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questo libro "e` un romanzo - scrive andrea camilleri nella prefazione - ma, anche un saggio storico, un poema in prosa, un racconto epico". da leggere "con piena, totale disponibilita` a seguirlo nei suoi percorsi, nel suo libero trascorrere da una storia all`altra, nei suoi sbalzi di tono, abbandonandosi al fluire ora disteso ora tumultuoso di un narrare che pare voler mimare il corso imprevedibile e capriccioso della storia". il narratore, segretario di una camera del lavoro di un paese pugliese che racconta a un giornalista dei suoi avi e di se stesso, porta un antico soprannome: scrivano ingannamorte. e rappresenta una specie di eterno popolano meridionale, lo spirito umanamente perenne della movimentata, a tratti ferina e grottesca, vicenda della lotta di classe nel sud. come un eternauta del ribellismo disperato dei cafoni, va avanti e indietro nel tempo, incarnandosi di volta in volta nel seguace del cardinale ruffo antifrancese e antigiacobino, o nel brigante in lotta contro l`occupante sabaudo amico dei signori, o nel capopopolo delle leghe socialiste contro la prepotenza proprietaria, o nel sindacalista agrario alla di vittorio negli anni del secondo dopoguerra. libero di fluttuare nel tempo, mostra la dimensione picaresca, materialistico-visionaria di una parte importante della storia sociale e civile. scritto di getto nel 1977 fu scoperto dopo la morte di francesco laudadio, che fu giovanissimo responsabile del "lavoro nelle campagne" del pci barese e sceneggiatore e regista cinematografico.

in questo volume l`autore ci aiuta a comprendere le ragioni per cui, nel momento che vede l`europa muovere a grandi passi verso l`unificazione economica e politica, lo stesso non accade, ancora, sotto il profilo della unificazione giuridica. le due antiche tradizioni coesistenti nello spazio giuridico europeo, la britannica "common law" e la "civil law" dei continentali, non si lasciano, infatti, facilmente tradurre ad unita`.

l`autrice ricostruisce l`evoluzione della politica alleata nei confronti dell`italia durante la guerra, i diversi e inconcludenti sondaggi italiani per uscire dal conflitto tra la conferenza di casablanca e lo sbarco in sicilia, l`avviarsi faticoso dopo il 25 luglio e poi il concludersi ai primi di settembre delle trattative per l`armistizio in cui si evidenzia una totale mancanza di senso di responsabilita` del governo badoglio e del comando militare, assolutamente non all`altezza l`uno e l`altro della situazione drammatica che il paese stava vivendo.

albe steiner (1913-1974), di cui ricorre quest`anno il centenario della nascita, e` stato senza dubbio uno dei maggiori grafici italiani ed internazionali del novecento. questo libro rappresenta una "particolare" storia dell`editoria italiana tra il 1945 e il 1965, proprio perche`, attraverso la figura e la professione di steiner, alcuni momenti di quella storia, fatta di riviste, periodici, case editrici, vengono analizzati non dal punto di vista dell`editore, del direttore o della redazione, dunque non attraverso il lavoro di chi pensava e produceva i contenuti, ma dal punto di vista di chi progettava e realizzava la comunicazione visiva di quei contenuti, dando loro forme, colori, spazi: una estetica visiva insomma. quanto alla figura specifica di steiner, non la si e` voluta ripercorre in un ambito esclusivamente grafico. di albe questa ricerca intende restituire, oltre al suo lavoro editoriale, la sua storia, le sue amicizie, la sua attivita` sindacale e di insegnante sino al fondamentale rapporto con il partito comunista.

un`enciclopedica storia universale delle vicende di tutto il mondo greco e romano successive alla guerra di troia fino all`eta` di cesare: ecco l`ambizioso progetto concepito nel i secolo a.c. dallo storico siceliota diodoro di agirio. dopo aver illustrato nei primi tre libri mitologia, storia ed etnografia delle principali genti anelleniche, nei cinque libri raccolti in questo volume diodoro si occupa inizialmente delle medesime tematiche ma con riferimento al mondo greco. il iv libro presenta una ricca panoramica dei cicli mitici ellenici, il v tratta il popolamento, l`etnografia e la topografia delle isole greche e il vi delinea una schematica sintesi della teogonia ellenica. la narrazione propriamente storica inizia con il vii libro, che si occupa del cosiddetto medioevo ellenico - durante il quale ando` prendendo forma la civilta` delle poleis - e delle origini di roma, in un`esplorazione dell`affascinante zona di confine che separa il mito dalla storia.

trent`anni, analista programmatore in una societa` di servizi informatici, il protagonista di questo romanzo conduce un`esistenza indifferente. il lavoro, i viaggi d`affari, le prigioni dell`amore e del sesso, l`assenza di qualsiasi sentimento che non sia di insofferenza verso se stesso, lo scivolare lento e inesorabile in uno stato di insensibilita` dal quale sembra non esserci via d`uscita. in una lingua affilata e gelida, che piu` volte costeggia i territori di tragedie innominabili, michel houellebecq compone un romanzo epocale, una educazione alla non-vita, alla noia, all`indifferenza capace di segnare la generazione contemporanea come lo straniero di camus segno` i giovani del dopoguerra.

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