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nietzsche fu veramente il filosofo ateo e nichilista che una certa vulgata dipinge? venturelli procede alla decostruzione di questo stereotipo ripercorrendo le vie molteplici del pensiero nietzschiano, guidato da due fili armoniosamente intrecciati: la musica e la religione. sullo sfondo del nulla, quale inaggirabile tema del pensiero nietzschiano, venturelli tenta di ricostruire la "filosofia di nietzsche" dando largo spazio al tema di una religiosita` che, sebbene sofferta, resta pur sempre cifra del suo pensiero tragico nel senso proprio della parola, indissolubilmente legato allo spirito della tragedia e alla sua musica.

nell`anno dei mondiali di calcio, questa antologia raccoglie le piu` belle poesie italiane dedicate a quello che e` sicuramente lo sport piu` amato, e forse per questo anche il piu` poetico. dalle "cinque poesie sul gioco del calcio" di umberto saba, che riflettono l`entusiasmo di un poeta da sempre sensibile alle semplici gioie del popolo, passando per i versi quasi cantabili di alfonso gatto e franco loi, fino ai componimenti piu` formalmente elaborati di vittorio sereni, giovanni giudici, edoardo sanguineti, il libro puo` essere anche letto come una cronistoria di questo sport, raccontata attraverso le emozioni in parole di quelli che si possono considerare veri e propri spettatori.

la critica piu` attenta ha visto in rebora, poeta e mistico, una "tra le personalita` piu` importanti dell`espressionismo europeo", rilevandone il "vocabolario pungente, il registro d`immagini e metafore arditissimo" (contini): tutta una novita` stilistica, i cui risultati spesso non hanno l`eguale tra i poeti del nostro secolo. ma nell`opera complessiva emerge anche quel singolare "colore umano" che ha tanto commosso i lettori piu` fraterni: rebora possiede infatti "quella particolare rozzezza e timidita` che e` propria degli spirituali; uomini dall`inconfondibile accento, dal passo impreciso che non si dimentica" (betocchi).

nelle poesie di tiziano rossi, lo sguardo si avventura spesso giu` in basso, accarezza le piccole cose, si concentra sui dettagli, per avere una percezione piu` diretta, piu` vera della realta`, in tutti i suoi elementi piu` minuti e contraddittori. e una maniera di conoscere il mondo, ma da questa scoperta puo` originarsi un incantesimo: perche` quella realta` puo` rinviare a ulteriori entita`, puo` diventare la base per la creazione di una mappa di riferimento. da questa presa d`atto nasce un itinerario poetico che - come scrive nella sua prefazione pietro cudini - ha percorso, "ormai nell`arco ampio di quattro decenni, della umana storia, gli infiniti elementi umani e ambivalenti che, appunto, la rendono umana, e le danno consistenza di storia".

il libro si compone di otto racconti scritti in tempi diversi, ma che sviluppano temi a cui l`autrice torna insistentemente: la vita degli uomini comuni. quella vita difficile e dura, insensata talvolta, la cui incomprensibilita` si mostra nei momenti estremi dell`esistenza: quelli della malattia, della solitudine, dell`amore non corrisposto, dell`impotenza di chi e` inerme di fronte al male altrui o al proprio destino; la vita degli inermi, vecchi o bambini.

". con ogni probabilita` il comandante era il marinaio piu` placido, meno votato all`avventura di tutto il pacifico, e passava la maggior parte del tempo chiuso in cabina a dipingere all`acquerello paesaggi che copiava da cartoline. paonazzo per l`emozione, non oso` guardare i passeggeri mentre annunciava: . un fulmine a ciel sereno. a bordo di un grande piroscafo queste parole avrebbero scatenato un`agitazione febbrile e una ridda di commenti. ma a bordo del gordon c`erano solo sei passeggeri, ciascuno dei quali rimase impietrito al proprio posto, con la fronte imperlata di sudore e la sensazione che gli altri sospettassero di lui."

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