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il sociologo francese jean baudrillard, che ha consacrato la sua opera all`analisi della societa` contemporanea studiando in particolare la societa` dei consumi, consegna in questo libro-intervista le sue riflessioni controverse sul sistema dell`arte contemporanea.

una storia che comincia dalla fine, cinque donne i cui destini si incrociano sullo sfondo del lussuoso global hotel: un fantasma che cerca di trattenere i colori, i sapori, i ricordi, le parole, prima che il mondo svanisca per sempre; una barbona ossessionata dagli spiccioli e dalla poesia metafisica; una receptionist afflitta da una misteriosa malattia che le fa dimenticare tutto tranne i jingle delle pubblicita` televisive; una giornalista bugiarda patologica con la passione per il porno e una ragazzina che cerca di scoprire se sua sorella si e` suicidata o e` stata vittima di un assurdo incidente.

"vietato leggere" e` una raccolta di brevi scritti sull`industria culturale, dal punto di vista di uno scrittore in esilio. "l`esilio," scrive ugresic, "e` una condizione letteraria; non solo fornisce una ricca lista di citazioni letterarie, ma e` una citazione letteraria". dubravka ugresic, romanziera e saggista, scrive nella sua introduzione che una delle sue maschere e` quella di "una brontolona dell`europa dell`est confusa dalle dinamiche del mercato globale del libro", ma il suo tono e` leggero, vivace e pungente nel raccontarci i difficili rapporti fra uno scrittore e i suoi mediatori letterari. e ci rivela la strada accidentata che ogni libro deve compiere per cadere nelle mani del lettore.

"ero dietro di te", dice il biglietto che un cameriere porge al protagonista, un trentenne venuto a passare qualche giorno in italia per sfuggire alla crisi violenta della sua vita coniugale. a scriverlo e` stata alice, una ragazza che vorrebbe entrare in sordina nella vita del protagonista, con la leggerezza di un`ombra, di un preventivo ricordo, di un`incalzante occasione. ma il giovane francese, che ha vissuto fino a trent`anni una vita senza fessure, la vita del "signor tutto bene", ha sposato una donna del madagascar e ne ha avuto due figli, e` troppo avvolto e ulcerato nelle sue vicende coniugali, nelle ferite inflitte e ricevute in una relazione drammatica e impetuosa, per accogliere quella brezza leggera che soffia alle sue spalle. almeno per ora... comincia cosi una storia che prima di diventare d`amore e` soprattutto di sofferenza, di confusione, di incapacita` e di rivelazione: che a trent`anni si puo` cominciare a capire la propria vita e a viverne una nuova.

"e chi sono io? la figlia della gallina nera? si diceva in casa quando si era vittima di un sopruso o di una negligenza. l`ultima a essere servita a tavola o a ricevere il bacio della buonanotte poteva lamentarsi di essere trattata come la figlia della gallina nera". di fronte alla tovaglia quadrettata di una trattoria di provincia, gloria origgi ripercorre la propria infanzia nella milano degli anni settanta attraverso le parole di casa sua. si scopre allora quanto sia misero dire "farsi un baffo" quando ci si puo` "fare un baffo a tortiglioni"; quanto l`espressione "bru bru" calzi all`uomo d`affari arricchito e un po` cafone; quanto "la sorella di ciro menotti" fosse mal pettinata. "amecche", "accalappia-pinconi", "spetinenta" e tante altre ancora sono le voci di un lessico famigliare nel quale l`autrice racconta la storia di un`infanzia dorata e dello strappo segnato dalla morte della madre, restituendoci un`immagine dura e scanzonata dell`italia del nostro passato prossimo.

i quindici racconti di questa raccolta sono incroci tra la realta` e la fiaba: vi compaiono omini in miniatura tenuti in gabbia come animali da compagnia, piccole patate ambulanti, coppie con la testa a forma di zucca e sculture fatte d`aria e d`acqua in vendita nel bel mezzo del deserto del nevada; ma anche l`inevitabilita` della morte, la crudelta` delle adolescenti, le dinamiche irresistibili del desiderio, la solitudine e il conforto dell`amore, la voglia di sfidare il proprio destino.

rappresentata nel 408 a.c. "pluto" e` l`ultima delle commedie superstiti di aristofane, che in essa effonde un vigore di fantasia particolarmente libero e intenso. il protagonista e` un povero contadino, cremilo, erede di quella lunga teoria di emarginati sociali cui aristofane affida, nel suo teatro, il compito di esprimere un desiderio di eversione nei confronti del reale percepito come negativo e iniquo.

tradizionalmente paese di emigrazione, l`italia e` divenuta di recente paese di immigrazione. inoltre, specie tra gli anni cinquanta e sessanta, e` stata interessata da un vasto movimento interno, orientato prevalentemente dal sud al nord, dalle zone povere a quelle ricche, dall`agricoltura all`industria. questo dualismo territoriale si ripropone con la nuova immigrazione, concentrata al nord, soprattutto nella sua componente piu` stabile. la vicenda dell`italia tra migrazioni interne e migrazioni internazionali e` dunque molto complessa e riflette le forti peculiarita` e le profonde trasformazioni del paese.

si intitola "vinic-io" il libro di valerio spada, a tiratura limitata, dedicato a vinicio capossela. un libro che oltre alle nozze d`argento di vinicio capossela con la musica, festeggia anche una collaborazione, quella tra l`artista e il fotografo valerio spada, nata nel 1998, l`anno de "il ballo di san vito" e quello in cui vinicio iniziava la prima stesura de "il paese dei coppoloni". da allora valerio spada ha seguito con il suo obiettivo molte delle imprese caposseliane, spesso documentandole ad uso del pubblico e della stampa; dai concerti di "canzoni a manovella" alla foto session di "ovunque proteggi", dai concerti di sante nicola agli scatti per la copertina nelle trasferte americane e a calitri realizzate piu` di recente per ultimare le registrazioni del nuovo album di studio "canzoni della cupa", spada e` stato un testimone fondamentale di viaggi, incontri, concerti, canzoni. diciannove anni di fotografie trovano ora una forma in vinic-io, un libro che contiene altri libri e che raccoglie un racconto inedito di vinicio capossela e una selezione di immagini, dal formato panoramico, passando per due minilibri che sono piccoli film in super 8 sino alle fotografie piu` note realizzate da valerio spada dalla fine degli anni novanta ad oggi. una scatola che ne contiene altre, un libro con dentro altri libri, un film per immagini lungo vent`anni.

"se e` vero, come scrive masolino d`amico nella prefazione a questo volume, che chi legge le poesie della dickinson in traduzione e` portato inevitabilmente a pensare a forme aperte, mentre in realta` "l`originale e` sempre costretto in uno schema preciso, e vorrei dire rigido, se l`orecchio finissimo e originale dell`autrice non lo variasse continuamente con piccole strepitose invenzioni", e` anche vero che la traduzione che qui presentiamo di una scelta di queste rappresenta a nostro avviso una straordinaria prova di fedelta` e, insieme, un adeguamento allo stile della grande poetessa americana di assolutamente non comune resa espressiva. la scelta, poi, di adriana seri, se certamente e` motivata dal desiderio di poter offrire una parte della produzione della dickinson pressoche` sconosciuta al lettore italiano, e` non meno indicativa di una maniera "totale" di leggere la sua poesia; una maniera che tende a rifiutare le categorie di "maggiore e minore" all`interno di un`ispirazione certamente varia - che non esclude affatto, come giustamente nota masolino d`amico, "l`umorismo, e non di rado l`allegria" -, ma vissuta nella sua totalita` con una partecipazione che forse non ha eguali nella storia della poesia moderna."

tucker e` appena tornato nel suo kentucky dopo aver partecipato a una delle guerre piu` sporche e dimenticate della storia americana, quella di corea. ha combattuto in condizioni estreme, non ha esitato a uccidere, come se fosse la cosa piu` naturale al mondo, e` un reduce senza medaglie e senza rimorsi. vuole solo ricongiungersi alle terre aspre e isolate nelle quali e` cresciuto, costruirsi una famiglia e vivere in pace, anche se per farlo deve lavorare alle dipendenze di un contrabbandiere di alcol. ma quando il suo fragile equilibrio e i suoi affetti piu` cari vengono messi in pericolo non ha la minima titubanza: riprende in mano le armi, che sa usare come pochi, e si prepara a difendere cio` che ama nell`unico modo che conosce.

questo libro si propone di presentare il pensiero di schumpeter sull`essenza e il divenire della societa` capitalistica superando la consuetudine di coglierne separatamente le componenti sociologica, economica, storica o politica. esso prende in esame gli scritti composti nel periodo compreso tra il 1905 e il 1927, periodo caratterizzato storicamente da cambiamenti radicali in campo economico, politico e sociale.

si tratta di un libretto in rima completamente illustrato a colori e destinato alla fascia di lettori piu` piccoli.

due uomini condividono lo stesso nome, asle. uno e` un uomo di successo, l`altro alza il gomito troppo spesso. viene da pensare che siano la stessa persona, eppure a volte si incontrano e si parlano. il tempo e lo spazio li seguono come due rette che a volte sembrano intersecarsi, su quella che potrebbe essere la costa sudoccidentale della norvegia, tra i ghiacci, il mare scuro e i fiordi. tra amori fugaci, alcool, gruppi rock e sigarette, i due asle si incontrano per la prima volta. si assomigliano, si vestono allo stesso modo ed entrambi vogliono fare i pittori. e sara` proprio grazie all`arte, frequentando l`accademia, che asle conoscera` per la prima volta sua moglie, e se ne innamorera` all`istante. con una prosa seducente, quasi magica, "io e` un altro" racconta cosa significa essere vivi: il calore di un cane sulle ginocchia, un abbraccio, il piacere di guidare in silenzio, svegliarsi con una buona colazione. la scrittura di jon fosse incanta con la sua poesia mentre da` vita alla voce indimenticabile di asle, una riflessione a tutto campo sull`amore, sull`arte e sull`amicizia.

"with ltaly, for ltaly" non e` solo un volume fotografico, ma un`iniziativa di grande rilievo culturale e sociale, con cui lamborghini, tra i brand italiani piu` prestigiosi al mondo, decide di andare oltre le logiche tradizionali per assumere un ruolo sociale e contribuire attivamente a valorizzare il suo paese in un periodo di sfide globali. sono stati chiamati a collaborare a questo progetto venti talenti italiani della fotografia contemporanea, molti affermati, ma anche alcuni emergenti, capaci ciascuno di interpretare una delle venti regioni insieme a venti lamborghini del passato e del presente secondo il proprio stile autorale. a questi artisti si e` unita la grande fotografa letizia battaglia, a cui e` stata affidata una speciale interpretazione della sua amata palermo. ne e` scaturito un viaggio concepito come atto di amore di un`azienda verso il proprio paese, tradotto in un affresco di 21 visioni capaci di esaltare un patrimonio identitario unico, impregnato di arte, storia, bellezze naturali e architettoniche, ma non solo. un volume che affida alla cultura e all`arte della fotografia il loro valore piu` alto e profondo, quello di trasformazione della societa`, attraverso la rottura dei linguaggi espressivi precedenti e la capacita` di immaginare e ispirare il futuro. i fotografi coinvolti nel progetto: letizia battaglia (palermo), stefano guindani (sicilia), davide de martis (sardegna), guido taroni (calabria), gabriele micalizzi (puglia), camilla ferrari (basilicata), marco casino (campania), roselena ramistella (molise), valentina sommariva (abruzzo), anna di prospero (lazio), wolfango spaccarelli (marche), alessandro cinque (umbria), gabriele galimberti (toscana), piero gemelli (emilia romagna), marco valmarana (veneto), mattia balsamini (friuli venezia giulia), simone bramante (trentino alto adige), vincenzo grillo (lombardia), chiara mirelli (piemonte), alberto selvestrel (liguria), fulvio bugani (valle d`aosta).

lo zen e` la scuola buddhista piu` refrattaria a ogni pensiero concettuale, la piu` scettica nei confronti del linguaggio e della sua capacita` di trasmettere quella viva verita` che lo zen chiama a realizzare nel modo piu` diretto. la sfida di questo saggio di byung-chul han consiste nel dispiegare filosoficamente il nucleo concettuale presente nel buddhismo zen in forma latente, poetica e sconcertante. operazione non facile ma feconda, perche` permette al nostro pensiero di aprire nuovi orizzonti di senso, di esperienza e di espressione. il libro e` impostato a tal fine in senso comparatistico: le grandi voci del pensiero europeo-occidentale, da platone a hegel e heidegger, vengono messe a confronto con le intuizioni fondamentali del buddhismo zen. piuttosto che cercare punti di contatto e di somiglianza, come talvolta e` stato fatto, l`autore mira a far risaltare l`irriducibile originalita` del buddhismo zen rispetto alle nostre familiari abitudini di pensiero. al centro vi si staglia naturalmente l`intuizione del vuoto. la negazione radicale che esso opera di ogni idea di sostanza e soggetto apre la realta` a un`insospettabile fluidita`, e chiama l`uomo a un contegno di gentilezza amichevole nei confronti di ogni vivente.

esiste una fabbrica invisibile e potente dell`universale letterario, una repubblica mondiale delle lettere dotata di un suo meridiano di greenwich, sul quale si misura la novita` e la modernita` delle opere. ma questo paese della letteratura non e` l`isola incantata delle forme pure, dove talento e creativita` si esprimono liberamente. pascale casanova, tracciandone la storia e descrivendone la struttura, mette in luce un universo letterario diseguale e gerarchico fatto di rapporti di forza, uno spazio in cui gli scrittori piu` svantaggiati dal punto di vista letterario sono sottoposti a una violenza invisibile ma costante. la storia raccontata in questo libro e` quella dei ribelli e rivoluzionari che, attraverso la creazione di nuove forme, sono riusciti a inventare la loro liberta`, ottenuta al prezzo di una dura lotta contro una forma di dominio che e`, insieme, letteraria e politica. questa e` la prima traduzione italiana di un classico della critica contemporanea: un contributo fondamentale che, per la sua novita` teorico-metodologica e per gli accesi dibattiti che ha saputo suscitare, e` divenuto un punto di riferimento indispensabile per la comparatistica e la storia della letteratura mondiale. come osserva franco moretti: "ogni tanto, ma di rado, esce un libro che cambia il modo in cui una disciplina lavora. trent`anni fa, quello di `letteratura mondiale` era un concetto da museo, scomparso dal dibattito critico; oggi ne e` al centro, e il merito e` del libro che avete tra le mani". postfazione di franco moretti.

in "caccia allo strega" gianluigi simonetti sonda, con rigore e senza ossequi reverenziali, luci e ombre del premio letterario piu` importante d`italia: un`istituzione antica e consolidata che appare pero` sempre piu` "sincronizzata alle esigenze dell`attuale societa` dello spettacolo", nello sforzo manifesto di allineare prestigio culturale ed efficacia commerciale all`interno di un mercato del romanzo frenetico e desacralizzato. storicamente autorevole, oggi piu` vivace e mediatico, lo strega e` il solo premio letterario italiano capace di incidere sul destino dei libri in finale, accrescendone significativamente la reputazione, la visibilita` e le vendite. spostando lo sguardo oltre le dinamiche elettorali e il marketing letterario, simonetti si concentra su un aspetto decisivo ma scomodo (e per questo trascurato da molti): come sono fatti i libri vincitori o selezionati per la celeberrima cinquina. le costanti tematiche, le soluzioni stilistiche, i modelli narrativi dei romanzi piu` noti e rilevanti passati per il premio negli ultimi vent`anni sono trattati come efficaci indicatori sociologici del nostro clima culturale; segnali concreti del modo in cui i protagonisti del campo letterario immaginano in questi anni il loro ideale "romanzo di successo". una ricognizione tra testi e contesti dello strega che mira dunque a un obiettivo ulteriore: attraverso l`analisi delle forme letterarie (con le loro coerenze e le loro contraddizioni) capire che uso facciamo del bello, del mediocre e perfino del brutto; scoprire alla fine chi siamo, e che cosa cerchiamo nell`arte.

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