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il nome delle casate nemiche dei capuleti e dei montecchi risuona per la prima volta nel versi di dante. ma e` solo con la novella di luigi da porto che su questi due nomi si innesta la vicenda tragica destinata a trasformarsi in mito: l`odio dei padri s`incrocia funestamente con l`amore che nasce tra i figli e, complici avverse stelle, porta a morte e rovina. un mito che si ripresenta piu` volte nell`immaginario della letteratura, pittura, musica, scultura, in tempi e luoghi assai diversi, e che trova nella scrittura, dopo da porto, in shakespeare e in keller, i suoi momenti piu` alti e piu` poetici.

oggetto del libro e` poco meno di un semestre della vita di koestler: dal gennaio al maggio del 1937. militante comunista, corrispondente di un giornale inglese, e` in spagna durante la guerra civile, dalla parte della repubblica; viene catturato, gettato in carcere e condannato a morte. a maggio, grazie a pressioni del governo inglese e a una campagna internazionale di solidarieta`, viene liberato con uno scambio di prigionieri. in quei mesi koestler sperimenta la vita del condannato a morte: vede, o per meglio dire, indovina la carneficina che lo circonda, le torture, le esecuzioni sommarie; misura su di se` l`altalena delle speranze e della disperazione; da` inizio a quel processo di revisione che lo portera` ad abbandonare il comunismo.

in un`orchestrazione di toni e sentimenti, ora con sarcasmo ora con ironia, alessandro banda in questi racconti d`esordio, "dolcezze del rancore", stigmatizza molte insensatezze della vita contemporanea. un mosaico di storie piu` o meno inventate, provocazioni spietate e vicende paradossali.

la piccola betsy bobbin dell`okiahoma e il suo fedele mulo hank si ritrovano catapultati nel regno di oz durante un naufragio. presi prigionieri dai fiori del regno delle rose, betsy e hank vengono salvati dallo straccione, che si trova in viaggio per liberare suo fratello, catturato dal re niomo. i tre fuggono dal regno delle rose portando con loro la principessa ozga, lontana cugina di ozma, scacciata dal suo popolo perche` nata femmina e quindi indegna di salire al trono. accompagnati da tic-toc e da policroma, incontrati lungo la strada, gli amici si imbattono nell`armata della regina di ugabu`, partita alla conquista di oz, e la convincono a seguirli per combattere contro il re niomo. con l`aiuto di un drago azzurro i nostri eroi proveranno a deporre il maledico sovrano mentre lo straccione tenta il tutto per tutto per salvare il fratello dall`incantesimo che lo ha reso orribilmente brutto e che lo tiene prigioniero nel folto della foresta metallica... eta` di lettura: da 8 anni.

in un castello della maremma toscana vicino alla bolgheri di giosue` carducci, arriva un venerdi` di giugno del 1895 l`ingombrante e baffuto pellegrino artusi. lo precede la fama del suo celebre "la scienza in cucina e l`arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. ma quella di gran cuoco e` una notorieta` che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone romualdo bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. la formano i due figli maschi, gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare carducci, e lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. in piu`, la numerosa servitu`, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo teodoro, e l`altera e procace cameriera agatina. contemporaneamente al cuoco letterato e` giunto al castello il signor ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non e` ben chiaro, come in verita` anche l`artusi. in questo umano e un po` sospetto entourage, piomba gelido il delitto. teodoro e` trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone romualdo. i sospetti seguono la strada piu` semplice, verso la povera agatina. sara` pellegrino artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.

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