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scritto nel 1929, tra le due guerre mondiali e durante una profonda crisi economica, "il disagio della civilta`" e` il manifesto delle piu` tetre e disilluse analisi che hanno caratterizzato tutto il ventesimo secolo e che in questo periodo torna fortemente attuale. la tesi che anima questo saggio breve, in cui l`analisi psicoanalitica si incentra sulle dinamiche piu` profonde della societa` moderna, donando al volume un taglio piu` sociologico e filosofico, e` che la civilta` sia una tappa necessaria nel divenire dell`umanita`, ma che essa comporti inevitabilmente un certo grado di infelicita`. la civilta` obbliga l`uomo - attraverso norme, divieti, permessi, metodi educativi all`interno della famiglia, nella scuola e poi nella societa` ad inibire desideri, pulsioni e a rinunciare al soddisfacimento di molte esigenze, a meno che non le possa deviare verso delle mete socialmente e moralmente accettabili: l`uomo non puo` sopravvivere senza civilta` ma nella civilta` non puo` mai vivere del tutto felice.

jean giono ha organizzato in questo testo le note prese durante il processo a gaston dominici, accusato di aver ucciso nel 1952 sir jack drummond, la moglie ann e la figlia elizabeth nel dipartimento delle alpes-haute-provence. il caso suscito` allora molto clamore sia in francia, sia all`estero.

i romanzi di voltaire sono accomunati da un filo conduttore: quello di un processo di formazione del protagonista che si compie attraverso molteplici esperienze, prima fra tutte quella della diversita`. tutti gli eroi di voltaire sono grandi viaggiatori, per necessita` o per curiosita`, e tutti sono disponibili all`osservazione etnologica e alle discussioni filosofiche, politiche o metafisiche. quest`esperienza suscita la riflessione: cio` che di cui all`inizio si era sicuri non appare piu` certo, cadono alcune preclusioni, gli orizzonti si allargano, il giudizio si fa piu` duttile e complesso, si afferma l`idea della relativita` di ogni norma e giudizio e lo scetticismo, morale e metafisico, sostituisce il dogmatismo iniziale.

"questo libro che in italiano prende il titolo dal problema dell`inconscio, costituisce in tutti i sensi la piu` efficace e piena introduzione per la lettura di jung e il testo che meglio ne indica l`evoluzione del pensiero. i primi capitoli, forse i piu` interessanti e i piu` validi, dimostrano come la maggiore aderenza ai temi della psicologia venga espressa in primo luogo da un linguaggio cauto, spesso dubitativo, estremamente critico e problematico nei confronti delle sue stesse asserzioni. gli ultimi saggi contenuti in questo volume indicano invece la via per speculazioni piu` ardite, pur senza staccarsi completamente da una terminologia psicologica" (dalla prefazione di giovanni jervis).

priest, cresciuto fin da bambino sulla strada, conosce bene la disperazione. cosi` decide di iniziare una folle guerra con il governatore della california che mettera` a rischio l`intero territorio oltre ai suoi abitanti. tutto cio` per bloccare il progetto di una centrale elettrica che viene considerata distruttiva dell`ambiente. solo un coraggioso agente, judy maddox, sara` in grado di fermare questa forsennata impresa e di combattere con il suo computer e la sua remigton 870 l`ingegno malato di priest.

(dalla premessa dell`autore).

agli estremi confini del mondo conosciuto, fra le tempeste e i ghiacci del mar nero, c`e` un paese selvaggio e poco abitato, tomi (l`odierna costanza), il luogo della relegatio di publio ovidio nasone, che li` visse per una decina d`anni e che vi fu sepolto il 17 o il 18 d.c. in una totale trasmutazione di tempi, in completo anacronismo, giunge a tomi un amico di ovidio, cotta, determinato a trovare tracce del poeta e del suo capolavoro incompiuto, le metamorfosi. la singolarita` di "il mondo estremo" fa si` che il lettore sia coinvolto nella ricerca di cotta e ritrovi, attraverso di lui, un mondo siamo ai giorni nostri - in cui il mito si trasfigura in realta`. ecco allora che il contesto diviene minutamente realistico e, per esempio, alla sera, nella desolata piazza della ferrigna tomi, giunge cypari, un "proiezionista" ambulante, che mostra un film d`amore disperato in cui la bella alcione viene trasformata, assieme al compianto sposo, in un uccello marino. cotta trovera` presso tomi, a trachila, in montagna, la casa di ovidio. lo aiutera` pitagora di samo, ridotto a servo di ovidio, e, nel folto dei boschi cupi e terribili, sotto una coltre di lumache striscianti, appariranno delle pietre con i versi incisi dal poeta. e ancora, in una memorabile alba, mentre si consumano i riti del carnevale, apparira` un corteo di pazzi, travestiti chi da dio sole, chi da medea, chi da orfeo... recitano strani versi di un`opera distrutta dall`autore, ma non scomparsa: le metamorfosi.

le "prose" di carducci sono riunite nei ventisei volumi delle "opere" dell`edizione nazionale. migliaia di pagine che il curatore di questo volume ha antologizzato in base ad alcuni criteri generali: la "rappresentativita`" degli scritti rispetto a tutto l`arco cronologico della produzione dello scrittore e rispetto a tutti i generi letterari e ai settori ai quali lavoro`, l`attenzione ai punti di forza della sua tecnica d`indagine e la riproduzione per intero dei saggi. una campionatura, e non un rimaneggiamento, di una vasta produzione, un`esposizione al pubblico di scritti d`autore con l`avvertenza che quello che non viene in essa incluso non e` di minor valore. un modo quindi "per cominciare a conoscere carducci".

in occasione del centenario della fondazione della maggior industria automobilistica italiana, la fiat, verso la quale ha finito per confluire praticamente tutta la variegata realta` aziendale del settore, il volume ricostruisce un secolo di storia non solo dell`industria ma anche della societa` italiana. l`industria automobilistica e` infatti per eccellenza, nella sua versione fordista, lo strumento e il luogo di penetrazione di una modernita` che si e` andata imponendo nel corso di un secolo. e poiche` il fordismo non e` solo organizzazione tecnica del lavoro ma anche un modo per riplasmare, attraverso la produzione di massa e i consumi, l`intera vita sociale, largo posto occupa anche la storia sociale dell`automobile.

partendo dal problema fondamentale che ne ha determinato tutto lo sviluppo, ovvero la terapia delle nevrosi, cesare l. musatti ricostruisce qui la genesi del pensiero del fondatore della psicoanalisi. passo dopo passo, discute la posizione della psicoanalisi nel complesso della psicologia sperimentale del xx secolo, e ne esamina la dirompente influenza come fatto culturale che ha provocato le piu` diverse prese di posizione intorno al suo significato, su cui il dibattito non si puo` definire concluso ancora oggi. scegliendo tra l`immenso corpus delle opere freudiane, non gia` i trattati sistematici, ma prediligendo di attingere a piene mani tra le opere minori, musatti fa emergere con vivezza la profonda umanita` e lo stile inconfondibile dell`intelligenza di freud. i brani cosi` commentati permettono di mettere a fuoco la genesi della psicoanalisi in modo semplice ed eloquente. brani raccolti e commentati a cura di cesare l. musatti.

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