
il paesaggio e` il grande malato d`italia: e` devastato impunemente ogni giorno, sotto gli occhi di tutti, per il profitto di pochi. ecco la diagnosi lucida e spietata da cui salvatore settis prende le mosse per analizzare il baratro che separa i principi di tutela del territorio, sanciti dalla costituzione, dal degrado dello spazio che abitiamo. un degrado che rappresenta anche una forma di declino complessivo nelle regole del vivere comune, reso possibile dall`indifferenza, dal malcostume diffuso e dalle leggi contraddittorie, aggirate con disinvoltura. un`indagine che risale alle radici etiche e giuridiche del saccheggio del bel paese, per reagire e fare

in una clinica psichiatrica immersa nella campagna innevata alle porte di berlino si consumano le nove ore che precedono la paura. pazienti, medici, infermieri scoprono che il ladro di anime, il folle che da tempo terrorizza la citta` si trova all`interno della struttura. di lui si conoscono soltanto i crudeli effetti provocati da un misterioso trattamento che svuota le anime delle vittime riducendole a meri involucri, e gli ambigui indovinelli che lascia dietro di se` come macabra firma. inizia cosi` una frenetica caccia al serial killer, guidata da caspar, un ex chirurgo che ha perso la memoria in seguito a una tragedia personale e che si trovera` a far fronte a qualcosa di assolutamente inaspettato e terribile. mentre il tempo scorre inesorabile nel tentativo di neutralizzare il ladro di anime, caspar vede riaffiorare dal suo subconscio pezzi della sua vita precedente, che progressivamente fanno luce sulla sua identita` e sul suo drammatico passato, costringendolo a uno sconvolgente viaggio negli abissi piu` oscuri della propria psiche.