Wishlist

i prodotti che vorresti acquistare

dalle suggestive testimonianze degli esploratori europei del seicento in africa alla tradizione orale dei clan tribali. l`evoluzione della musica nera degli schiavi nelle colonie nordamericane tra la guerra d`indipendenza e quella di secessione: gli inni e i salmi nelle congregazioni religiose, le canzoni dei soldati e quelle contro la schiavitu`, la musica urbana del primo ottocento e i canti di lavoro nelle piantagioni che diedero origine agli spiritual; l`esplosione del ragtime e delle commedie musicali dopo la grande guerra, le prime registrazioni discografiche, la nascita del blues e del jazz, l`intensa vita musicale di harlem, la rivoluzione del bebop, ma anche cantanti, strumentisti e compositori che si sono cimentati con l`opera e la musica classica. e infine le influenze sul rock`n`roll, la storia della mitica motown, il rhythm & blues e il pop. ogni capitolo e` preceduto da una cronologia degli eventi storici piu` importanti.

definito dalla critica "il piu` divertente libro di cinema che sia mai stato scritto", questo lunghissimo dialogo tra i due grandi registi si svolge in un`appassionante interrogazione sull`arte cinematografica, sul suo linguaggio, la sua strategia, le leggi che presiedono al montaggio, al taglio delle inquadrature, al succedersi delle sequenze, alla tecnica narrativa. un discorso in apparenza semplice, interamente affidato alla consapevolezza artigianale del "fare", tra le cui righe si staglia la precisa coscienza, in entrambi, di possedere strumenti speciali, di potere collocare il proprio lavoro al di fuori dell`"impero del verosimile", in territori governati da altre leggi, dove intere generazioni di spettatori e cineasti li hanno seguiti imparando ad amare il cinema.

il libro si colloca nell`ambito della "prospettiva interpersonale": non esistono menti isolate, ma solo soggettivita` in dialogo e in interazione fra di loro, dunque i fenomeni psicologici possono essere compresi (e i disturbi possono essere curati) solo se si tengono presenti i "contesti intersoggettivi", le "relazioni tra persone" in cui i fenomeni avvengono. si tratta di uno degli indirizzi piu` attuali e piu` seguiti del pensiero psicoanalitico, e in quest`ottica gli autori riconsiderano argomenti fondamentali della psicoanalisi classica, quali i processi inconsci, l`origine traumatica della psicopatologia, il ruolo delle fantasie. la seconda parte del volume e` dedicata ad aspetti clinici: l`alleanza terapeutica, le situazioni di "blocco".

celato sotto il nome di henry brulard, l`autore ripercorre l`infanzia e l`adolescenza alla ricerca delle radici della propria interiorita`. una galleria di personaggi autentici da` vita a quel mondo settecentesco che sara` spazzato via dalla rivoluzione francese. l`edizione e` impreziosita dalla riproduzione, nel testo, dei moltissimi disegni e schizzi originali dell`autore. l`introduzione e` di mario lavagetto.

il tema del magico, del "meraviglioso" percorre quasi tutta l`opera di bevilacqua, incantando i lettori di tanti paesi. ma qui il tema si traduce in una storia che avvince - oltre che per una suggestione e una suspense che si mantengono dall`inizio alla fine - per un sapore di verita`: la vicenda, infatti, e` stata realmente vissuta in prima persona dall`autore, messo a contatto fin da bambino con la dimensione magica. centrale nel libro e` la figura di miriam, la giovane sensitiva che entra concretamente nella vita reale del protagonista in crisi e lo rigenera, oltre che con gli eccezionali poteri di cui e` dotata, con le suggestioni naturale della sua intensa femminilita`. miriam, infatti, e` dotata di una sensitivita` spinta all`estremo: puo` ottenere che i sensi altrui vengano incantati, ossia riportati alla voglia di vivere. il romanzo acquista la portata di un messaggio piu vasto che indica modi, finora insondati, con cui e` possibile essere risanati dal male degli affetti, mentre l`uomo puo` trovare dio per strade diverse da quelle logorate dalla multiforme corruzione dei tempi.

la citta` e il suo teatro. il teatro stabile di torino festeggia cinquant`anni di vita: era il 1955 quando inizio` l`avventura di un`istituzione teatrale che si pone oggi al centro della rinascita culturale della citta`. cinquant`anni di fantasia e di impegno civile, di creazione e di scontri. dal dopoguerra ai tempi piu` recenti, la citta` si rispecchia nel suo teatro ritrovando tensioni e conquiste, contraddizioni e momenti indimenticabili. nel racconto di uno spettatore illustre, appassionato ma ironicamente disincantato, vediamo scorrere eroici personaggi e romantiche illusioni, invenzioni sprecate ed eventi memorabili. fino a raccontare il presente di una citta` in profonda mutazione, in evoluzione verso un futuro aperto all`arte e alla cultura.

Omnibus Press, 1997, UK. Raccolta di dichiarazione e interviste di Neil Young, un artista dalle posizioni sempre molto personali come "Sono la stessa persona che sono sempre stato. Non mi interessa. Forse pensavano che, dato che la musica country è musica country io fossi di destra. Non So. L'altro giorno un tipo mi ha chiesto se pensavo di essere un nero perché stavo suonando un blues. Cosa avrei dovuto rispondere?"

appassionato del pensiero di james hillman, il libraio antiquario paolo pampaloni ha costruito negli anni, per rendergli omaggio, una selezionatissima biblioteca sull`anima e sull`anima mundi: incunaboli, cinquecentine, preziosi commenti, da omero, pitagora, platone e l`intera letteratura neoplatonica del rinascimento sino alle prime edizioni di jung, kere`nyi, corbin. una tradizione millenaria, una trama variegata di miti, sogni e teorie, dove sempre si ritrova quel singolare splendore che sembra emanare da una segreta animazione delle cose. secondo plotino l`anima, dispiegandosi al mondo, si degrada e s`intorbida nell`oscuro caos delle passioni e dei desideri, ma per hillman qualche scintilla ancora ne trapela. e la collezione di paolo pampaloni cerca di restituire la continuita` di tutti i discorsi attorno a questa luce, cogliendo le tracce di un cosmo animato che parla ormai solo con voci lontane. la dettagliata schedatura bibliografica da` conto della presenza fisica dei libri sugli scaffali dell`antiquario, mentre al commento e` demandato il compito di ritessere una tela strappata, depositaria di una sapienza ancor oggi viva per chi non sia sordo a quelle voci e cieco alla misteriosa luce dell`anima mundi. con una nota di roberto calasso.

"questo volume riesce a contestualizzare la psicoanalisi contemporanea meglio di ogni altra monografia. radicato in una straordinaria padronanza dell`intero spettro delle molteplici idee psicoanalitiche e del pensiero filosofico e sociologico moderno, esso permette al lettore di afferrare rapidamente i movimenti tettonici avvenuti nelle teorizzazioni psicoanalitiche durante l`ultimo quarto di secolo." (aalla prefazione di peter fonagy)

Plexus, 2009, UK. Dopo estese ricerche, l'autore prova a mettere in luce l'aspetto più umano del personaggio Jim Morrison attraverso sette interviste con diversi giornalisti in cui l'artista mostra intelligenza e un carattere ricercato e spiritoso. Le nuove informazioni raccolte dall'autore provano a risolvere l'enigma della controversa morte di Jim Morrison a Parigi. Illustrato con più di 70 fotografie. In inglese.

nel romanzo che segna il suo ritorno dopo dieci anni di silenzio, jamaica kincaid, ormai lontana dai caraibi, ci racconta la storia di un matrimonio un matrimonio finito. il suo, forse: l`epoca, la casa (nel vermont), il marito (musicista), i figli (un maschio e una femmina), la professione della signora sweet (scrittrice) corrispondono in tutto e per tutto alla vita reale dell`autrice. come sempre, tuttavia, la sua corrosiva, inconfondibile prosa e` piu` estranea all`autobiografismo di quanto non appaia a prima vista: la stessa kincaid ha del resto dichiarato che "il protagonista di questo romanzo e` il tempo". e si potrebbe aggiungere che un`aura mitologica e visionaria irradia da una narrazione che e` come un`invettiva infuocata - e a tratti esilarante -, dove non a caso i figli della signora sweet si chiamano eracle e persefone. ma poiche` la casa e` "un carcere con la secondina dentro", la moglie "quella brutta strega arrivata con la nave delle banane" e il marito "cosi` piccolo che a volte la gente... lo scambiava per un roditore", ci renderemo conto, pagina dopo pagina, che la signora sweet, proprio come la xuela dell`"autobiografia di mia madre", e` soprattutto un`abitante di quell`inferno interiore che jamaica kincaid sa raffigurare in maniera inimitabile.

dopo "omaggio al mare" un altro volume fotografico di philip plisson dedicato all`elemento marino ed al rapporto che lo lega all`uomo, un vincolo antico e inscindibile che si manifesta nelle modalita` piu` diverse. qui l`autore esplora le infinite sfumature del mare tracciando un diario di immagini da sfogliare giorno dopo giorno. un percorso, arricchito dai commenti di sophie furlaud, anne jankeliowitch e sandrine pierrefeu, che conduce in luoghi lontani, solcando i mari e gli oceani di tutto il mondo.

"vincere" e` l`imperativo categorico lanciato, a piu` riprese, nel corso della sua vicenda politica, da mussolini, preteso condottiero, privo di esperienze o capacita` militari specifiche. l`italia fascista, ubriaca di retorica, si imbarco` cosi` in imprese belliche di volta in volta dispendiose, logoranti e inutili, quando non disastrose. ecco la pacificazione della libia, con la deportazione di intere popolazioni, la conquista dell`etiopia, con l`uso indiscriminato di gas asfissianti per rimuovere le efficaci difese nemiche, e la partecipazione alla guerra di spagna, a fianco del generale francisco franco, con lo smacco di guadalajara. ma il peggio doveva ancora venire, con la sciagurata partecipazione alla seconda guerra mondiale, iniziata dopo interminabili tentennamenti del duce, con l`esortazione al popolo italiano a correre alle armi e a dimostrare "la tua tenacia, il tuo coraggio e il tuo valore". questo volume analizza tutte le imprese belliche del fascismo dal 1922, anno di inizio del ventennio, alla conquista dell`albania nel 1939, ultima impresa prima dell`ingresso dell`italia nel secondo conflitto mondiale. il testo tratta le velleita` di mussolini, la cronica impreparazione delle forze armate, le incapacita` e, in alcuni casi, la vigliaccheria degli alti comandi e lo spirito di abnegazione, spesso inutile, delle truppe deliberatamente mandate allo sbaraglio.

dei 142 libri che componevano l`imponente "storia" di livio ne sono pervenuti solo 35. con stile maestoso e scorrevole il grande storico ripercorreva le vicende di roma, dall`arrivo di enea in italia ai funerali di druso, figliastro di augusto (9 a.c.), con l`intento di fornire all`urbe, nel momento culminante della sua potenza e della sua gloria, un`esposizione artisticamente valida del suo passato. il successo della storia liviana fu enorme fin dall`antichita`, non solo per il suo valore storiografico quanto per la visione d`insieme, che vede quasi prevalere gli aspetti artistici, letterari e morali su quelli puramente storici. dopo il racconto della leggendaria fondazione e dei successivi due secoli di monarchia (libro i), si passa (gia` nel libro ii, e successivamente nel iii e nel iv raccolti in questo volume, e ancora nel v) alla rievocazione del periodo repubblicano, delle guerre contro gli etruschi di porsenna e i popoli confinanti, della nascita ed evoluzione del conflitto sociale tra plebe e patriziato, della redazione delle xii tavole, della presa di veio, fino alla tragica invasione gallica culminata nel grande incendio di roma del 390 a.c.

"tempo" in vecchioni e` un topos trasversale. un "filo rosso" tematico. un`ossessione ricorrente. una costante sviluppata in progress - fuori o sottotraccia a libri e a canzoni. una reiterazione che affascina in quanto densa, mai scontata. il tempo di vecchioni e` un tempo sbieco: non procede in senso univoco. si frastaglia avanti-indietro. si declina tra storia e storie, uomini e uomini, periferie, geometrie, ellissi di senso. "ho sognato di vivere" e` un`inquadratura privata sul canzoniere di vecchioni: non il solito libro sul cantautore e la sua storia musicale, quanto un inedito punto di vista sulla sua personalita` e, di conseguenza, sulla scrittura dei testi che ne hanno accompagnato la lunga carriera.

la direzione del pendolo della mentalita` e degli atteggiamenti pubblici e` cambiata: le speranze di miglioramento, che erano state riposte in un futuro incerto e palesemente inaffidabile, sono state nuovamente reimpiegate nel vago ricordo di un passato apprezzato per la sua presunta stabilita` e affidabilita`. con un simile dietrofront il futuro, da habitat naturale di speranze e aspettative legittime, si trasforma in sede di incubi: dal terrore di perdere il lavoro e lo status sociale a quello di vedersi riprendere le cose di una vita, di rimanere impotenti a guardare mentre i propri figli scivolano giu` per il pendio del binomio benessere-prestigio, di ritrovarsi con abilita` che, sebbene faticosamente apprese e assimilate, hanno perso qualsiasi valore di mercato. la via del futuro somiglia stranamente a un percorso di corruzione e degenerazione. il cammino a ritroso, verso il passato, potrebbe trasformarsi in un itinerario di purificazione dai danni che il futuro ha prodotto ogni qual volta si e` fatto presente.

c`e` una sola strada per conoscere e apprezzare l`eredita` del piu` grande artista della musica italiana d`autore, a vent`anni dalla scomparsa: riascoltare tutte le sue canzoni. sono solo 131 in fondo, da "nuvole barocche" uscita nel 1961 all`album "anime salve" del 1996, piu` gli improbabili inediti usciti postumi nel 2008. tanto si e` detto, tanto si e` scritto e visto - perfino uno sceneggiato a puntate - ma il modo per ricostruire il ritratto piu` autentico, sacrilego e spirituale insieme, di fabrizio de andre` e` in questo libro che ripercorre ogni brano, dal primo all`ultimo, raccontato attraverso la genesi, le testimonianze, gli aneddoti, i segreti, i retroscena svelati dallo stesso faber - come era chiamato dall`amico paolo villaggio - e dalle persone che lo hanno vissuto, amato, odiato e compreso. il risultato e` una sorta di romanzo a capitoli, 131 appunto, con schede dettagliate, accompagnate dalle stelline - da 1 a 5, in stile cinematografico - che tengono conto del valore artistico e storico. "tutto de andre`", che richiama anche il titolo del primo album del 1967 ("tutto fabrizio de andre`") e` molto piu` che una guida all`ascolto di un protagonista - poeta, musicista, cantautore - del novecento, ancora oggi riferimento esistenziale e artistico delle nuove generazioni.

joni mitchell ha un particolare malanimo nei confronti dei biografi. pochi anni fa un intervistatore ha visto nel salotto della sua casa californiana, usato come fermaporte, un libro su di lei. "non c`e` magia in questi libri", si e` lamentata. "non sono autorizzati, e sono pieni di supposizioni ridicole e pettegolezzi". questa e` la prima biografia italiana di joni mitchell. non autorizzata ma, auspicabilmente, non riempita di supposizioni ridicole e pettegolezzi. piuttosto, un atto d`amore verso un`artista che ha composto musica straordinaria, pur definendosi "una pittrice solitaria". fuori, o meglio al di sopra delle categorie in cui generalmente incaselliamo chi fa musica. comparata sovente con bob dylan o leonard cohen. che ha conquistato nel tempo molti cuori: con la musica, con il coraggio di scelte mai facili, in una vita di certo non banale tra successi, delusioni, arte, sempre con una straordinaria capacita` di superare i (tanti) momenti difficili. una biografia che cerca di capire come gli artisti della musica che ancora negli anni settanta si definiva "giovane" hanno influenzato generazioni di ragazze e ragazzi, poi donne e uomini, inevitabilmente crescendo e invecchiando con noi. con un`intervista a carlo massarini.

Segui Nettarina, l'ape da miele, in un indimenticabile viaggio per scoprire tutti i segreti di questo indaffarato mondo ronzante... Zzzz! Sapevi che le api amano danzare? O che hanno un olfatto straordinario? Ascolta storie di api provenienti da tutto il mondo, scopri come nascono, come costruiscono i loro nidi e perché sono così importanti per tutti noi in questa incantevole celebrazione del mondo della natura. 7+

"un romanzo sulla liberta` che non ha mai esaurito il suo potere sovversivo, perche` la liberta` di cui parla la wharton non e` affatto legata alla societa`, ormai tramontata, che lei racconta. ellen olenska, rarissimo esempio di un grande personaggio femminile positivo, ci insegna che la vera liberta` e` la consapevolezza e si conquista attraverso la capacita` di guardare le cose come sono. l`amaro che ne consegue e` senza tempo." caterina bonvicini

"quello che mi salva, e` la letteratura, cioe` la lingua, e` casa d`altri di silvio d`arzo." valeria parrella ezio comparoni, alias silvio d`arzo, e` un outsider, un autore di nicchia - e da quella nicchia amatissimo -, un uomo e l`ombra del suo doppio. a quello che ancora per molti e` un illustre sconosciuto dobbiamo alcuni tra i racconti piu` significativi della nostra letteratura, i piu` maturi dei quali compongono questa silloge. a unirli a doppio filo la guerra, vissuta, rimossa o cicatrizzata, con le sue conseguenze materiali, umane e sociali che incombono su soldati in marcia, ricche donne in attesa dei mariti al fronte o giovani reduci costretti a ricorrere a espedienti abietti per tirare a campare. punto focale della raccolta e` casa d`altri, definito da eugenio montale "un racconto perfetto": e` la storia di una domanda: quella che zelinda, donna anziana e sola che si procura di che vivere lavorando come lavandaia, tenta di porre al prete del villaggio. questa piccola gemma offre al lettore un vero giallo esistenziale, ancor piu` sconvolgente per il suo minimalismo. uno sguardo tagliente e umano a cio` che e` piu` difficile vedere. perche`, come scrisse lo stesso d`arzo, "quando si vive in quel modo inumano e impossibile, il mondo non e` piu` casa nostra: e` `casa d`altri`?".

Questo sito utilizza solo cookies tecnici e cookies analitics propri e di terzi. Per ulteriori informazioni vedi la nostra informativa. Chiudi