
carl gustav jung e` stato il piu` enigmatico e controverso discepolo di sigmund freud. ha introdotto nella psicoanalisi questioni cruciali sulla religione e sull`anima, che freud aveva lasciato in disparte. il libro spiega le teorie che hanno portato jung a staccarsi da freud e ne descrive il quasi esaurimento psicotico a meta` della sua vita: un "viaggio notturno per mare" dal quale riemerge con nuove radicali scoperte sulla natura dell`inconscio. il libro dimostra come sia stato del tutto logico per lui - nella investigazione dei sogni, fantasie e disturbi psichici, dei suoi pazienti - finire a esplorare la psicologia della religione, l`alchimia, l`astrologia, i ching e altri fenomeni trascurati della scienza.



"vorrei che tutto apparisse meno romanzesco possibile, perche` non se ne puo` piu` di queste vite da romanzo a cui dovrebbe somigliare anche la nostra. giorno per giorno passa la vita e basta. io mi ritrovo con undici taccuini scritti in fretta, spesso illeggibili, senza nessun ordine. sono appunti su aspetti che mi sono diventati familiari in questa parte del mondo, con elenchi di parole wolof, discorsi scritti in fretta, figure di amici con cui cui ho vissuto in queste terre, idee di per un film sul villaggio di diol kadd, e frasi e che non so chi le abbia dette." lieve, affettuoso e complice, lo sguardo di celati ci restituisce l`allegria e la pace, lo sfarzo delle vesti femminili durante le feste, lo sciamare dei bambini, la lenta e cauta sopravvivenza di questo villaggio di duecento anime, governato soprattutto da donne. non c`e` nessuna idealizzazione, ma c`e` senza dubbio la percezione di un tempo "diverso", di un tempo quasi fermo, che parla con una voce che ci tocca da vicino. una testimonianza d`eccezione di un modo di vivere tanto piu` povero e, al contempo, piu` ricco di quello in cui si dispiegano le nostre esistenze quotidiane.

che cosa e` stato veramente il fascismo? e quali sono gli elementi che ne intrecciano la storia con la piu` generale vicenda italiana? lupo risponde a queste domande, evitando di ricalcare le diverse interpretazioni ideologiche che hanno caratterizzato tutta una lunga stagione di studi e concentrandosi invece sulla politica del fascismo, il cuore per cosi` dire del problema. certo, il fascismo, per le sue stesse caratteristiche totalitarie, e` stato presente in ogni ganglio della vita italiana. ma e` necessario distinguere la storia del fascismo dalla storia d`italia nel periodo fascista. il fascismo in realta` e` stato un fenomeno politico nato con l`intento di realizzare una vera e compiuta rivoluzione antidemocratica. suo obiettivo era di sostituire al sistema rappresentativo, visto come inefficiente e corrotto, una coesa catena di comando, in grado di restituire all`italia la dignita` perduta. si e` trattato di un esperimento cruciale e tragico, capace di innescare una fortissima mobilitazione collettiva, e via via trasformatosi - per autonomi meccanismi, che il libro, in modo documentato, con ritmo serrato analizza e descrive - in regime, in oligarchia sempre piu` angusta e, da ultimo, in tirannide.



"antologia di spoon river" e` una raccolta di epitaffi che l`autore immagina sulle lapidi del cimitero accanto allo spoon river, fiume che masters conosceva bene per aver vissuto, fin dall`eta` di undici anni, nella vicina cittadina di lewistown. gli epitaffi raccontano la storia di una piccola citta` americana con le sue mille vite, ognuna chiusa nel suo dramma. ogni testo e` un dialogo con un passeggero ideale che transita per il cimitero, in una sorta di cammino dantesco verso una trasfigurazione finale.
l`"eta` del jazz" e` finita, se c`e` mai davvero stata. scritti fra il 1920 e il 1926, quelli qui riuniti sono tre dei migliori racconti di f. scott fitzgerald; in essi risuona una nuova, inconfondibile melodia: il blues, che dona alla narrazione un fondo di malinconia e disillusione. protagonisti di queste novelettes sono giovani e adolescenti le cui esistenze sembrano inevitabilmente destinate a dissiparsi e a sfiorire. dopo un`apertura fiabesca, scandita da visioni di ricchezze e paesaggi idilliaci, il diamante grande come il ritz si popola di ombre inquietanti e minacciose, che costringeranno il protagonista a lottare per la propria sopravvivenza. nel soleggiato giorno di maggio di may day, sul ballo degli ex allievi di yale si allunga l`ombra dei disordini di new york del 1919 e i destini di tre giovani si toccano per un attimo senza riuscire a modificare le rispettive traiettorie. infine, il ragazzo ricco, che l`autore stesso defini` "una delle cose migliori che io abbia mai fatto", vede la sua vita privilegiata offuscata da personali irrisolutezze e drammatiche morti. anche la` dove i toni sembrano inizialmente piu` scanzonati, dove la magia sommessa della scrittura di fitzgerald e` al suo apice, la tragedia incombe, evocata, oltre che dagli eventi, dallo sguardo critico e disilluso dell`autore.