

camillo lastrade, commissario a riposo, legge sul giornale che un suo vecchio amico e` morto, cadendo, in una casa di riposo per anziani. ricorda che ci sono state altre due morti e indaga...


da tre millenni, e in un ambito geografico e letterario di amplissime proporzioni, la regina di saba esercita il proprio fascino. anche nel mondo islamico la figura di bilqis possiede grande rilievo e se il corano le dedica solo pochi cenni, trovera` una grandissima fortuna nei secoli successivi, fortuna che raggiunge con l`opera di ta`labi (x-xi secolo) la sua piu` completa stesura. in questo testo, i pochi accenni del corano sull`incontro tra l`adoratrice del sole e il profeta salomone, si allargano in un vero e proprio racconto sulla genealogia della regina, sulle sue presunte origini demoniache e si amplificano sulla descrizione del suo regno nella verde terra dello yemen.

al centro di questo terzo volume c`e` la sfera privata, in cui la famiglia risalta come protagonista assoluta del novecento italiano; una famiglia inseguita sia nella sua domesticita` piu` riposta e interna, sia nella sua proiezione esterna. e accanto alla famiglia, i gruppi delle piccole comunita`, raffigurati nelle immagini raccolte negli archivi locali, opere di fotografi che spesso si sono fatti storici inconsapevoli del loro territorio.

rappresentate entrambe nel 161 a.c., "eunuchus" (l`eunuco) e "phormio" (formione) furono i maggiori successi di pubblico e commerciali di terenzio. tratte rispettivamente da un soggetto di menandro e di apollodoro di caristo, celebri commediografi greci, negli intrecci sembrano non discostarsi dai canoni del genere: giovani innamorati, situazioni contrastate, gelosie, bambini perduti di cui si ritrovano le origini portando cosi` al felice scioglimento finale. ma tutta nuova e`, in questi come negli altri testi di terenzio, l`attenzione per la psicologia dei personaggi, indagata con finezza e con una lingua elegante e raffinata, degna dei piu` esclusivi circoli letterari dell`antichita`, cui l`autore apparteneva.


49 racconti tratti dalla storia e dalla tradizione dei territori tra i laghi maggiore, di varese e il ceresio. fino ad arrivare, con i re magi, a busto arsizio. in compagnia di fantasmi e draghi, santi e streghe. dalle leggende piu` famose, come "il cavaliere del lago", "la giobia", "la balena di brinzio" o "il giuvanin senza paura", a quelle delle principesse innamorate di melide o di monate; dal fantasma di manigunda a quello della rocca di orino, alle fate di angera.






anche se e` stata realizzata come sceneggiato televisivo solo nel 1975, "fragola e panna" e` stata scritta nel 1966, dunque un anno dopo la prima e piu` famosa commedia di natalia ginzburg, "ti ho sposato per allegria". entrambe le commedie hanno al centro una ragazza e scombinata, ma in due contesti molto differenti per non dire opposti: per la protagonista di "fragola e panna" il matrimonio, disastroso, e` alle spalle come peraltro l`allegria, rimasta tutta in un gelato di fragola e panna ormai lontano nel tempo. quattro anni piu` tardi natalia ginzburg scrive "dialogo" espressamente per la televisione. la protagonista di questa pie`ce risente dei mutamenti in corso in quegli anni nella societa` italiana. e una donna consapevole, che sa esprimere le insoddisfazioni della sua vita matrimoniale e le proprie critiche al marito, che sceglie svolte esistenziali coraggiose. eppure entrambi questi testi hanno epiloghi amari, come a dire che i tempi sono cambiati ma nelle vicende sentimentali e nella vita di coppia trionfa sempre il cinismo degli uomini.