli orpelli, alla ricerca di un`assoluta essenzialita`. il tentativo di dare autenticita` e concretezza alla propria voce si realizza - scrive antonella anedda - attraverso un evidente e grazie a una capacita` di sguardo acutissima, in grado di ritrarre con esattezza tanto il profilo delle adorate montagne quanto i molteplici volti di un`interiorita` chiaroscurale e complessa. in quest`ampia raccolta di poesie(1929-38) trovano spazio il legame con la natura, un sentimento di amore autentico, il gusto per la bellezza delle piccole cose - riflesso di un ardore in cui, tuttavia, e` gia` presente il germe dell`inquietudine che avrebbe infine preso il sopravvento, portandola a togliersi la vita a soli ventisei anni.