

torna in libreria a quasi quarant`anni dalla versione originale non libro piu` disco, pubblicato da bompiani nel 1970 e accolto con proteste soprattutto per la "parolaccia" che giganteggia nella prima pagina. all`epoca la sua forma doppia (scritta e orale) e le sue invettive scandalose provocano curiosita` e insieme sconcerto. non libro piu` disco e` un oggetto inclassificabile, un caposaldo della genealogia dei fuoriformato; anzi un non-oggetto. zavattini stesso non sa come definirne la natura: . il non-libro affida all`immaginazione tipografica, al gioco coi caratteri e con il loro corpo, la coreografia e il movimento convulso di un discorso che e` insieme interiore e pubblico, rivolto alle istituzioni letterarie e aperto su un mondo caotico di cui zavattini capta il mutamento, la rapida trasformazione.





l`autore racconta come, dopo vent`anni di ricerca medica, egli scelse di lavorare da indipendente nella sua casa. qui ha svolto negli ultimi trentacinque anni ricerche sullo spazio e sulla radioattivita` delle sostanze chimiche, fino a inventare l`"electron capture detector", che consenti` di rilevare la presenza diffusa di pesticidi e altri prodotti pericolosi. la sua scoperta dell`accumulazione di clorofluorocarburi nell`atmosfera apri` la strada allo studio del buco nello strato di ozono. ma la sua fama e` legata soprattutto all`ipotesi su gaia, che ha modificato il nostro modo di vedere il pianeta su cui viviamo e di cui stiamo minando gli equilibri.

non abbiamo difficolta` a riconoscere che molte aree della scienza debbano un tributo di riconoscenza a creature anche molto distanti da noi, dal moscerino della frutta a escherichia coli, il batterio ospite dell`intestino umano. ma che dire dello studio della mente? in questi anni etologi, psicologi sperimentali e neuroscienziati hanno fornito un contributo importante alla comprensione dei processi mentali, ma il fatto che molte di queste acquisizioni siano il risultato dell`indagine sul sistema nervoso di creature ritenute cognitivamente umili non e` pienamente apprezzato. vallortigara, psicologo comparato e neuroscienziato, ci conduce in un viaggio nelle complessita` della mente che ha come guida, appunto, il cervello di gallina.

nel periodo tra le due guerre l`abitazione piccolo-borghese subisce una significativa trasformazione, che si puo` riassumere nel progressivo assottigliarsi di quel confine tra pubbblico e privato un tempo rappresentato dal salotto. di fronte alla crescente riduzione della sfera privata, al travet e a sua moglie non resta che ritagliarsi uno spazio molto piu` ridotto. e` quello dell`angolo-studio, in una stanza-soggiorno omnibus: uno spazio peraltro altamente emblematico della nuova diffusione della cultura impiegatizia e della ricerca di uno status symbol a salvaguardia delle differenze di ceto e di classe.



"questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell`inconscio, costituisce in tutti i sensi la piu` efficace e piena introduzione per la lettura di jung e il testo che meglio ne indica l`evoluzione del pensiero. i primi capitoli, forse i piu` interessanti e i piu` validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni piu` ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla prefazione di giovanni jervis).



dov`e` stato pubblicato il primo corano in arabo? il primo talmud? il primo libro in armeno, in greco o in cirillico bosniaco? dove sono stati venduti il primo tascabile e i primi bestseller? la risposta e` sempre e soltanto una: a venezia. nella grande metropoli europea - perche` all`epoca solo parigi, venezia e napoli superavano i 150.000 abitanti - hanno visto la luce anche il primo libro di musica stampato con caratteri mobili, il primo trattato di architettura illustrato, il primo libro di giochi con ipertesto a icone, il primo libro pornografico, i primi trattati di cucina, medicina, arte militare, cosmetica e i trattati geografici che hanno permesso al mondo di conoscere le scoperte di spagnoli e portoghesi al di la` dell`atlantico. venezia era una multinazionale del libro, con le piu` grandi tipografie del mondo, in grado di stampare in qualsiasi lingua la meta` dei libri pubblicati nell`intera europa. committenti stranieri ordinavano volumi in inglese, tedesco, ce`co, serbo. appena pubblicati, venivano diffusi in tutto il mondo. aldo manuzio e` il genio che inventa la figura dell`editore moderno. prima di lui gli stampatori erano solo artigiani attenti al guadagno immediato, che riempivano i testi di errori. manuzio si lancia in progetti a lungo termine e li cura con grande attenzione: pubblica tutti i maggiori classici in greco e in latino, ma usa l`italiano per stampare i libri a maggiore diffusione. inventa un nuovo carattere a stampa, il corsivo. importa dal greco al volgare la punteggiatura.






opicino de canistris: artista, cartografo e anche un po` teologo e filosofo. per alcuni, semplicemente uno schizofrenico ossessivo. di se` diceva: "sono uno scoiattolo curioso". certamente opicino, vissuto nel trecento, e` una figura straordinaria di scrittore e disegnatore autodidatta. la sua fama e` conservata in due codici vaticani: 87 fogli cartacei e 27 grandi pergamene ricoperte da un fitto intreccio di disegni, mappe geografiche antropomorfe, simboli, figure geometriche, immagini di mostri e di belve, giochi di parole, brani autobiografici, racconti. dopo una vita vagabonda, opicino approda alla corte pontifi`cia di avignone e all`ombra del suo modesto incarico di copista vive nelle sue pergamene un`altra esistenza. in quelle carte ogni cosa si trasfigura: l`europa e` una donna dagli occhi sottili, la spagna e` il suo volto, il golfo di biscaglia un mostro che spalanca le fauci, le fasi lunari un affascinante gioco visivo. anche il corpo di opicino diventa una mappa che orienta e spiega la mappa del mondo. la sua autobiografia e` una sorta di elegante calligramma, composto in forma di canestro a ricordare, con un facile gioco etimologico, il suo nome di famiglia. mariateresa fumagalli beonio brocchieri e roberto limonta ci accompagnano nel mondo di opicino, dove grandi eventi e fatti personali vengono riscritti dalla forza simbolica del suo pensiero visivo. oltre a due saggi degli autori, alla biografia e alla descrizione del contesto storico e culturale, "volando sul mondo" contiene la traduzione dell`autobiografi`a di opicino e la ricostruzione completa di un disegno tratto dal codice vaticano latino 6435. sara` cosi` possibile ammirare le immagini del chierico pavese entrando nell`immaginario di un uomo geniale e inquieto vissuto al tempo del "nome della rosa".








il castello, fra il x e il xvi secolo ha subito enormi trasformazioni in relazione al progredire non solo dei metodi di costruzione, ma anche dei sistemi di difesa e della tecnologia militare. il libro ripercorre l`evoluzione che dal castello conduce alla rocca e alla fortezza, dalle torri quadre alle tonde, al bastione, ricostruendo i metodi di guerreggiare che si susseguirono tra il medioevo e il rinascimento. oltre che dell`aspetto architettonico, luisi si occupa anche della vita quotidiana che si svolgeva all`interno di questi castelli, dove alla realta` militare si alternavano occasioni mondane come la caccia o il torneo, alle epidemie di sostituivano menestrelli e poeti che ravvivavano la vita di corte.










dopo "senso, funzione e concetto", pubblicato da laterza nel 2001, in cui erano raccolti i saggi degli anni `90, questa nuova raccolta seleziona cio` che precede e cio` che segue quegli scritti con lo scopo di offrire una visione complessiva della riflessione filosofica di frege e la sua rilevanza per la discussione contemporanea. l`edizione si avvale della cura di due specialisti, carlo penco ed eva picardi.




thomas, una delle figure piu` coerenti e riuscite che la letteratura italiana abbia offerto negli ultimi decenni: in un unico volume i primi tre di un autore di culto che raccontano lo sbriciolamento di un paese senza morale, senza bellezza, senza piu` tradizione. scritte come un`improvvisazione jazzistica, le prime tre opere di trevisan sono l`elaborazione letteraria dell`incessante ruminare di pensieri, ricordi, immagini che affollano la mente di thomas. a caratterizzarle e` la scrittura: uno standard che prende, via via, la forma del soliloquio, in un intreccio serrato tra processo mentale e linguistico. cosi`, in "un mondo meraviglioso", il moto senza pace di thomas, nei dintorni di vicenza, apre squarci su una provincia italiana ormai putrescente, mentre ricordi dolci/amari lo conducono a un padre dall`insopportabile filosofia di vita. "i quindicimila passi" sono invece la distanza che thomas conta, con una precisione metodica, da casa alla questura, da casa al tabaccaio, da casa allo studio del notaio strazzabosco: gesti esatti, netti, che rincorrono il vano tentativo di attenuare il senso di vuoto e di morte che lo opprime. infine "il ponte", ultimo atto, alfa e omega, inizio e fine dei conti con un passato ancora troppo presente. thomas ha visto, sognato, immaginato cio` che non c`e` o non c`e` piu`, attraverso un racconto del mondo, il suo, che rende organica l`esistenza, cosi` come la scrittura di trevisan ha strutturato il mondo, il nostro, in uno scenario mitico e tragico in grado di portare piu` avanti e piu` a fondo la riflessione sull`umano destino. postfazione di emanuele trevi.




in una los angeles sensuale e violenta, fatta di feste in piscina e musica new wave, vodka e cocaina, bret easton ellis racconta la sua storia piu personale, emozionante e oscura. nel 1981 bret ha diciassette anni e frequenta l?ultimo anno alla elitaria buckley, la scuola della gioventu dorata di los angeles. un mondo falso e perfetto ma tutto sommato piacevole, almeno finche in autunno arriva in classe robert mallory, un ragazzo tanto affascinante quanto disturbato e perverso, nei confronti del quale bret sviluppa una vera e propria ossessione. ma cosa nasconde robert, e qual e il suo legame con il pericoloso serial killer che sta imperversando in citta, e che sembra deciso a colpire anche il gruppo di amici di bret? sexy, inquietante, ambiguo, violento, "le schegge" e una delle piu lucide riflessioni su memoria e desiderio, verita e narrazione di questi nostri tempi paranoici e puritani.