




la figura di alexander langer (1946-1995) e` piu` attuale che mai. per certi aspetti, anzi, nel dibattito sociale e politico langer e` oggi piu` conosciuto, e "riconosciuto", di quando era in vita e doveva subire anche amarezze e misconoscimenti. marco boato, che ha condiviso tante iniziative di langer, ci presenta il ritratto di un autentico e coerente testimone del nostro tempo: le radici sudtirolesi, il rapporto con la chiesa, la formazione, il sessantotto, l`impegno politico e la "conversione ecologica", la nonviolenza, l`impegno per il dialogo interetnico. come ricorda il cardinale loris capovilla nella presentazione, "anche alex ha perseguito ostinatamente la pace, e, insieme, la custodia del creato. ha inseguito con tenacia questi ideali. ne ha fatto la sua passione e la sua vita". completano il volume le testimonianze di peter kammerer, adriano sofri, leonardo zega, edi rabini.

il 1948 fu la stagione delle scelte per un`italia povera ma dignitosa, uscita da tre anni dalla guerra, ferita ma piena di vita, carica di speranze e di illusioni, divisa dal colore delle bandiere e dalle idee. nel 1948 l`italia premio` de gasperi e condanno` togliatti, disse si` all`america e no all`unione sovietica, compi` il passo decisivo, che avrebbe segnato profondamente il suo futuro. il 1948 fu anche l`anno delle vittorie di bartali al tour e di consolini alle olimpiadi, l`anno di "ladri di biciclette" di de sica e di "mondo piccolo" di guareschi, dell`italia semplice e modesta, ma composta e austera.
