

carlo mollino e` uno dei piu` significativi outsider dell`architettura italiana del secolo. la sua produzione (nonostante la distruzione o il degrado di opere molto importanti) e` stata ed e` al centro di un crescente interesse.

(dallo scritto di mario de micheli)

e proprio dei grandi spiriti sollecitare indagini e interpretazioni talvolta antitetiche tra loro, soprattutto quando, come nel caso di hieronymus bosch, la loro opera e` enigmatica e la loro vicenda umana rimane avvolta in un alone di leggenda impenetrabile. wilhelm fraenger, che ha dedicato la propria vita di studioso all`opera di bosch, approfondisce qui le tesi gia` esposte nel regno millenario (pubblicato in questa stessa collana) secondo cui l`arte del "virgilio della pittura olandese" sarebbe una proiezione del messaggio religioso e rituale della comunita` adamitica dei "fratelli del libero spirito", ai cui misteri il pittore sarebbe stato iniziato. secondo questa tesi, enigmatica e affascinante, bosch non e` dunque soltanto uno straordinario inventore di immagini: la sua e` una visione del mondo che in ogni particolare obbedisce a un disegno allegorico di vaste dimensioni, in cui fonti teologiche, tradizione ermetica e metamorfosi alchemiche sono evocate con immagini di eccezionale pregnanza figurativa.








selezionando un`ottantina di autori, illustri o meno (da adams a zimmermann), questa guida ha il compito di offrire uno stuzzicante florilegio di titoli del teatro d`opera. ne sono stati scelti circa 150, con criteri di obiettiva rilevanza quanto di personale sensibilita` del curatore; ma per ciascuno di essi e` stata chiara la mira: esplorare le fonti e le trame di ogni opera, stabilirne il background storico e il grado di "contemporaneita`"; ma insieme esaminarne aspetti collaterali, che vanno da un`ampia rassegna delle voci critiche agli aneddoti, talora divertenti, in grado di alleggerire il percorso e stimolare la curiosita` del lettore. abbiamo la convinzione che tutto cio` renda assolutamente unica la nostra guida nell`attuale paesaggio editoriale: essa offre infatti una complessita` di articolazione del tutto nuova e, insieme, la possibilita` di fruire di una specie di fil rouge nel giudizio dei titoli, che attiene all`unicita` della voce "narrante". ogni scheda e` corredata da consigli discografici, frutto di oltre un trentennio di esperienza critica dell`autorevole rivista "musica".

come si diventa uno scrittore? come si ottiene un riconoscimento duraturo? talento e opere di qualita` non bastano: occorre un "autore di autori", un editore vero. come il leggendario je`ro`me lindon, cui si devono le fortune e il prestigio delle editions de minuit (basti pensare alla scoperta di beckett). della misteriosa reazione chimica che si produce fra uno scrittore e il suo editore, jean echenoz ci offre il resoconto appassionante ed esatto - un racconto che si deposita nella memoria come un`incantevole partitura musicale.

dopo questo libro, e dopo il film che ne ricavo` john houston, l`immagine "giungla d`asfalto" e` entrata nel linguaggio di tutti i giorni: il misto di ansia e disperazione prodotto dell`homo homini lupus delle metropoli convulse. e ansia e disperazione dominano questo noir classico. riescono a filtrare, pur dal modo antisentimentale con cui il racconto intende presentare un caso di vita autentica criminale, pur dalla cupa obiettivita` che fanno di "giungla d`asfalto" il prototipo di diritto dei romanzi criminali a base sociologica, per i quali il delitto e` il risultato inevitabile di condizioni di vita miserabili o disgregate.

arrivano alla polizia di una cittadina del sud dell`inghilterra due informazioni molto riservate: che un sergente ormai alla soglia della pensione e` nel libro paga di un boss locale, e che il figlio ritardato di questo boss e` stato rapito per vendetta da una banda rivale. il sergente corrotto, hubert scott, disperato congegna un ricatto ai danni dei colleghi; mentre il boss, detto "tenerezza", muove tutte le sue pedine, in un misto di ferocia e pieta`, per riavere il figlio amatissimo. lo sforzo della polizia sara` quello di minimizzare il danno dei due corsi di eventi, giocandoli in qualche modo l`uno contro l`altro, infischiandosene delle conseguenze umane. gestori del disordine (o registi della cospirazione) sono il soprintendente harpur e il suo superiore assistente commissario capo iles, i due personaggi che si ritrovano in tutta la serie poliziesca cui appartiene questo romanzo. opposti in tutto: harpur, il "buono", e` velenoso e insieme adulatore verso il suo superiore le cui azioni punta a moderare; iles, "desiderava con tutto il cuore di essere una persona buona e responsabile", ma l`egocentrismo distrugge le intenzioni; "sono l`angelo gabriele e il satana dei ragazzi in blu". "protezione" fa parte di una serie poliziesca ambientata nell`inghilterra sud occidentale. il tema della serie e` la zona grigia tra legge e crimine: informatori, infiltrati, poliziotti disposti a farsi corrompere, delitti insabbiati e inchieste "aggiustate".




cittadino esemplare o eroe dell`intelletto, rappresentante della tradizione o guida in mezzo alle nuove inquietudini spirituali: i modi in cui si presenta l`intellettuale antico sono caratterizzati da una varieta` di volti e sfaccettature che trovano esatta corrispondenza nella molteplicita` dei ruoli che di volta in volta egli e` chiamato a svolgere. in un percorso che parte dall`atene di eta` classica per approdare alle grandi trasformazioni occorse nella tarda antichita`, paul zanker interroga le effigi di omero e di menandro, di cicerone e di marco aurelio (ma anche di cameade o di cristo), trattandole a tutti gli effetti alla stregua di fonti storiche: non, quindi, come riproduzioni "fotografiche" atte a soddisfare la curiosita` di vedere quale fosse la fisionomia dei grandi personaggi del passato, ma come visualizzazioni di valori e di ideali diffusi, testimonianze dell`evolversi del concetto di "cultura" a seconda delle epoche e dei contesti sociali.















a paul celan, nel 1960, viene conferito il premio buchner. in quella occasione tiene un discorso dal titolo "ii meridiano", qui raccolto insieme a tutti gli scritti in prosa. celan si prova a dire il significato della poesia, e trova questa immagine: poesia non e` alcun luogo concreto sulla carta geografica dell`immaginario e della mente dell`uomo. essa e`, piuttosto, come un meridiano: una linea ad un tempo verissima e inesistente che indica una direzione attraverso molti territori. su questa linea a ciascuno e` data la possibilita` di tracciare il proprio cammino verso quel sapere e quel sentire che appaiono sempre piu` lontani da chi e` assediato dalla civilta` del rumore e del fatuo, e in essa si perde.

pubblicato in prima edizione nel 1655, ma ristampato piu` volte mentre era ancora in vita il suo autore, quindi riproposto in svariate edizioni tra sette e ottocento, "il torto e `l diritto del non si puo`" rappresenta una modalita` inedita di discussione dei problemi linguistici nel medio seicento, in quanto si sottrae all`opposizione frontale e manichea tra oppugnatori e sostenitori della crusca. facendo appello a quelle stesse autorita` (gli autori del trecento) cui si richiamavano i fiorentinisti, bartoli discute la norma cruscante (e non solo quella) non gia` per demolirla, ma per relativizzarla, lasciando al buon gusto di chi scrive un margine di scelta che sembrava negato dal rigore dei "pedanti", dallo "schiamazzar de` grammatici" e da quanti brandivano e menavano il "non si puo` [...] alla cieca come la mazza di polifemo".

"la mia ambizione e` cercare una soluzione alla tua malinconia e il vero cammino me lo indico` un grande poeta della fredda inghilterra, colui che fece dire a uno dei suoi personaggi, quasi pazzo per eccesso di senno, "dammi un`oncia di muschio, buon farmacista, per profumare la mia immaginazione". io non vorrei essere niente di diverso da questo, un buono speziale, un farmacista, il padrone delle ricette per profumare la tua fantasia". dunque, in questo ricettario, il vero nutrimento, per le signore a dieta di felicita`, saranno le pillole di saggezza che le ricette trasmettono. ciascuna di loro risponde a un`esigenza che non e` della pancia: la prima ricetta e` destinata a quella che dell`amato patisce "il peso invisibile dell`assenza", l`ultima per chi "un giorno sentira`, se non e` ancora arrivata, la tremenda desolazione della convivenza". e (esempio a caso) per l`insonnia e per l`oblio non si offre alcuna ricetta, perche` per dormire e dimenticare i rimedi sono troppo simili alla morte che non ha bisogno di nutrirsi. invece esiste il rimedio per la dama ammalata di parole: "se un giorno ti ammalerai di parole... se avrai la nausea quando senti `orribile` o `fantastico`". l`autore, il colombiano faciolince, avvolge questo libro in un`ironia affettuosa che fa pensare davvero ai boudoir delle signore di una volta. eppure, dalla sua pagina si solleva intensa, facendosi spazio tra la leggerezza e l`ironia, un`intelligenza, e un bisogno di ragionare con chi legge di filosofia.

"festa a sorpresa": e il compleanno di marta e lupo alberto ha deciso di farle una sorpresa. le cose pero` non vanno esattamente come previsto... "la notte degli ortaggi viventi": alla fattoria mckenzie c`e` grande agitazione per il derby regionale di football fattorie. ma qualcosa d`imprevisto sta per accadere: gli ortaggi si sono risvegliati e sono pronti a invadere tutto! "delirio d`invisibilita`": mose` crede che lupo alberto abbia una pomata che rende invisibili. pur di averla arriva a rubarla all`amico. senza rendersi conto che si trattava solo di una burla...










al centro del libro vi e` la scienza della dissezione e lo studio delle parti del corpo umano, affrontati nell`ambito della piu` vasta sfera dei sentimenti e degli atteggiamenti culturali verso il corpo e la morte. il volume prende l`avvio dall`opera di vesalio de humani corporis fabrica (1543) che segna uno dei momenti fondamentali di avvio della scienza moderna. qui l`autore indaga le ragioni di una lunga stagnazione del sapere scientifico, le inerzie e le costrizioni che ne impedivano il progresso. non limitandosi a esaminare il punto di vista del soggetto medico, ma anche quello dell`oggetto, il corpo anatomizzato, andando a rintracciare i divieti di tipo religioso, i tabu` psicologici, antropologici e sociologici legati alla profanazione dei morti.







scritto nella tradizione della british school of psychology di stearman, burt, eysenck e cattell, questo libro di un ben noto autore si presenta come un eccezionale tentativo di accostare la quantificazione e la teoria psicologica ai fini dello studio della personalita`. in un`utilissima rassegna vengono esposti i problemi connessi con la costruzione di test psicologici, i vari metodi di misurazione della personalita` e i test di personalita`; sono poi descritti e discussi i test proiettivi e obiettivi e le misure della dinamica della personalita`. al lettore viene in sostanza offerta dapprima una discussione dei differenti metodi di misurazione della personalita` e delle varie scoperte che sono state compiute nel campo. i risultati sono poi esaminati alla luce delle teorie psicologiche della personalita`, e qui l`autore sottolinea la necessita` di una teoria che tenga conto delle variabili piu` importanti. l`obiettivo primario e` pero` evidenziare, oltre alle varie tecniche di misurazione vere e proprie, le conclusioni generali che derivano dalle misurazioni. ed e` questo che conferisce al libro un particolare valore per la teoria psicologica della personalita` e che lo pone decisamente al di sopra dei comuni testi di psicometria.







la terra e` da poco entrata in una nuova era, in cui l`uomo condiziona sempre piu` massicciamente l`ecologia globale: il periodo piu` anomalo nella storia della nostra relazione con la biosfera. dalla meta` del xx secolo, il ritmo accelerato dell`uso di energia, le emissioni di gas serra e la crescita della popolazione hanno spinto il pianeta dentro un gigantesco esperimento incontrollato. i numeri sono impressionanti: piu` di tre quarti dell`emissione di anidride carbonica nell`atmosfera ha avuto luogo dal 1945 a oggi; nello stesso periodo il numero di veicoli a motore e` cresciuto da 40 a 800 milioni, la popolazione del pianeta e` triplicata e gli abitanti delle citta` sono passati da 700 milioni a 3,5 miliardi. un gigantesco terremoto ecologico, del quale "la grande accelerazione" spiega cause e conseguenze, evidenziando il ruolo dei sistemi energetici, nonche` gli andamenti dei cambiamenti climatici, ambientali e urbani. finora, gli uomini non hanno mai gestito i cicli biogeochimici del pianeta. ma se provassimo a controllare questi sistemi attraverso la geoingegneria, inaugureremmo un`altra fase dell`antropocene. quali che ne siano gli esiti.



will freeman e` un londinese trentaseienne, ma con molte caratteristiche e interessi da "ragazzo", il quale vive di una rendita lasciatagli dal padre. frequenta riunioni di genitori single allo scopo di conoscere giovani mamme sole e piacenti; l`ideale e` se e` separata, meglio se abbandonata, con figli e con molti altri problemi, cioe`: ognuno a casa sua e zero complicazioni. al varco lo aspettano due belle sorprese: 1. fiona, troppo hippy, troppo vegetariana, troppo fissata con bob marley, e soprattutto 2. il figlio di fiona, marcus, 12 anni, che non sa nulla di calcio, ai nirvana preferisce j. mitchell e ha un disperato bisogno di qualcuno che gli dia le istruzioni per l`uso del mondo...







il pesciolino rosso non si ferma mai: dalla mattina alla sera nuota, ruota, va e viene, viene e va... gioca con le animazioni in ogni pagina e scopri cosa combina questo simpatico animaletto pieno di energia! eta` di lettura: da 5 anni.


"i pensieri che qui pubblico costituiscono il precipitato di ricerche filosofiche che mi hanno tenuto occupato negli ultimi sedici anni. essi riguardano molti oggetti: il concetto di significato, di comprendere, di proposizione, di logica, i fondamenti della matematica, gli stati di coscienza, e altre cose ancora. ho messo giu` tutti questi pensieri sotto forma di osservazioni, di brevi paragrafi". cosi` si esprimeva nel 1945 ludwig wittgenstein su queste "ricerche filosofiche", accanto al "tractatus logico-philosophicus" la sua opera maggiore, la summa delle sue speculazioni ed esperienze di scopritore di nuove prospettive filosofiche ed etiche.

schivo e appartato in vita, giorgio caproni si rivela sempre piu` figura centrale della lirica italiana del novecento. se le raccolte d`esordio erano tutte `dalla parte della musica`, la compenetrazione tra questa musica e le idee ha via via caricato le sue opere di una ricchissima serie di armoniche. a temi come quello, cosi` personale, della nostalgia per la figura della madre, intrecciato con quello epocale del male di vivere, subentrera` nell`ultima fase una riflessione radicale, ma intrisa di un humor sapienzale, sulla dissoluzione dell`io. giuseppe lionelli ci offre le chiavi interpretative e stilistiche per accostarsi a un territorio tanto vasto e articolato.

questo romanzo multiforme e` costruito intorno al diario di un giovane rivoluzionario filippino, raymundo mata, coinvolto, a fine ottocento, nei moti di liberazione del suo paese dalla dominazione spagnola. la sua e` una testimonianza non sempre attendibile. ai fatti storici si affianca il racconto di un ragazzo come molti, anche se a volte piuttosto eccentrico, dall`infanzia agli studi a manila, tra amori e passioni, colpi di testa e bizzarrie. il diario, nel contempo, e` uno squadernato documento di apprendistato e clandestinita`, tra fatti e finzione, che racconta le vicende della rivoluzione filippina. tra episodi storici, crimini efferati e un autentico culto degli eroi - uno su tutti, il padre putativo del patriottismo filippino, jose` rizal - la scrittrice gina apostol accompagna il lettore in un`analisi divertente e spietata della grande storia di un paese lontano, cui si intrecciano le vicende personali e i sentimenti di un uomo come tanti. il diario di raymundo, in un`operazione metaletteraria e poliglotta, e` arricchito da un sorprendente paratesto. tra prefazioni, note a pie` di pagina e glosse, tre personaggi - una traduttrice, una psicanalista e un`accademica - commentano il testo originale e lo arricchiscono vitalmente. e un battibecco comico tra chiosatori che gina apostol mette in scena, sotto l`egida di nabokov, borges e bola?o, donando nuova energia alla metaletteratura postmoderna.

in fuga da guerre o poverta`, in cerca di una vita migliore, i migranti sono sempre stati al centro degli eventi dell`europa contemporanea. questo libro raccoglie in un`unica prospettiva le mille migrazioni che hanno caratterizzato la storia dell`europa contemporanea. le narra in modo avvincente racchiudendole tra due periodi da incubo: le grandi convulsioni seguite alla caduta del terzo reich e i recenti tentativi di massa dei migranti di attraversare il mediterraneo per giungere in europa. l`autore considera sia i movimenti di milioni di persone (come le epiche ondate della migrazione tedesca, dei turchi e degli italiani), sia quelli di gruppi molto piu` esigui, come i careliani, gli armeni, i molucchesi o gli . un saggio che fa rivivere i numerosi e incredibili viaggi intrapresi da tantissime persone alla ricerca di lavoro, sicurezza e dignita`, in ogni tempo.

louis i. kahn appartiene alla grande stagione dell`architettura del novecento, i cui massimi protagonisti (tra i quali egli va senz`altro annoverato) sono stati in grado di manifestare la propria non soltanto mediante i progetti e le costruzioni che hanno realizzato, ma anche attraverso la creazione di un immaginario disegnativo e pittorico e - non da ultimo - attraverso l`elaborazione di un pensiero che si traduce in scrittura. con non minor impegno e passione di quanto faccia con i progettuali (il mattone, il cemento armato, lo spazio, la luce), kahn le parole alla ricerca dell`essenza, dell`origine. come ha detto anne tyng: . articolazione che ha come fine ultimo ben piu` che l`espressione del proprio personale modo di concepire l`architettura: piuttosto di rispecchiare qualcosa di , vale a dire qualcosa di molto piu` potente: . questo libro riunisce un`antologia di scritti - molti dei quali inediti in italia - dai primi anni trenta in poi: saggi pubblicati in volumi e in riviste di architettura, introduzioni, conferenze, e conversazioni con gli studenti.
uno degli autori piu` controversi del novecento. a novant`anni dalla sua pubblicazione e a oltre sessanta dalla morte dell`autore, "viaggio al termine della notte" si impone come il romanzo che ha saputo meglio capire e rappresentare il novecento, illuminandone con provocatoria originalita` espressiva gli aspetti fondamentali. , scrisse bernanos quando nel 1932 il romanzo divento` un successo mondiale, suscitando entusiasmi e contrasti feroci. lo , che dura tuttora, e` la profetica lucidita` del suo delirio, uno sguardo che nulla perdona a se` e agli altri, che ha il coraggio di affrontare la notte dell`uomo cosi` com`e`. l`anarchico ce`line, che amava definirsi un cronista, aveva vissuto le esperienze piu` drammatiche: gli orrori della grande guerra e le trincee delle fiandre, la vita godereccia delle retrovie e l`ascesa di una piccola borghesia cinica e faccendiera, le durezze dell`africa coloniale, la new york della , le catene di montaggio della ford a detroit, la parigi delle periferie piu` desolate dove lui faceva il medico dei poveri, a contatto con una miseria morale prima ancora che materiale. totalmente nuovo nel panorama francese ed europeo e` stato poi il modo insieme realistico e visionario, sofisticato e plebeo con cui ce`line ha saputo trasfigurare questa materia incandescente. per lui, in principio, e` l`emozione, il sentimento della vita: di qui l`invenzione di un linguaggio che ha tutta l`immediatezza del quotidiano, capace di dar voce, tra sarcasmi e pieta`, alla tragicommedia di un secolo. questo libro sembra riassumere in se` la disperazione del novecento: e` in realta` un`opera potentemente comica, esilarante, in cui lo spettacolo dell`abiezione scatena un riso liberatorio, un divertimento grottesco piu` forte dell`incubo. oggi il viaggio, nella traduzione ormai classica di ernesto ferrero, scrittore particolarmente attento al dei linguaggi,