



che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? e possibile assegnare un`identita` sulla base del solo sesso biologico? judith butler e` convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. come definire, allora, la propria identita`? decisivo e` trovare un `posto tutto per se`` fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. perche` non esistono due generi, ma numerose possibilita` che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. una posizione, quella di judith butler, che mette in discussione anche parte del femminismo occidentale che ha riprodotto la stessa gerarchia dei sessi, idealizzando la donna in maniera speculare a quello che ha fatto la cultura maschilista e patriarcale. la sfida lanciata e` chiara: ripensare l`identita` di ogni persona come qualcosa in continuo mutamento, che non si lascia ridurre ad alcun modello stereotipato. una sfida che puo` garantire l`accesso ai diritti e la qualita` della pratica democratica.

oratorio della redenzione, solenne rappresentazione di congedo prima dell`eterno silenzio dell`artista, il parsifal di richard wagner si rivelera` l`opera d`arte per eccellenza secondo il pensiero di schopenhauer, il sole che rivela il mondo oltre il velo di maya, sublime nella pittura sonora, profonda nel motivo della fede, catartica, capace di liberare ed elevare al di sopra della volonta`, del dolore, del tempo. ma e` anche l`opera musicale del percorso interiore, del ritorno all`origine del cristianesimo, epurato dall`apparato teologico che lo ha avvolto nei secoli successivi. un`opera dal valore assoluto, un dramma etico con tratti di favola e magia, che coglie i propri motivi dalla mitologia celtica, orientale e germanica. il testamento spirituale del secolo delle grandi opere metafisiche, dopo il faust di goethe e la nona sinfonia di beethoven. prefazione guido salvetti.