








mugnai e villani, ladri e mercanti, asinai e vedove, giovinetti e giullari si aggirano nel mondo fantastico eppure iperrealistico dei "fabliaux", anonime narrazioni in versi dei secoli xii-xiv provenienti dalla francia nordorientale. questi racconti, dove coesistono alto e basso, nobilta` e miseria, passioni e avvenimenti, sono i precursori della novella e dunque alle origini della narrazione moderna.



i sei libri del "de rerum natura" sono disposti a coppie: i primi due riguardano la fisica atomistica; il terzo e il quarto, la psicologia; gli ultimi la storia del cosmo e dell`umanita`. l`incipit di ogni libro e` una celebrazione di epicuro. lucrezio vuole guardare a fondo nell`esistenza e la scoperta del vero si rivela tutt`uno con la coscienza della fragilita` dell`uomo: ciascun libro si chiude con un potente quadro di desolazione.

kimiko, giovane scrittrice di romanzi d`amore, esce con goro. una sera, dopo una visita all`acquario di tokio per vedere i delfini, fanno l`amore, ma kimiko capisce subito che la loro storia non ha futuro; goro convive infatti con un`altra donna, piu` grande di lui e dalla quale non vuole separarsi. kimiko decide allora di abbandonare tokio per trovare rifugio in un tempio vicino al mare, dove conosce mami, ragazza dalle doti soprannaturali. e da lei che viene a sapere di essere incinta. le notti di kimiko, i suoi sogni, si popolano di delfini, meravigliose creature che l`accompagnano, insieme ad akane, la bambina che porta in grembo, verso un futuro che non si era immaginata. un romanzo molto intimo, quasi privato, che apre una nuova area di esperienza emozionale del mondo di banana yoshimoto.

ritorna barney thompson, barbiere di glasgow e killer per caso nella "bottega degli errori". in questa seconda avventura barney abbandona la sua piovosissima citta` per ritirarsi in un convento nel ghiacciosissimo nord della scozia. causa di questa fuga e` l`eccessiva notorieta` a cui lo sottopongono i media dopo che, per una forbiciata non proprio perfetta, ha ammazzato un paio di persone. l`accanimento dei giornali e` parossistico. barney diventa il capro espiatorio di qualunque cosa sia capitata in tutta la scozia, in qualsiasi epoca. come le sconfitte della squadra di calcio scozzese: "l`errore di billy bremner contro il brasile nel `74: colpa di barney thompson". ma barney non fa in tempo a rilassarsi che il convento viene funestato da un terribile serial killer che getta nello sconforto e nel terrore i poveri, ignari monaci e crea non pochi problemi all`ispettore capo mulholland e al sergente proudfoot, la coppia di poliziotti piu` strampalata che mente umana potesse inventare. citazioni letterarie e cinematografiche, con una trama surreale e molto noir, il libro conferma il particolare black humour di douglas lindsay.

in una chicago mitica e solforosa troviamo una piccola little egypt in esilio, forgiata sul dipartimento dell`universita` di chicago che l`autore ha conosciuto bene negli anni della sua formazione americana. in questo mondo claustrofobico e formicolante di vite `ala al-aswani intreccia storie di esistenze che si cercano e si perdono. sono esistenze strappate alla loro terra d`origine che vivono in un universo strano e straniero: la tentazione di conformarsi all`american way of life non e` abbastanza. l`egitto e` li`, nel cuore di un`america traumatizzata dagli attentati terroristici dell`11 settembre. quando viene annunciata la visita ufficiale del presidente egiziano a chicago, si mette in moto il sistema di sicurezza dell`ambasciata, orchestrato dal temibile safwat shaker, che controlla e sorveglia tutti gli egiziani residenti in america. complotto, manipolazione, proteste di liberta` e sottomissione al potere, coraggio e vigliaccheria: al-aswani trova cosi` l`ampiezza e l`ambizione del romanzo politico e riesce a esprimere la dolcezza dei sogni e la violenza delle contraddizioni del mondo quale lo conosciamo.

carolina ha quasi quattordici anni. e unica, come lo sono molte ragazze di quell`eta`. e un momento magico. ci sono le amiche con cui dividere i giorni e i sogni. ci sono i primi baci rubati nella penembra del portone. c`e` la musica che capita sempre al momento giusto e quelle parole che sembrano sempre parlare di lei. poi ci sono le feste. c`e` la scuola, ci sono gli scherzi tra gli alunni, a quel professore che e` un soggetto, ma anche gli esami da preparare. c`e` una nonna meravigliosa che la sa guardare in fondo all`anima. c`e` un fratello leggendario che aiuta il suo cuore a sognare. e l`amore? com`e` per davvero l`amore? ha forse gli occhi di massimiliano, incontrato per caso? e quello l`amore? chissa`... peccato che carolina ha perso il cellulare e con il cellulare tutto quello che sapeva di lui. pero` non ha dubbi, ritrovera` quel ragazzo. e cosi`, mentre sogna di arrivare presto tre metri sopra il cielo, la vita scivola spensierata tra le avventure di ogni giorno, tra le ombre della vita famigliare, ancora lontana dal sospetto e dalla sfiducia, accelera ogni volta che gli affetti le aprono il cuore, si arrampica con agilita` sulla speranza, sull`alba, sul futuro. la strada e` li`, di fronte a lei, invitante, morbida, infinita. e carolina e` pronta a essere felice.

Subito in testa al box office e in concorso al Festival di Cannes - dove Nanni Moretti ha già trionfato dieci anni orsono con "La stanza del figlio" e vinto il premio per la regia con "Caro diario" - "Habemus Papam" è il film italiano più atteso dell'anno. Lo spunto di partenza sono i dubbi, i timori e l'insicurezza di un Papa appena eletto, il quale teme di non avere la forza morale e spirituale necessaria per assolvere il proprio, schiacciante compito. Viene allora scelto uno psichiatra per aiutare il Santo Padre a superare le proprie difficoltà personali. "Habemus Papam", in perfetta sintonia col miglior cinema di Moretti, mescola senza soluzione di continuità i toni comici e caustici più personali del cineasta con riflessioni decisamente più profonde. Come non essere curiosi di assistere ai duetti tra Moretti, che interpreta lo psichiatra, e uno dei colossi del cinema europeo, quel Michel Piccoli cui è stato affidato il ruolo del Papa?

Giorgio Bocca: il ruvido, aspro decano dei giornalisti italiani, uno dei pochi che può ancora raccontarci il fascismo, i venti mesi di guerra di Liberazione, il sangue dello scontro fratricida e l'alba del 25 aprile 1945. E poi la ricostruzione, il boom visto dalle redazioni dei giornali più prestigiosi del paese, la scoperta della provincia, la doccia fredda del riflusso, gli anni di piombo e l'era del craxismo, fino alle incertezze di un presente così lontano dai sogni e dalle illusioni della Resistenza di rifondare un paese civile e democratico. Nel libro un intervista di 144 pagine. Nel DVD: "La neve e il fuoco" un'ora di intervista a Giorgio Bocca, che ripercorre la propria storia umana e professionale. In un'unica appassionata cronaca dell'essere italiano e insieme antitaliano, Bocca rievoca l'infanzia e l'adolescenza a Cuneo durante il Ventennio, il salto da Torino a Milano, la passione viscerale e intellettuale per la professione di giornalista, i grandi incontri, i viaggi da cronista al Sud, ma anche il suo rapporto con il lavoro e con il denaro, la fragilità della vecchiaia, il momento dei bilanci, in un intreccio continuo e necessario fra storia personale e storia del paese.

ai piu` giovani il nome feltrinelli evoca anzitutto una catena di librerie e poi la casa editrice che pubblica libri di successo, soprattutto di narrativa. per le generazioni meno giovani il nome e` associato ad alcuni grandi casi editoriali, come "il gattopardo" o "il dottor zivago", nonche` a un drammatico evento storico, la morte del fondatore della casa editrice, giangiacomo feltrinelli, nel 1972. questo libro non si occupa di quella feltrinelli e accenna appena a giangiacomo. si arresta infatti alla seconda guerra mondiale, quando la famiglia feltrinelli era considerata una delle piu` importanti del capitalismo italiano, a fianco degli agnelli, pirelli, volpi, orlando, breda, falck, cantoni, donegani: grandi famiglie che avevano legato il proprio nome alla nascita di una nuova italia, che avevano saputo trasformare, in poco piu` di un paio di generazioni, un paese fondamentalmente agricolo in una moderna nazione industriale. quando molti dei nomi piu` altisonanti del nascente capitalismo industriale italiano muovevano i primi passi sulla scena economica del paese, i feltrinelli avevano gia` alle spalle quaranta o cinquant`anni di storia, costellati di successi e iniziative in diversi settori economici. frutto di una ricerca condotta in vari paesi europei e in una trentina di archivi, primo fra tutti quello della famiglia, questo libro illustra la storia di tre generazioni di feltrinelli e delle attivita` economiche che hanno consentito loro di raggiungere le vette del capitalismo italiano ed europeo.

gerusalemme alla vigilia di quel fatidico 1948 che segno` la nascita dello stato ebraico e` la vera protagonista di queste tre novelle racchiuse sotto il titolo de "il monte del cattivo consiglio" e unite da un sapiente filo conduttore. oz evoca qui, infatti, l`atmosfera tutta particolare che animava la citta` ebraica in quel periodo, e la narra attraverso lo sguardo di se` bambino, incarnato in diversi personaggi. la prima novella, che da` il titolo al libro, e` un testo molto caro all`autore, che egli considera come una prima stesura di "una storia di amore e di tenebra". c`e` una piccola famiglia gerosolimitana, con un bambino timido, un padre veterinario, una madre enigmatica che alla fine abbandonera` tutti e tutto. uri, il protagonista de "il signor levi", si guarda intorno nel suo piccolo quartiere popolato di personaggi strani, a volte misteriosi. la guerra d`indipendenza e` alle porte. questo lo sa anche il dottor emanuel, che in "nostalgia" scrive lunghe lettere a mina, una donna che ha amato. lui e` molto malato, sa che vedra` solo una piccola porzione di futuro. per intanto le racconta il presente convulso, trepidante e pure carico di malinconia, che gerusalemme viveva in quei giorni.

"Un'evoluzione è un destino," ha scritto una volta Thomas Mann, non immaginando che sessant'anni dopo un pugno di esseri umani avrebbe cavalcato l'utopia di riunire i binari divergenti su cui corrono uomini e animali. "Project Nim" è la cronaca di una visione che nasce nel cuore degli anni settanta, il tentativo di insegnare a uno scimpanzé appena nato, Nim, il linguaggio degli uomini, crescendolo come se fosse un bambino. Una commovente storia di passione e tormento, la leggerezza di un sogno crudele che svanendo lascia un'impronta di realtà nel cuore di chi ci ha creduto per una vita intera perché amore e dolore non hanno genere. Il libro contiene "Obblighi umani, diritti animali" a cura di Ilaria Ferri. Per comprendere meglio la storia di Nim e quella di tutti gli animali utilizzati per la sperimentazione. I contributi di etologi, ricercatori e protagonisti di questa storia sollevano temi cruciali e determinanti sui quali siamo ormai chiamati a rispondere. Con quale diritto priviamo gli animali della libertà, li utilizziamo per il nostro divertimento, per un presunto vantaggio per gli uomini?

dove affonda le sue radici l`italia di oggi? guido crainz cerca le risposte a questa e a altre domande non in vizi plurisecolari del paese ma nella storia concreta della repubblica, muovendo dall`eredita` del fascismo, dalla nascita della "repubblica dei partiti" e dagli anni della guerra fredda. l`analisi si sofferma soprattutto sulla "grande trasformazione" che ha inizio negli anni del "miracolo" e prosegue poi nei decenni successivi: con la sua forza dirompente, con le sue contraddizioni profonde, con le tensioni che innesca. in assenza di un governo reale di quella trasformazione, e nel fallimento dei progetti che tentavano di dare ad essa orientamento e regole, si delinea una "mutazione antropologica" destinata a durare. essa non e` scalfita dalle controtendenze pur presenti - di cui il `68 e` fragile e contraddittoria espressione - e prende nuovo vigore negli anni ottanta, dopo il tunnel degli anni di piombo e il primo annuncio di una degenerazione profonda. "mutazione antropologica" e crisi del "palazzo" - per dirla con pier paolo pasolini vengono cosi` a fondersi: in questo quadro esplode la crisi radicale dei primi anni novanta, di cui il tumultuoso affermarsi della lega e l`esplosione di tangentopoli sono solo un sintomo. inizio` in quella fase un radicale interrogarsi sulle origini e la natura della crisi, presto interrotto dalle speranze in una salvifica "seconda repubblica": speranze destinate a lasciare presto un retrogusto amaro.

charles bukowski "ritorna". ritorna con una raccolta di scritti gia` pubblicati in vita ma che qui postulano una continuita`, un`unita` di tono, un preciso e vario dispiegarsi di temi. che si tratti di arte, di musica, di politica, dei colleghi scrittori o di ripercorrere la propria vita, la penna del vecchio buk non sorprende, ma illumina, lascia senza fiato. che cosa doveva essere letteratura, era chiaro: "la maggior parte degli scrittori scriveva delle esperienze delle classi medio-alte. avevo bisogno di leggere qualcosa che mi facesse sopravvivere alle mie giornate, alla strada, qualcosa a cui appigliarmi. avevo bisogno di ubriacarmi di parole.". "azzeccare i cavalli vincenti" va oltre il testamento letterario. in questa raccolta di riflessioni bukowski innesca una personalissima, vitale ed esplosiva battaglia contro la fiacca mentalita` borghese, con uno humour disincantato, dark e cinico che non puo` lasciare indifferenti. ecco allora le prese di posizione contro la cultura "alta" delle universita`, i poco convenzionali pamphlet sul piacere di defecare e sul diritto di guidare ubriachi, e le dichiarazioni programmatiche sulla superiorita` di una vita spogliata dagli agi materiali e magari arricchita da una bottiglia di vino e da un disco di mozart. tristezza, follia, humour. l`universo bukowskiano concentrato in una raccolta di saggi e scritti apparsi su riviste e taccuini tra il 1944 e il 1990.

si tratta di un monologo che mette in scena l`appassionata esistenza di frida kahlo "detta" dalla protagonista dal vertice estremo dei suoi giorni. mentre corre verso la morte, frida torna ai patimenti della sua reclusione forzata (ripetutamente ingessata e condannata all`immobilita`), ai suoi lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, alla sua relazione con diego rivera. in poche pagine c`e` il messico, c`e` il risveglio dell`immaginazione, c`e` la storia di una donna, c`e` la rincorsa di una passione mai spenta per un uomo. la sintesi infuocata di un`esistenza.

"jane eyre racconta la storia dell`educazione sentimentale di una giovane istitutrice inglese, orfana e di umili origini, che ottiene alla fine, dopo molte peripezie, la felicita` in amore unendosi all`ardente, impetuoso edward rochester, suo padrone; con questa si intreccia una precedente e tragica storia d`amore e follia che ha avuto per protagonisti edward e bertha, la donna strappata alla sua terra caraibica e relegata come pazza in una soffitta nella grande magione di rochester: thornfield hall. il romanzo e` stato accolto con grande favore dal pubblico e da buona parte dei critici. e il favore e la popolarita` sono durati a lungo e durano tuttora: ne fanno fede le molte edizioni, le traduzioni in tutte le lingue e la serie di adattamenti cinematografici, televisivi, teatrali e musicali; basti qui ricordare i numerosi film e le serie televisive prodotte dalla bbc." (dalla postfazione di remo ceserani)

questo e` un libro per femmine. per quelle che rimpiangono la cesta dei giocattoli e per quelle che vorrebbero vivere dentro la trousse dei trucchi. per quelle che aspettano il principe azzurro, per quelle che non lo vogliono, per quelle che lo hanno trovato e per quelle che hanno bisogno di una bussola. e un libro per quelle che da grandi governeranno il mondo ma adesso non riescono a crederci. e un libro per chi vuole fare la vigilessa del fuoco, la chirurga e la pittrice, pero` insieme. e un libro per quelle che non si vergognano a dire che hanno le mestruazioni. per quelle che sognano il primo bacio e quelle che gia` sanno quel che verra` dopo. per quelle che non hanno paura di niente e per quelle che se la fanno sotto. questo e` un libro per figlie. ma anche un po` per mamme. e magari anche per qualche zia. eta` di lettura: da 13 anni.

"Io sono colei che mi si crede", dice un personaggio di Pirandello, maestro nell'indagare i pallidi contorni di una verità destinata fatalmente a sfuggirci. "L'Impostore" di Bart Layton racconta come in un thriller la lucida follia di un genio del male, oppure il dramma dell'ingenua debolezza di un uomo che in mille diverse identità cerca un pezzo della propria? L'abilità di una troupe cinematografica che gioca magistralmente con l'inconscio del pubblico di mezzo mondo oppure la tragedia di una famiglia che in nome della speranza nega la più glaciale delle evidenze? O tutto questo insieme?

si puo` vendere la propria esistenza, con tutto quel che c`e` dentro? quando scopre la storia di un ventenne australiano che mette in vendita la sua vita su ebay per seimila dollari, lucien decide di fare altrettanto. sente che le sue giornate gli vanno strette e prova percio` a liberarsene. le offre a filippo, incontrato per caso: raduna fotografie e ricordi, segnala abitudini, presenta nemici e amici, compresa la signorina f., che ancora gli ronza in testa. lucien se ne va, portando con se` solo un quaderno dalla copertina nera. filippo comincia a vivere la vita dell`altro, a farla sua, con disinvoltura e imprudenza, fino al punto di innamorarsi della signorina f. le cose si complicano, lucien e filippo vengono travolti dalle conseguenze del loro stesso azzardo. il vecchio "proprietario" della vita in vendita, da lontano, si accorge di non avere dato il prezzo a troppe cose: a certe mattine di domenica, a una neve arrivata all`improvviso, a una storia d`amore che non e` stata. alla donna che lo ha messo al mondo, a cui non ha mai potuto chiedere della notte in cui e` nato. una storia sulla forza oscura delle radici, sul patto profondo che ci lega a noi stessi.

chi e` stato in realta` enrico berlinguer, il segretario piu` amato (ma anche contestato e travisato) del pci? a trent`anni dalla sua morte drammatica e in un mondo radicalmente cambiato, chiara valentini ne ricostruisce la storia politica e umana. dall`infanzia ferita da un dramma familiare a un`adolescenza ribelle, all`incontro con i comunisti e con togliatti, si snodano la vita e la carriera di questo politico diverso. la sua e` la vicenda di un uomo che ha voluto sfidare le rigidita` di un mondo diviso in blocchi con la passione del rischio con cui affrontava le tempeste di mare nella sua sardegna. dopo il colpo di stato polacco, aveva tagliato i ponti con l`urss in modo definitivo. aveva osato progettare il comunismo nella democrazia, un`ipotesi intollerabile sia a mosca sia a washington. aveva cercato di cambiare l`italia con il compromesso storico, e forse ci sarebbe riuscito senza il rapimento e l`assassinio di aldo moro. aveva dimostrato di avere la vista lunga indicando nella questione morale e nella degenerazione dei partiti "ridotti a macchine di potere e di clientela" il problema piu` drammatico dell`italia. se lo "strano comunista", come lo definiva la stampa usa, non fosse morto troppo presto, forse anche la storia della sinistra e dell`italia sarebbe stata diversa. postfazione di paolo spriano.

"amore (kama) e` una divinita` potente e temibile. nell`epica e` spesso ricordata la sua distruzione a opera di siva, il grande dio dedito all`ascesi. kama, arso dal fuoco sprigionatosi dal terzo occhio di siva proprio mentre lo colpisce con una freccia incantata per farlo innamorare della divina parvati, ridotto in cenere si trasforma in ananga, "l`incorporeo". come tale gli sara` ancora piu` facile insinuarsi non visto nelle menti di quelli che vuole rendere schiavi della passione, tanto che persino siva sara` infine conquistato dalla dea innamorata". cosi racconta fabrizia baldissera nell`introduzione del volume. kama e siva rappresentano l`antitesi radicale dell`antica cultura indiana: l`amore da un lato, l`ascesi dall`altro. e il mito ci racconta dunque che kama sembra aver perso il duello con il suo avversario, ma alla fine e` invece proprio lui a trionfare. "omnia vincit amor", come diceva virgilio. anche in india. in questo millennio il fior fiore degli indologi italiani ha tradotto per la prima volta tutta una serie di testi che appartengono all`"universo di kama". pochi, rispetto alla quantita` dei testi esistenti, ma significativi per uno sguardo d`insieme, perche` toccano praticamente tutti i temi dell`antica letteratura amorosa indiana spaziando fra i generi piu` diversi.

Quello della protagonista di "Un giorno devi andare" è un viaggio mosso da domande che non hanno risposta, un cammino di ascolto di una voce interiore che troppo spesso, troppe volte è soffocata dal rumore di fondo del mondo. Giorgio Diritti torna a mettere al centro del proprio cinema l'intimità del dolore di ciascuno di noi e la grande capacità dell'uomo di superare qualsiasi cataclisma con la forza dell'anima, arrivando a eliminare i confini geografici e con essi quelli mentali. Perché anche cercare se stessi può essere una grande avventura.

nessuno meglio di giorgio bocca puo` aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. in italia (e non solo in italia) la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell`economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non piu` in grado di scandagliare i mutamenti reali della societa`. orfani di grandi battaglie, i giornali perdono copie e non riescono ad attirare un pubblico di lettori piu` giovani. per capire come si sia giunti a questo punto, bocca parte da alcuni snodi fondamentali della sua piu` che sessantennale carriera: le grandi inchieste degli anni sessanta, la fondazione di "repubblica", la sua stessa esperienza televisiva. racconta il lavoro con direttori e compagni di strada. ricostruisce anni di travagliati rapporti con i protagonisti della politica (da craxi fino a bossi e berlusconi). e non risparmia critiche a chi ha portato l`informazione in un vicolo cieco.

"l`integrazione" e` un romanzo del 1960. narra la storia di due fratelli intellettuali, marcello e luciano, che si trasferiscono da grosseto a milano, con l`obiettivo di compiere una "mediazione" tra l`italia centrale e l`italia del nord. e una critica aspra e amara, ma anche divertente, dell`industria culturale ed editoriale milanese nel periodo del boom economico. le nevrosi quotidiane del mondo editoriale sono qui satireggiate in modo spietato, tra riunioni e discussioni senza senso e il ticchettio incessante dei tacchi a spillo di segretarie tanto volenterose quanto inutili. il romanzo puo` essere visto come il secondo tassello di una "trilogia della rabbia" avviata con "il lavoro culturale" e culminata con "la vita agra". con una scrittura corrosiva, bianciardi ha modo di prendere di mira anche il comportamento quotidiano dei milanesi: "guardali in faccia: stirati, con gli occhi della febbre, dimentichi di tutto tranne che dei soldi che ci vogliono ogni giorno [...]. sgobbano, corrono come allucinati dalla mattina alla sera, per comprarsi cio` che credono di desiderare; in realta` quello che al padrone piace che si desideri." una descrizione di ieri, ma tanto attuale ancora oggi.

a eleusi, il centro iniziatico maggiore di tutta la grecita`, nel mese di boedromione (il nostro settembre-ottobre) affluivano tutti coloro che avessero i requisiti necessari per ricevere l`iniziazione, ovvero avere "mani pure", non macchiate da delitto, e parlare la lingua greca. sicuramente furono iniziati ai livelli piu` alti sofocle, eschilo, pindaro, platone. la suprema iniziazione, a cui si poteva accedere dopo avere fatto trascorrere un lungo periodo dalla partecipazione al rituale collettivo dei grandi misteri, dischiudeva all`esperienza diretta dell`"unita` di tutte le cose" e della morte-rinascita, simboleggiata dalla spiga, che il mistero condivideva con dioniso, il dio che muore e rinasce, come l`osiride degli egiziani. l`orfismo introduce nella grecita` una via ascetica e purificatoria, fondata sulla credenza nella reincarnazione, e nella necessita` di un tragitto di progressiva liberazione dalla prigione della materia per ricongiungersi con la propria essenza divina. le testimonianze consentono di ricostruirne le complesse e suggestive cosmoteogonie, e i miti fondamentali, tra cui la discesa agli inferi di orfeo alla ricerca della sposa euridice e lo specchio di dioniso, che rivela il mondo visibile come lampeggiamento transimmanente dello sguardo del dio su uno specchio.
la storia della signora bovary, una povera adultera malata di sogni impossibili, che scende la scala della sua degradazione fino al suicidio, e`, scriveva garboli, solo in apparenza la storia di una vita mancata: dominata dalla fatalita`, dotata di una cieca e meccanica articolazione, emma bovary e` piuttosto il ritratto statico, marmoreo, della mancanza della vita. l`introduzione di questa edizione e` a cura dello psicanalista roberto speziale bagliacca che concentra la sua attenzione sulla figura di charles bovary, che appare un "masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio di emma".

e ormai noto che la notizia dello sterminio sistematico degli ebrei a opera dei nazisti circolava in europa e negli stati uniti fin dal 1942. eppure ci vollero tre lunghi anni prima che si ponesse fine alla barbarie del genocidio. nel frattempo, nessuna azione militare specificamente finalizzata a sabotare la macchina nazista dell`orrore. nessuna iniziativa diplomatica esplicitamente rivolta a fermare la mano degli aguzzini. anzi, l`accoglienza di rifugiati ebrei in fuga dalla germania fu resa ancor piu` difficile e le porte delle frontiere si chiusero per loro quasi ermeticamente. perche`? theodore hamerow fornisce a questo inquietante interrogativo storico una risposta sgradevole ma molto precisa: l`olocausto non fu fermato prima perche` anche le democrazie occidentali furono percorse al loro interno da una fortissima ondata di antisemitismo, che impedi` ai governi di prendere misure concrete in soccorso degli ebrei. perfino negli stati uniti, si tento` di far passare le notizie sullo sterminio per semplice propaganda e la questione ebraica come un problema locale. frutto di un vastissimo lavoro d`archivio, il libro di hamerow documenta in modo sistematico perche` l`occidente lascio` mano libera alla follia omicida nazista. con una conclusione amara: pur sconfitto, hitler in un certo senso ha vinto perche` e` riuscito a spazzare via gli ebrei dall`europa.
































il romanzo inizia dove finiscono le mille e una notte. il sultano, dopo aver ascoltato per quasi tre anni le narrazioni di shehrazade, decide di sposarla. tutti credono che, grazie alla sua abilita` di narratrice, shehrazade non solo si sia salvata ma che abbia anche destato l`amore e la pieta` nel cuore del sultano. tutto il paese e` convinto che di li` a poco regneranno solo pace e armonia. purtroppo pero` il cambiamento da parte del sultano e` stato solo apparente e continua a non conoscere amore, passione e giustizia. come elevare allora la sua anima e risvegliarne la coscienza? solo attraverso una serie di avvenimenti che gli insegneranno il vero significato del potere.

Da un classico della letteratura cinese, un libro provocatorio e ironico, seducente e trasgressivo. Il capolavoro che ha imposto Milo Manara come maestro internazionale del fumetto.

la narrazione, onirica e trasfigurata, di una concretissima crisi coniugale che l`io narrante, edoardo, e la moglie luciana attraversano mentre sono in attesa del terzo figlio. dopo una festa nella sala da ballo di un albergo, la coppia si ritira nella propria stanza. al risveglio edoardo scopre che la moglie, scomparsa dal letto, e` stata vittima di un misterioso incidente. nell`accorrere nel luogo in cui e` ricoverata, precipita in una serie di avventure in cui la dimensione onirica si infiltra nel reale e ne prende il sopravvento: porte, passaggi, cunicoli cavernosi collegano a luoghi del vissuto e dell`immaginato, a passate esperienze erotiche, a momenti della vita coniugale, alla trasformazione in un uccello. un vero e proprio viaggio attraverso dimensioni diverse, in cui piani narrativi e temporali si intrecciano, la realta` si alterna e si confonde con il sogno, fino a culminare e risolversi nella nascita del figlio - evento cruciale grazie al quale, insieme alla crisi che aveva spaccato la coppia, anche la narrazione trovera` una sua ricomposizione. nella sua prima prova narrativa sanguineti mette a frutto la propria ricca riflessione teorica, le suggestioni provenienti da ambiti artistici e scientifici diversi, ma anche l`attenzione acutissima alla quotidianita` concreta di ogni giorno con un testo che, sotto l`apparente rinuncia ai giochi linguistici e alla sperimentazione, si ricollega agli intarsi raffinati delle sue precedenti prove poetiche.
progetto e direzione: enzo bianchi. la nuova edizione einaudi della bibbia si caratterizza innanzitutto per la nuova traduzione, non confessionale, frutto del lavoro di un`e`quipe di filologi ed esegeti fra i piu` autorevoli al mondo, profondi conoscitori dell`ebraico, dell`aramaico e del greco. una traduzione che vuole rendere accessibile il testo biblico al lettore odierno, ma senza omogeneizzare le sue asperita` linguistiche, culturali e teologiche.

bassam aramin e` palestinese. rami elhanan e` israeliano. il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, abir e smadar, frequentano, ai checkpoint. sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. come l`apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un`unica terra. ma il mondo di bassam e di rami cambia irrimediabilmente quando abir, di dieci anni, e` uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne smadar rimane vittima di un attacco suicida. quando bassam e rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace. nella sua opera piu` ambiziosa, colum mccann crea apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza.

una vecchietta tremolante impugna improvvisamente una p38 e fa secco un giovane commissario di polizia che le si era avvicinato per aiutarla ad attraversare la strada. e proprio intorno ai vecchietti, vittime e assassini, che gira questo romanzo di pennac. cosa sta succedendo nel mercato della droga parigino? come mai gli anziani abitanti del quartiere belleville sono diventati tossicodipendenti? e perche` vengono anche uccisi con sistemi brutali? a queste domande rispondera benjamin, il protagonista, ritenuto, come al solito, in un primo momento il principale indiziato.

quest`anno la costituzione compie 75 anni. un compleanno importante, eppure la legge fondamentale della repubblica italiana e` una signora invecchiata con pochissime rughe: e` ancora la legge delle leggi, quella su cui si basano il nostro essere cittadini e, anche se puo` sembrare strano, le nostre vite. per mostrarci quanto la costituzione sia ancora viva e riguardi tutti da vicino, anche le ragazze e i ragazzi, walter veltroni ci racconta i dodici principi fondamentali della carta, che corrispondono agli articoli iniziali, attraverso le storie di dodici bambini. alcuni sono personaggi di fantasia, altri sono esistiti per davvero, ma tutti, attraverso le loro vicende e riflessioni, ci mostrano il significato piu` profondo della costituzione. ogni storia illustra temi essenziali come dignita`, diritti, accoglienza, pace, autonomia ed e` seguita dalla spiegazione di francesco clementi, professore di diritto pubblico italiano e comparato, che ci indica alcuni modi per tradurre i principi alla base della nostra carta. eta` di lettura: da 11 anni.
ambrosio, monaco dell`ordine dei cappuccini di madrid, e` conosciuto in citta` per la sua saggezza e la condotta virtuosa. fino al giorno in cui scopre che il discepolo con cui ha un profondo legame e` in realta` una fanciulla, matilda. caduto in tentazioni sempre piu` torbide, ambrosio ricorrera` alla magia e al demonio nel tentativo di celare i propri crimini all`inquisizione. considerata uno dei capolavori di quella letteratura nera e sublime che canta il male solo per estenuare il lettore e fargli desiderare il bene per rimedio, l`opera di lewis viene riscoperta dai surrealisti e antonin artaud, nel 1930, decide di farne rivivere la grandezza. la sua non e` una traduzione o un adattamento ma, come dice artaud stesso, "una specie di copia in francese del testo originale". egli usa il testo di lewis come materiale grezzo, modellandolo in profondita` per rendere il ritmo piu` incalzante, l`intreccio piu` intricato, come il dedalo di gallerie sotterranee teatro di alcune delle scene piu` cruente del romanzo.
tema de "la terra desolata" e` la citta` infernale, descritta prima da william blake, poi da baudelaire: citta` diabolica dove, con il passare del tempo, l`uomo si trova sempre peggio. e una tragedia grottesca che anticipa la poetica di beckett e fellini. con la sua poesia, e in particolare con "i quattro quartetti", eliot tenta di dimostrare che l`immaginazione (quella che per lui si incarnava nella poesia religiosa) puo`, nello sfacelo del mondo odierno, riconquistare i suoi privilegi. impresa pressoche` disperata: costruire qualcosa dall`impossibilita`, dalla mancanza, dalle rovine. introduzione di czeslaw milosz

(dall`introduzione di stefania d`agata d`ottavi)

la vita, la fiera identita` culturale, gli amori e le lotte sociali di una piccola comunita` di indiani, minacciata da un disegno di legge che vorrebbe smantellare le riserve. e il 1953. thomas wazhashk e` guardiano notturno allo stabilimento di rubini industriali che si trova vicino alla riserva della turtle mountain, nord dakota. ma soprattutto e` il presidente del consiglio tribale, e deve riuscire a fermare un progetto che mette a repentaglio i diritti dei nativi americani e la loro stessa identita`. su questo sfondo storico si snodano le vicende della giovane pixie, desiderosa di lasciare la riserva ma costretta a lavorare nella fabbrica per supportare la sua famiglia. fino al giorno in cui la sorella vera, trasferitasi a minneapolis, smette di dare notizie di se`. inesperta ma determinata, assieme al pugile locale wood mountain, pixie partira` alla ricerca della sorella scomparsa nei meandri della metropoli. percorso da un umorismo sottile e spiazzante, popolato da personaggi acutamente tratteggiati, fra antichi rituali e sfide tutte moderne, il guardiano notturno e` il ritratto emozionante e indimenticabile di una comunita` in lotta per la sopravvivenza contro le continue aggressioni legislative, religiose ed economiche. vincitore del premio pulitzer per la narrativa 2021.
l`"eta` del jazz" e` finita, se c`e` mai davvero stata. scritti fra il 1920 e il 1926, quelli qui riuniti sono tre dei migliori racconti di f. scott fitzgerald; in essi risuona una nuova, inconfondibile melodia: il blues, che dona alla narrazione un fondo di malinconia e disillusione. protagonisti di queste novelettes sono giovani e adolescenti le cui esistenze sembrano inevitabilmente destinate a dissiparsi e a sfiorire. dopo un`apertura fiabesca, scandita da visioni di ricchezze e paesaggi idilliaci, il diamante grande come il ritz si popola di ombre inquietanti e minacciose, che costringeranno il protagonista a lottare per la propria sopravvivenza. nel soleggiato giorno di maggio di may day, sul ballo degli ex allievi di yale si allunga l`ombra dei disordini di new york del 1919 e i destini di tre giovani si toccano per un attimo senza riuscire a modificare le rispettive traiettorie. infine, il ragazzo ricco, che l`autore stesso defini` "una delle cose migliori che io abbia mai fatto", vede la sua vita privilegiata offuscata da personali irrisolutezze e drammatiche morti. anche la` dove i toni sembrano inizialmente piu` scanzonati, dove la magia sommessa della scrittura di fitzgerald e` al suo apice, la tragedia incombe, evocata, oltre che dagli eventi, dallo sguardo critico e disilluso dell`autore.
l`antologia palatina e` il deposito finale della grande lirica greca. adunata a piu` riprese tra i secoli dell`impero romano e il medioevo, comprende nei suoi sedici libri centinaia di autori e migliaia di epigrammi, sparsi in un arco di tempo che va dalla grecia arcaica ai cristiani e all`impero bizantino, ed ha nell`eta` ellenistica il suo momento di maggior forza.

